Nunzio Paci – Di memorie e di innesti. Nella carne
Ispirandosi agli studi di teratologia di Luigi Calori, l’artista presenterà un’installazione inedita e site-specific di opere appartenenti alla serie “X-Rays”.
Comunicato stampa
La mostra personale “Di memorie e di innesti – Nella carne”, terza tappa del progetto “False
Memorie” dell'artista Nunzio Paci (Bentivoglio, 1977) dedicato alla figura di Luigi Calori (San Pietro
in Casale, 1807 – Bologna, 1896), offrirà eccezionalmente ai visitatori, in occasione di Art City
2022, la possibilità di accedere alla collezione di oltre duemila crani umani del celebre medico e
anatomista bolognese. Ispirandosi agli studi di teratologia di Luigi Calori, l'artista presenterà
un’installazione inedita e site-specific di opere appartenenti alla serie “X-Rays”, che si porrà in
dialogo con la collezione craniologica del Calori, custodita all'interno degli spazi del Dipartimento di
Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Università di Bologna.
Nunzio Paci prosegue la sua ricerca artistica sul corpo e la sua struttura anatomica, esplorando
costantemente la correlazione tra la componente umana e il contesto naturale che la circonda.
Con la serie “X-Rays”, che comprende lastre radiografiche manualmente alterate e appartenute a
persone a lui vicine, Paci si confronta con il proprio vissuto, disegnando un tracciato familiare e
affettivo – un ritratto diffuso del suo territorio (geografico ed emozionale) – e arricchendo di
sfumature inconsuete e intensità poetica quella che Luigi Calori definiva “la fabbrica del corpo
umano”.
Mentre Calori, che fu rettore dell’Alma Mater, si prefiggeva nei suoi testi «di dare un quadro della
scienza più completo che sia possibile», l’intento dell’artista sarà quello di fornire una versione
"distorta" del dato scientifico attraverso un immaginario in cui la rappresentazione anatomica del
corpo andrà a sovrapporsi con la sua "falsa" narrazione visiva, lasciando quindi nell'osservatore il
dubbio che questi soggetti siano realmente esistiti. In altre parole, una “falsa memoria”, fenomeno
che in psicologia viene descritto come una rievocazione distorta, appunto, di un ricordo
preesistente o addirittura di un evento mai accaduto. Il falso ricordo così formatosi è vivido e
autentico, similmente ai normali ricordi, e sarà vissuto dal soggetto come veritiero.
L'iniziativa aderisce al cartellone di Art City Bologna 2022 in occasione di Arte Fiera e si inserisce
in una più ampia collaborazione che Nunzio Paci ha da tempo avviato con il Dipartimento di
Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Università di Bologna e, più recentemente, con l’Unione
Reno Galliera, ente pubblico nato nel 2008 dall’accordo di otto comuni della città metropolitana di
Bologna.
NOTA BIOGRAFICA:
Nunzio Paci (Bentivoglio, 1977) si esprime principalmente attraverso la pittura e il disegno.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso gallerie private e
spazi istituzionali tra cui, tra le partecipazioni più recenti, Haven Gallery, Last Rites Gallery e
Shirley Fiterman Center (New York), Corey Helford Gallery (Los Angeles), Modern Eden
Gallery (San Francisco), Galleri Christoffer Egelund (Copenaghen), Galerie Stephanie
(Manila) e Beinart Gallery (Melbourne); tra le sedi italiane, il PAC - Padiglione d’Arte
Contemporanea di Ferrara, il Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo di Bologna, il
Museo MacS di Catania e il Museo Civico di Bassano del Grappa.
Il suo lavoro è stato pubblicato su riviste d’arte internazionali quali Hi-Fructose, Juxtapoz e
Beautiful Bizarre e nel volume “Anatomy Rocks: Flesh and Bones in Contemporary Art”,
edito da Cernunnos.
Negli ultimi anni, ha preso parte a diversi programmi di residenze artistiche. Tra le più
significative, quelle al Nordisk Kunstnarsenter Dalsåsen (Norvegia, 2016) interamente
finanziata dal Governo Norvegese e alla Lingnan University (Hong Kong, 2019), presso la
quale ha tenuto un corso semestrale di tecniche tradizionali e un talk dal titolo “Art and
Anatomy in Western Culture“.