Nuovi Lirici
Una collettiva di nove artisti di generazioni vicine, attivi in ambito milanese in una ricerca artistica tra pittura e scultura.
Comunicato stampa
La Galleria Antonio Battaglia, nell’ambito del ciclo di mostre per i vent’anni di attività in via Ciovasso, nel cuore del quartiere di Brera a Milano, è lieta di presentare la mostra del gruppo Nuovi lirici, una collettiva di nove artisti di generazioni vicine, attivi in ambito milanese in una ricerca artistica tra pittura e scultura.
Nuovi lirici è il nome scelto in accordo con il critico e curatore Matteo Galbiati nel 2012 quando si è voluto dare identità alle ricerche comuni portate avanti dai nove artisti – Valerio Anceschi, Roberto Casiraghi, Misia De Angelis, Alessandro Fieschi, Ayako Nakamiya, Pietro Pasquali, Rossella Rapetti, Tetsuro Shimizu, Valdi Spagnulo – che espongono insieme dal 2008.
Il loro lavoro è all’insegna della poetica della pittura e della scultura nelle sue radici più intime e profonde tracciabili nei principi che legano ciascuno nella propria personale formazione all’Accademia di Brera, fatta eccezione per Spagnulo che si laurea al Politecnico di Milano.
L’esposizione è permeata da un particolare clima di dialogo e approfondimento culturale al di là delle mode di mercato.
Il gruppo di artisti nasce con le prime mostre degli anni Novanta dal titolo Nuovi temperamenti, a cura del critico Claudio Cerritelli. Si sono in seguito interessati a loro i critici Alberto Veca e il più giovane Matteo Galbiati, che, su indicazione dello stesso Veca, si è avvicinato a loro e ne ha poi raccolto il testimone portando avanti il progetto con passione e presentandolo in diverse occasioni
espositive come le più recenti, Canone lirico, al Fondaco di Bra (Cuneo) nel 2020, alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea MuVi, Viadana (Mantova) nel 2022, e il prossimo appuntamento al
Salone Arturo Marescalchi nel Castello del Monferrato di Casale Monferrato (Alessandria) dal prossimo 17 dicembre 2022.
In occasione di questi importanti appuntamenti e dopo la conoscenza degli artisti e del loro lavoro rigoroso ed appassionato nel tempo, nasce questa prima mostra in galleria, che ha già visto esposti i lavori di Shimizu e Nakamiya.
Lo sguardo della Galleria Antonio Battaglia è da sempre aperto a diversi linguaggi dell’arte visiva in uno spirito cooperativo con artisti e curatori.
La mostra accoglie le opere degli artisti tra pittura e scultura, con i propri codici espressivi, senza trascurare la tradizione dell’astrazione e dell’informale nella storia del XX secolo e senza un vero e proprio manifesto programmatico, ma nella libertà che li accomuna attraverso la ricerca su colore, segno e spazio, in un continuo confronto e dibattito, come avveniva un tempo, al di là delle singole individualità, superando l’omologato isolamento culturale del sistema dell’arte odierno sempre in cerca di spettacolarizzazione.
Con questa mostra e con i suoi artisti si torna alla struttura anche tecnica della pratica pittorica e scultorea nel suo farsi quotidiano in una costante qualità di pensiero che si traduce in forma.
Ogni artista esporrà un’opera significativa della propria recente ricerca. Saranno disponibili in galleria altri lavori, pubblicati sul catalogo con un testo critico di Matteo Galbiati, che accompagna la mostra.