Noto | Grisi | Serafini | Tamburini
Quattro nuove figure, con diversi legami con Roma, entrano nelle stanze del museo come protagoniste dei capitoli conclusivi di alcune delle sezioni del progetto Museo per l’Immaginazione Preventiva con la direzione artistica di Luca Lo Pinto.
Comunicato stampa
Il programma espositivo 2024 del MACRO continua con quattro nuove mostre che inaugurano il 21 marzo 2024.
Quattro nuove figure, con diversi legami con Roma, entrano nelle stanze del museo come protagoniste dei capitoli conclusivi di alcune delle sezioni del progetto Museo per l’Immaginazione Preventiva con la direzione artistica di Luca Lo Pinto.
Carsten Nicolai, aka Alva Noto (Karl-Marx-Stadt, 1965), artista e musicista che nella sua carriera internazionale ha avuto un lungo rapporto con Roma, con la mostra HYbr:ID chiude idealmente il percorso che il museo ha dedicato alla sperimentazione sonora, con una ricerca che fonde e supera i confini tra arte e musica.
Laura Grisi (Rodi, 1939 - Roma, 2017) è un’artista che ha sempre evaso le categorie del suo tempo, il cui lavoro, oggi oggetto di riscoperte e riletture, sarà contestualizzato nella mostra Cosmogonie in relazione a quello delle artiste Leonor Antunes, Nancy Holt e Liliane Lijn.
Stefano Tamburini (Roma, 1955 - 1986), a cui è dedicata la mostra Accelerazione, è stato un profetico “ingegnere dei media” la cui produzione grafica spazia dal design alla musica passando per moda, editoria e pubblicità.
Luigi Serafini (Roma, 1949) è un’altra figura eccentrica rispetto al sistema dell’arte: creatore di un proprio universo immaginifico, il suo personale linguaggio sarà rappresentato nella mostra Una casa ontologica attraverso un allestimento che evoca, come un’opera espansa, la sua casa romana.