Nucré III Edizione

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DUCALE
Via Pietro Elia Ceglie Messapica, Ceglie Messapica, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lun-Dom 9-13, 17.30-21.30

Vernissage
03/08/2024
Curatori
Marilena Di Tursi, Antonella Marino, Arechi Invernizzi

Terza edizione della rassegna Nucré.

Comunicato stampa

SpartiAcque. Storie intorno al pozzo

Castello Ducale di Ceglie Messapica, Via Chiesa 11, 72013 Ceglie Messapica BR

3 - 31 agosto 2024

Inaugurazione: sabato 3 agosto 2024, dalle 19 alle 21

Apertura: Lun-Dom 9-13, 17.30-21.30; Ingresso gratuito

 

a cura di Antonella Marino

Andreco, Claire Chalet, Alexander Gutke, Eva L’Hoest, Maia Marinelli,

Masbedo, Lucy + Jorge Orta, Giuditta Vendrame, Alessandro Vizzini

 

 

SpartiAcque. (Di)stanze vicine

Dedicato a Rubina Ciracì

Trullo Rubina, Contrada Menzella, 72013 Ceglie Messapica BR

3 - 23 agosto 2024

Inaugurazione: sabato 3 agosto 2024, dalle 21 alle 23

Apertura: su prenotazione (39) 348 31 37 994; Lun-Ven 18.00-20.00

 

a cura di Marilena Di Tursi e Arechi Invernizzi

Julie Béna, Agostino Bonalumi, Rachele Maistrello, Elena Mazzi,

Fausto Melotti, Marzena Nowak, Aligi Sassu, Giulio Turcato

 

 

Al via il 3 agosto 2024, dalle ore 19.00, la III Edizione di NUCRÉ, Rassegna di arte

contemporanea nel comune del Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.

Il progetto, nato nel 2022 da un’idea di Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopia Gal-

lery, Milano), con la collaborazione della Regione Puglia e della Fondazione Mu-

seo Pino Pascali e il supporto del Comune di Ceglie Messapica, si sviluppa anche

quest’anno in due luoghi. Il Castello Ducale, nella Sala dei Sindaci e nelle Scud-

erie, sarà la sede della mostra “SpartiAcque. Storie intorno al pozzo”, a cura di

Antonella Marino, con opere degli artisti Andreco, Claire Chalet, Alexander Gut-

ke, Eva L’Hoest, Maia Marinelli, Masbedo, Lucy + Jorge Orta, Giuditta Vendrame,

Alessandro Vizzini. Il Trullo Rubina, sempre nell’agro di Ceglie Messapica, os-

piterà l’altra esposizione dal titolo “SpartiAcque. (Di)stanze vicine” (un proget-

to dedicato a Rubina Ciracì), a cura di Marilena Di Tursi e Arechi Invernizzi, con

lavori di Julie Béna, Agostino Bonalumi, Rachele Maistrello, Elena Mazzi, Fausto

Melotti, Marzena Nowak, Aligi Sassu, Giulio Turcato.

 

“SpartiAcque. Storie intorno al pozzo” esplora il tema dell’acqua in relazione alla

storia e al territorio della città di Ceglie Messapica, traendo ispirazione dall’anti-

co pozzo collocato nell’atrio a ridosso della torre normanna del Castello Ducale.

Il racconto pone l’accento sul tema della condivisione di risorse, aprendo un fo-

cus sull’attuale emergenza idrica e ambientale. Nell’immaginario degli artisti in-

ternazionali selezionati, essa diviene uno stimolante ed evocativo “spartiacque”,

in chiave anche metaforica, tra istanze ecologiche, memorie locali, emergenze

del presente e proiezioni critiche o poetiche sul futuro. Dove il “tra” convive con il

“con”: rimarcando, nel gioco di parole del titolo, più che l’idea di divisione e con-

trapposizione quella della distribuzione e condivisione contenuta nell’etimo della

parola “spartire”.

 

Al piano nobile del Castello, nell’ampia Sala dei Sindaci, apre il percorso espos-

itivo la grande installazione “Big Sky Blue” (2024) di Alexandre Gutke, costituita

da una serie di sculture a forma di pozzanghera, verniciate di diverse sfumature

di “Sky Blue”, un colore usato da diverse case automobilistiche per colorare la

carrozzeria delle macchine. A parete l’opera di Lucy + Jorge Orta, un plastico

equipaggiamento emergenziale, della serie “Life Line” (2008). Seguono gli og-

getti scultorei di Alessandro Vizzini, elaborazioni di processi percettivi e senso-

riali legati al paesaggio marino attraverso materie mutuate dal design quali poli-

uretano, resine, vernici. In una successione di dodici inchiostri su carta, Claire

Chalet sospende il visitatore in una realtà altra, ricercando un equilibrio tra due

visi che si sfiorano senza mai toccarsi. Concludono l’allestimento quattro opere

fotografiche ed un video di Maia Marinelli del ciclo “Occupy North” (2020), che

denuncia l’occupazione e spartizione delle terre artiche, e un dittico di Giuditta

Vendrame.

 

All’ingresso delle Scuderie, il visitatore viene accolto dalla “goccia” scultorea di

Andreco, un’espressione formale della proporzione tra acqua dolce e salata. Ai

lati del complesso sono situate le due videoproiezioni “The Inmost Cell” (2020)

di Eva L’Hoest, dove l’artista racconta un paesaggio sospeso a metà tra mito-

logia lettone e scenari post-apocalittici, e “Teorema d’incompletezza” (2008) di

Masbedo, ambientato su un ghiacciaio islandese. Infine, gli inediti disegni di Giu-

ditta Vendrame “Neviera” (2024), che accanto ai lavori presenti al piano superi-

ore costituiscono l’esito della sua residenza al Trullo Rubina.

Nel complesso del Trullo Rubina il tema dello spartiacque viene declinato, invece,

attraverso il dialogo tra artisti contemporanei e alcuni maestri del ‘900 italiano,

così associati: Rachele Maistrello e Giulio Turcato, Elena Mazzi e Fausto Melot-

ti, Julie Béna e Aligi Sassu, Marzena Nowak e Agostino Bonalumi. La relazione

spontanea che si instaura tra un’opera e l’altra nei vari ambienti del trullo, con-

cepiti come stanze dell’ascolto e della visione, genera “intrusioni” feconde tra

passato e presente. Il visitatore è portato a muoversi in un percorso fluido, con-

nesso all’impianto circolare di queste antiche architetture.

 

Unitamente alle mostre, NUCRÉ comprende un programma di residenza nel

Trullo Rubina. Iniziato nel 2023 con l’artista Giulia Parlato, prosegue quest’anno

con l’artista Giuditta Vendrame, che ha esplorato l’universo naturale ed antropi-

co delle acque sotterranee, visitando siti archeologici (neviere, fogge e pozzi) e

naturali (grotte). La restituzione delle voci e dei racconti degli esperti del luogo

prende forma nei candidi disegni ispirati al mondo delle neviere, da cui il titolo

“Neviera” (2024), esposti presso il Castello Ducale.

 

Entrambe le mostre saranno accompagnate da un catalogo bilingue, con testi di

Michele Ciracì, Marilena Di Tursi, Arechi Invernizzi, Antonella Marino, Remo e Rita

Urso e Giuditta Vendrame.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NUCRÉ, nato nel 2022 da un’idea di Rita Urso e Arechi Invernizzi (Artopia Gallery, Milano), è un pro-

getto volto a creare un dialogo tra arte contemporanea e territorio pugliese, sviluppando una serie di

riflessioni sui luoghi, i paesaggi, il patrimonio culturale e antropologico di questa regione.

Il progetto, costituito da due mostre e una residenza, si sviluppa in due luoghi caratteristici nel co-

mune di Ceglie Messapica il Castello Ducale e il Trullo Rubina. La manifestazione si avvale del sup-

porto di Regione Puglia, Museo Pino Pascali di Polignano a Mare e Comune di Ceglie Messapica.

Nucré, è una parola composta dai termini dialettali “nu” + “cré” e rappresenta una ricorrente formula

vernacolare del territorio con cui si indica generalmente “un domani”, allusione e suggestione usata

in forma di speranza, di promessa, di destino.