Nuvole di confine
In occasione della rassegna “Tolentino Humour”, la città marchigiana ospita la mostra Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti. Il graphic journalism, a metà strada tra graphic novel e giornalismo d’inchiesta, è una narrazione per immagini, un reportage realizzato attraverso il “fumetto”.
Comunicato stampa
In mostra oltre 100 tavole originali di Aleksandar Zograf, Sarah Glidden, Guy Delisle, Lamia Ziadè, Marco Corona, Vincenzo Filosa, Paola Cannatella & Giuseppe Galeani, Josh Neufeld.
Dal 14 aprile al 16 settembre 2012, in occasione della rassegna “Tolentino Humour”, la città marchigiana ospita la mostra Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti, a cura di Luca Beatrice.
La mostra è promossa ed organizzata dal Comune di Tolentino, Assessorato alla cul¬tura, con il patrocinio di Regione Marche e Provincia di Macerata.
Il MiBAC ha inserito la mostra tra gli eventi della XIV Settimana della Cultura - 14/22 aprile 2012: in quei giorni l’ingresso sarà gratuito.
Il graphic journalism, a metà strada tra graphic novel e giornalismo d’inchiesta, è una narrazione per immagini, un reportage realizzato attraverso il “fumetto”. Nella poetica del graphic journalism, nel quale spesso sono trattatati argomenti drammatici, gli autori cercano infatti di interrompere la tragicità del momento sfruttando lo humor, a volte “nero”, come filtro tra la realtà e la resa grafica di essa.
A differenza della graphic novel, con cui condivide il mezzo espressivo del fumetto, l'oggetto della narrazione non è la finzione ma la cronaca di avvenimenti legati all’attualità, a particolari situazioni socio-politiche, a Paesi dove il diritto di cronaca è messo in discussione.
Così in Lettere dalla Ser¬bia - Un fumettista sotto le bombe, Aleksandar Zograf raccoglie le lettere scritte ai suoi amici dopo l’inizio degli attacchi NATO alla Serbia; Josh Neufeld, il celebre autore di A.D.: New Orleans after the deluge, un ritratto della città sopravvissuta all’uragano Katrina, è presente in mostra con Bahrain - lines in ink, lines in the sand nel quale racconta un momento della Primavera Araba; Sa¬rah Glidden nel suo Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) racconta tra sarcasmo e serietà le contraddizioni della cultura israeliana.
Rispetto al giornalismo tradizionale al graphic journalism manca la pretesa di “oggettività”: il graphic reporter è il protagonista assoluto dei fatti che descrive, come Guy Delisle, premiato al Festival di Angoulême 2012 proprio con Cronache da Gerusalemme nel quale racconta l’anno passato nella città dove ha seguito la moglie che lavora per Medici senza Frontiere.
E’ un linguaggio che non vuole informare in tempo reale o con imparzialità ma punta a conquistare il lettore attraverso l’empatia e la bellezza del segno, come per Lamia Ziadé, autrice di Bye Bye Babylon: la storia di una Beirut massacrata dalla guerra civile iniziata nel 1975 che si mescola con il racconto autobiografico della vita dell'autrice e i suoi ricordi di bambina.
Efficaci esempi di graphic journalism italiano saranno le opere di Paola Cannatella e Giuseppe Galeani che in Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia raccontano la vita privata e professionale della giornalista uccisa in Afghanistan, di Marco Corona che nella sua autobiografia/diario di viaggio In mezzo, l’Atlantico mescola in modo intelligente e ironico l’esperienza personale e la descrizione della Colombia e di Vincenzo Filosa che in Sonata per l’Aquila offre una panoramica sul centro storico sconvolto dal terremoto.
In Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti il curatore Luca Beatrice ha coinvolto Rizzoli Lizard, la casa editrice di fumetti fondata da Hugo Pratt che ne ha disegnato lo storico logo con la lucertola, con la prestigiosa collaborazione del direttore editoriale Simone Romani.
“Tolentino Humour” è la rassegna biennale che propone importanti mostre nelle quali l’umorismo e la satira vengono promossi e valorizzati sia come arte che come strumento di comunicazione e di formazione, come stimolo alla fantasia, alla creatività, al gioco e al divertimento intellettuale.
L’edizione 2012 avrà luogo nella sede del MIUMOR - Museo Internazionale dell’Umorismo dell’Arte che ospita negli anni dispari la Biennale dell’Umorismo nell’Arte e che per la prima volta si spoglierà della sua storica collezione per accogliere la mostra sul graphic journalism, un genere che sta ottenendo la giusta diffusione e il meritato successo anche nel nostro paese.
Segui la mostra su Twitter (@NuvolediConfine) e Facebook (eventi – Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti)
La mostra
Titolo Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti
Dove MIUMOR - Museo Internazionale dell’Umorismo dell’Arte, Palazzo Sangallo, P.zza della Libertà, Tolentino (MC)
Quando Dal 14 aprile al 16 settembre 2012
Inaugurazione Sabato 14 aprile 2012 ore 17.30
Dove Museo Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, Palazzo Sangallo, Piazza Libertà, 3, 62029 Tolentino (Mc)
Orario da martedì a domenica, 9.00 - 13.00/ 15.00 - 19.00
Biglietto 3 euro (intero)
Catalogo a cura di Simone Romani, con testi di Luca Beatrice, Andrea Plazzi e Sara Boggio edito da Rizzoli Lizard
Informazioni per il pubblico MIUMOR 0733.969797, Pronto Musei 348.0883989
Servizi culturali del Comune di Tolentino 0733.901365-326
info@bienn aleumorismo.org, [email protected]
www.biennaleumorismo.org, www.comune.tolentino.mc.it
Ufficio Stampa Alice Cammisuli | [email protected] | +39 347 0815897
per la mostra
Ufficio Stampa Luca Romagnoli | [email protected] | +39 335 475004
Comune di Tolentino
Gli artisti e le opere
1. Paola Cannatella e Giuseppe Galeani “Maria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia”. Vivono a Pavia.
2. Marco Corona, "In mezzo, l'Atlantico". Vive a Roma.
3. Guy Delisle, “Cronache da Gerusalemme". Vive a Montpellier.
4. Vincenzo Filosa, “Sonata per l’Aquila”.
5. Sarah Glidden, "Capire Israele in 60gg (o anche meno)”. Vive a NYC.
6. Johs Neufeld, " Bahrain - lines in ink, lines in the sand". Vive a NYC.
7. Lamia Ziadè, "Bye Bye Babylon". Vive a Parigi.
8. Aleksandar Zograf, "Lettere dalla Ser¬bia - Un fumettista sotto le bombe". Vive a Belgrado
Gli artisti, biografie
GIUSEPPE GALEANI è nato a Catania nel 1976, ha conseguito il dottorato di ricerca in Letteratura latina nel 2011 e attualmente è insegnante di lettere per la scuola secondaria. Vive a Pavia, ma si occupa di organizzare eventi culturali legati alla promozione del libro e della lettura nella sua città natale. Con Dove la terra brucia esordisce come ideatore e cosceneggiatore di storie a fumetti.
PAOLA CANNATELLA è nata a Catania nel 1979, dopo la laurea in economia e commercio intraprende la carriera di autrice di fumetto. Disegnatrice autodidatta, nel 2005 vince il Fumetto International Talent Award indetto da La Triennale di Milano. Dal 2008 vive a Pavia e lavora come grafica per impaginazione e lettering di fumetti. Ha scritto e disegnato Inchiostro di Jack e Prospettive.
MARCO CORONA (Carmagnola, 1967) è un riconosciuto artista italiano, e ha al suo attivo numerose pubblicazioni, sia in Italia e all’estero: tra queste Frida Kahlo, biografia surreale sulla vita e le opere della nota pittrice messicana (Black Velvet, Rackham); 32 coups de toux, una raccolta di illustrazioni ispirate all’Art Brut (Le Dernier Cri); Comix 2000, la più sostanziosa antologia di autori internazionali mai pubblicata (L’Association) e l’esperimento surrealista a fumetti Cadavre Exquis per il Centro Fumetto Andrea Pazienza. Per Coconino Press ha pubblicato Bestiario padano (già edito da Rackham in Francia), In mezzo, l’Atlantico e, nella collana “Ignatz”, i primi tre episodi della serie Riflessi, pubblicati negli Stati Uniti da Fantagraphics. A questi hanno fatto seguito due volumi della serie L’Ombra di Walt: La Grande Depressione e Il Mercato Nero.
Alcune delle sue storie brevi sono state pubblicate su “Blue”, “Mondo Mongo”, “Fetus”, “Repubblica - XL” e “Link”. Da diversi anni collabora alla rivista etno-gastronomica “Slowfood”, al settimanale “Internazionale” e alla rivista di fumetti “Animals”.
Ha esposto le sue opere in diverse città italiane – tra cui Roma, Torino, Milano, Treviso, Perugia – ed estere (a Seul, all’interno della mostra collettiva Futuro Anteriore, alla Scott Eder Gallery di New York e al Museo del Fumetto di Angoulême). Nel 2008 gli è stato conferito il prestigioso Gran Guinigi come migliore autore unico nell’ambito del Lucca Comics and Games, che nel 2009 gli ha dedicato nella splendida cornice del Palazzo Ducale della città toscana una retrospettiva dal titolo All’ombra di Marco Corona.
Per il 2012, è prevista per Rizzoli Lizard l’uscita di “Benemerenze di Satana” una novella grafica tratta dalle memorie di Domenico Vaiti pubblicate da Marsilio nel 1974.
Vive e lavora a Roma.
GUY DELISLE (Quebec City, 1966), è un fumettista canadese e un professionista dell’animazione. Ha seguito per diverso tempo la lavorazione di prodotti animati in Francia, Germania, Canada (per il CinéGroup di Montreal) e in Asia: quelle in Cina e in Corea del Nord sono esperienze documentate in ogni aspetto nei suoi Pyongyang e Shenzen (entrambi pubblicati in Italia da Fusi Orari). Per seguire invece sua moglie, amministratrice presso Medici Senza Frontiere, Delisle ha vissuto a Myanmar, descritta nel suo Cronache Birmane (Fusi orari), e a Gerusalemme, argomento del recentissimo Cronache da Gerusalemme (pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard). Tra le sue altre pubblicazioni, Comment ne rien faire (La Pastéque), Aline e le altre (inserito nell’antologia Jet Lag dell’italiana Kappa Edizioni) , Albert and the others (Drawn & Quarterly), Luigi va a sciare e Luigi va in spiaggia (in Italia entrambi oer ReNoir) e la serie dell’ispettore Moroni, pubblicata in Francia da Dargaud. Guy Delisle è ritenuto, insieme a Joe Sacco, un esponente fondamentale del giornalismo a fumetti. Vive nel sud della Francia con sua moglie e i suoi figli.
VINCENZO FILOSA (Crotone, 1980) esordisce nel mondo dei fumetti creando con l’amico Nicola Zurlo la rivista autoprodotta “Pere Uva Compilation”. Qualche anno più tardi fonda insieme a un gruppo eterogeneo di fumettisti il collettivo Ernest (per il quale pubblica Pictures From Life’s Japanese Side), che si guadagna subito l’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori, ed è attivo ancora oggi. Nel 2007 parte per Tokyo, dove resta per un anno: è inevitabile la collisione con il mondo del manga, che modifica inevitabilmente la sua concezione del disegno e del ritmo narrativo. Tornato in Italia viene “adottato” da Canicola, associazione e casa editrice che pubblica sul numero 7, 8, 9 e 10 della propria, omonima, rivista le storie La festa della Madonna, La vera storia di Moto Guzzi Ron, Il Re dei Pruppi e Cuore di Marinaio. Ha realizzato fumetti per diverse riviste tra cui “Spaghetti”, “Deriva”, “Epoc”, “Lamette”, “Gilette” e “Domus” (su cui ha pubblicato Sonata per L’Aquila), e ha collaborato alle antologie Futuro Anteriore (Papà, su testi di Edo Chieregato), Zero Tolleranza (Più case meno calabresi, su testi di Giusy Noce) e Crack on! (Lollo: Ascension, Edizioni Crack/Forte Prenestino). Suoi sono inoltre il fumetto autoprodotto Crazy Dan e le illustrazioni della guida a Roma 2012 edita da Zero Guide. Le sue opere sono state esposte nell’ambito di diverse mostre: nel 2008, per Una storia come le case senza tetto ospitata dal RAM Hotel di Bologna, ritrae i non luoghi e le terre deturpate della provincia calabrese; nel 2009 partecipa alla mostra per il nono numero di “Canicola” a Modena; nel 2011 espone a Helsinky in occasione della mostra Canicola: Autunno italiano. Traduttore (tra le altre, delle opere del maestro Jirō Taniguchi pubblicate in Italia da Rizzoli Lizard), grafico e letterista, attualmente lavora al suo primo libro, una guida di Tokyo noir per sprovveduti. Vive e lavora a Milano.
SARAH GLIDDEN è nata a Boston nel 1980. Comincia a pubblicare i propri lavori su numerose antologie a fumetti tra cui Syncopated: An Anthology of Non-Fiction Picto-Essays (Villard) e I Saw You: Comics Inspired by Real Life Missed Connections (Three Rivers Press). Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) è il suo primo libro, l’opera di esordio pubblicata in America da Vertigo e vincitrice dei prestigiosi Ignatz Awards e Maisie Kukoc Awards. Attualmente è al lavoro sul suo secondo graphic novel che l’ha portata in giro per il mondo al seguito del The Common Language Project, un’organizzazione no profit composta da reporter e volta all’educazione del popolo americano attraverso un giornalismo innovativo e accessibile. Le brevi strisce con cui ha documentato il viaggio del CLP attraverso Turchia, Kurdistan, Libano e Siria sono attualmente disponibili sul suo blog www.smallnoises.com.
JOSH NEUFELD è nato a New York nel 1967, dove vive attualmente con la sua famiglia. Dopo il diploma, ha intrapreso un lungo viaggio intorno al mondo che ha ispirato e fornito prezioso materiale nella realizzazione dei suoi graphic novel: nel 2004 riceve il premio dalla Xeric Foundation per la sua raccolta di storie A Few Perfect Hours (an Other Stories from Southeast Asia & Centrale Europe). È considerato uno dei maggiori autori nel panorama del fumetto indipendente americano, ha creato la serie The Vagabonds pubblicata in America da Alternative Comics, è coautore con Dean Haspiel dell’acclamata antologia “a due voci” Keythole (Millennium Publications / Top Shelf Productions), e insieme a R.Walker ha firmato Titans of Finance: True Tales of Money and Business. Disegna da molto tempo ormai per la serie American Splendor, ideata da Harvey Pekar (e interpretata anche da altri autori tra cui Robert Crumb, Alison Bechdel, Joe Sacco, Chester Brown). Nel 2005 ha lavorato per tre settimane come volontario per la Croce Rossa americana a Biloxi, nel Mississipi, poco dopo l’uragano Katrina, esperienza dalla quale è scaturito A.D.: New Orleans After the Deluge, opera insignita di numerosi riconoscimenti tra i quali l’MTV best nonfiction comic del 2009. Neufeld è anche il disegnatore del recente bestseller graphic essay The Influencing Machine, scritto dalla giornalista e teorica dei media Brooke Gladstone. I suoi lavori sono stati esposti in numerose gallerie, negli Stati uniti e in Europa. Vive a Brooklyn, New York, con la moglie, la scrittrice Sari Wilson, e la figlia.
LAMIA ZIADé (Beirut, 1968) si è trasferita in Francia all’età di 19 anni per studiare arte presso l’Istituto Superiore di Arti Grafiche Penninghen, a Parigi. Dopo aver firmato svariati libri per bambini (Strip-tease, Rayon Beauté, Dix doigts pour une voix e Souliax, con Olivier Douzou) nel 2001 ha pubblicato su testi di Vincent Ravalec L’utilisation maximum de la douceur, dedicato alla sessualità e all’autoerotismo. Si è costruita una solida reputazio ne nel mondo della moda (disegnando, tra gli altri, per Jean-Paul Gaultier e Issey Miyake) e in quello della pubblicità (creando copertine di CD e locandine cinematografiche). Ha inoltre lavorato per importanti giornali e riviste tra cui “Vogue”, “Jalouse”, “Beaux Arts”, “Aden”, “Nova Magazine” e “Libération”, ed esposto le proprie opere in numerose gallerie, partecipando a mostre personali (a Beirut, Parigi, Monaco, Los Angeles), collettive (Monaco, Parigi, New York) e a famose fiere d’arte (Parigi, Bruxelles, New York, Miami, Dubai, Shangai). Per Rizzoli Lizard ha pubblicato Bye Bye Babylon - Beirut 1975 -1979.
ALEKSANDAR ZOGRAF pseudonimo di Saša Rakezić, è il più famoso fumettista serbo e un giornalista musicale.
Nato nel 1963 a Pančevo, sobborgo industriale di Belgrado, si afferma nei primi anni Novanta con fumetti e resoconti di cronaca sulla vita nell’ex-Yugoslavia (Life Under Sanctions, Psiconauta).
Diventa noto a livello internazionale nel 1999 con una serie di reportage scritti e disegnati durante i bombardamenti della Nato sulla Serbia: pubblicati inizialmente su “la Repubblica” e “Il Manifesto”, fanno il giro dei giornali di tutto il mondo per poi essere raccolti in volume e pubblicati in Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Italia (Lettere dalla Serbia, Editrice PuntoZero).
Dal 2003 tiene una rubrica a fumetti per il settimanale indipendente di Belgrado “Vreme” sulle sue avventure di viaggio e di vita quotidiana (e pubblicate contemporaneamente online sul sito di geopolitica balcanicaucaso.org), esperienza replicata poi per l’italiano Internazionale.
Le storie di Zograf sono state pubblicate in diversi Paesi del mondo, tra cui Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove la casa editrice Top Shelf ha pubblicato una raccolta completa delle sue opere fino al 2006.
In Italia Zograf è stato pubblicato da Editrice PuntoZero (Psiconauta, Lettere dalla Serbia, Saluti dalla Serbia), Black Velvet ((C’è) Vita nei Balcani?, Appunti, Appunti vol. 2, Abramacabra) e Fandango Libri (Storie in giro per lo spazio tempo, Segnali. Ancora storie).