Nothingness

Poveglia diventa una denuncia della svendita da parte della società contemporanea e capitalistica delle multinazionali dei beni comuni e delle risorse, compresa l’arte, ma anche il simbolo di ciò che gruppi di individui possono ancora fare per restituire libertà alla collettività.

Comunicato stampa

L'isola di Poveglia a Venezia è il luogo ideale dove ospitare Nothingness.
Gli artisti Raffaele Vargas, Rocco Sciaudone, Elena Dell'Andrea, Edvige Cecconi Meloni riflettono sui luoghi di potere che occultano scelte basate esclusivamente su interessi privati e su quello che avviene o potrebbe avvenire quando l’attenzione della collettività è sopita.
Ogni artista, seppur con un bagaglio diverso, porta un contributo che cerca di destare le coscienze attraverso l’arte e di creare attraverso di essa una rigenerazione.
Poveglia diventa una denuncia della svendita da parte della società contemporanea e capitalistica delle multinazionali dei beni comuni e delle risorse, compresa l’arte, ma anche il simbolo di ciò che gruppi di individui possono ancora fare per restituire libertà alla collettività. Uno spunto per trovare una risposta a questi quesiti è suggerito dalla forma ottagonale dell'isola, costruita come avamposto per la difesa della Serenissima. Il numero otto è infatti il simbolo dell'interazione cosmica tra Yin e Yang, dell'equilibrio tra materia e antimateria, l'eternità e l'infinito.
Nothingness avviene nell'ambito di Restricted Area, un'idea di Ramona Waldstein, una serie di azioni che coinvolgono l'isola di Poveglia fino a ottobre 2015.