Nuove identità
La mostra Nuove Identità ha luogo nei sotterranei di Palazzo Ducale che un tempo ospitavano le terme e le scuderie del Duca. Dalle mura di questo luogo trasudano le voci di migliaia di storie del passato che sorprendono il visitatore per l’incredibile attualità della vita quotidiana, del lavoro, dei bisogni e dei sentimenti del tempo. Gli autori sono stati invitati a interpretare queste voci attraverso un attento lavoro di sintesi.
Comunicato stampa
Nuove identità è un evento realizzato dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e l’Accademia di Belle Arti di Urbino, presentato nella Serra d’Inverno di Palazzo Ducale, il 24 ottobre 2014 alle ore 17.30. È articolato in due momenti: la presentazione del nuovo sistema di identità dell’Accademia di Belle Arti e l’inaugurazione della mostra Nuove Identità – Giovani autori dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, curata da Ludovico Pratesi, nei Sotterranei di Palazzo Ducale. L’evento testimonia la volontà da parte dell’istituzione di Alta Formazione Artistica di consolidare il dialogo con la Soprintendenza e la Galleria Nazionale delle Marche.
Interverranno Maria Rosaria Valazzi, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Giorgio Londei, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Umberto Palestini, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Ludovico Pratesi, curatore della mostra e Direttore della Pescheria – Museo d’arte contemporanea di Pesaro, Marcello Signorile, docente di Progettazione Multimediale presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
La mostra Nuove Identità ha luogo nei sotterranei di Palazzo Ducale che un tempo ospitavano le terme e le scuderie del Duca. Dalle mura di questo luogo trasudano le voci di migliaia di storie del passato che sorprendono il visitatore per l’incredibile attualità della vita quotidiana, del lavoro, dei bisogni e dei sentimenti del tempo. Gli autori sono stati invitati a interpretare queste voci attraverso un attento lavoro di sintesi.
Ecco quindi che Barbara Amadori e Corrada Di Pasquale evocano memorie olfattive, mentre Federico Ambrosio ragiona sull'identità attraverso i secoli. Se Annalisa D'Annibale dipinge un ritratto attraverso un suono, Laura Fonsa si fa testimone di impronte lasciate nei secoli, mentre Davide Mancini Zanchi immagina una soluzione per la pittura di Piero Della Francesca, e Dario Picariello postula ipotesi per una mitologia contemporanea. Giacomo Podestà, infine, riflette su identità e funzione del luogo nella storia.