NSK State in Time
Come anticipazione del “NSK State in Time”, mostra che sta per aprire l’11 maggio 2012 come parte del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia, la curatrice Julia Draganović e IRWIN, rappresentato da Andrej Savski, Roman Uranjek e Borut Vogelnik parleranno del percorso che IRWIN ha seguito negli ultimi 20 anni per coinvolgere un pubblico in costante aumento sulla riflessione a proposito di uno “State in Time”- e sull’ispirazione e i contributi che perverranno dalla cittadinanza italiana, che in questo momento si trova in una situazione di ridefinizione della propria condizione.
Comunicato stampa
NSK State in Time
Julia Draganović in una conversazione con IRWIN
(Andrej Savski, Roman Uranjek, Borut Vogelnik)
Biblioteca delle Arti, piazza della Vittoria 5 Reggio Emilia
16 febbraio 2012, ore 18:30
Il collettivo sloveno nato a Lubiana nel 1983 fonda il suo lavoro su tre principi: i suoi interventi si concentrano sempre sul luogo e sulle circostanze in cui sono realizzati, sono operazioni collettive e collaborative e attivano quello che IRWIN chiama "retro-avant-garde", ovvero pratiche che prendono in considerazione il passato guardando al futuro.
Nel 1992, in seguito all'indipendenza della Slovenia, il collettivo artistico conosciuto come "Neue Slowenische Kunst" o NSK, si è oggettivato in "NSK State in Time". La creazione di questo Stato virtuale, non-territoriale era una risposta alla condizione ambivalente dello stato-nazione e alle idee apparentemente preconcette del territorio, dei gruppi etnici e dei confini. Invece di un territorio, tuttavia, NSK assegna lo stato di Stato al pensiero, che altera i suoi limiti in conformità con i movimenti e i cambiamenti del suo corpo collettivo, simbolico e fisico. Lo Stato non si identifica con altri stati reali o realmente esistenti ed è invece diventato un lavoro collettivo (d'arte) con circa diecimila membri.
Come anticipazione del "NSK State in Time", mostra che sta per aprire l'11 maggio 2012 come parte del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia, la curatrice Julia Draganović e IRWIN, rappresentato da Andrej Savski, Roman Uranjek e Borut Vogelnik parleranno del percorso che IRWIN ha seguito negli ultimi 20 anni per coinvolgere un pubblico in costante aumento sulla riflessione a proposito di uno "State in Time"- e sull'ispirazione e i contributi che perverranno dalla cittadinanza italiana, che in questo momento si trova in una situazione di ridefinizione della propria condizione.
Info: [email protected] / +39 0522 456249
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NSK State in Time
Julia Draganović in conversation with IRWIN
(Andrej Savski, Roman Uranjek, Borut Vogelnik)
Biblioteca delle Arti, piazza della Vittoria 5 Reggio Emilia
February 16th, 2012 - 6.30 pm
The Slovenian collective founded in Ljubljana in 1983 bases its work on three principles: their interventions always focus on the place and the circumstances they are realized in, they are collective and collaborative and they activate what IRWIN calls "retro-avant-garde", meaning practices that take the past into account when looking into the future.
In 1992, following the independence of Slovenia, the artistic collective known as "Neue Slowenische Kunst" or NSK, objectified itself into "NSK State in Time". The creation of this virtual, non-territorial state was a response to the ambivalent status of the nation state and to supposedly fixed ideas of territory, ethnic group and borders. Instead of to a territory, however, NSK assigns the status of state to thinking, which alters its boundaries in accordance with the movements and changes of its symbolic and physical collective body. The State does not identify itself with other real or actually existing states and has now grown into a collective (art-) work with approximately ten thousand members.
As a taster for the show "NSK State in Time" which is going to open on May 11th 2012 as part of Reggio Emilia's Festival of European Photography, curator Julia Draganović and IRWIN, represented by Andrej Savski, Roman Uranjek and Borut Vogelnik will talk about the path that IRWIN followed in the last 20 years to involve a constantly increasing audience in the reflection about a State in Time - and about the inspiration and contributions expected to come from the Italian citizen, which in this very moment find themselves in a situation of redefinition of their own state.
