O.Z. – T-yong Chung / Fabio Stassi

Informazioni Evento

Luogo
HOTEL LOCARNO
Via della Penna, 22 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/12/2014

ore 19

Contatti
Email: oz@ottozoo.com
Sito web: http://www.ottozoo.com
Artisti
T-yong Chung, Fabio Stassi
Curatori
Ilaria Gianni
Generi
arte contemporanea

Il quarto e ultimo episodio del progetto OZ, prodotto da OTTO ZOO per le vetrine dell’Hotel Locarno di Roma, vede protagonisti l’artista coreano T-yong Chung e lo scrittore Fabio Stassi.

Comunicato stampa

Il quarto e ultimo episodio del progetto OZ, prodotto da OTTO ZOO per le vetrine dell'Hotel Locarno di Roma, vede protagonisti l'artista coreano T-yong Chung e lo scrittore Fabio Stassi.
L'incontro, a cura di Ilaria Gianni, prende spunto da un'installazione che T-yong Chung ha realizzato specificatamente per questa occasione, quattro piccole sculture concepite a partire dai resti di sedie ricoperte di foglia d’oro in stile settecentesco. I frammenti smembrati e ricomposti di un oggetto prezioso e riconoscibile sembrano arrampicarsi all'interno delle quattro vetrine di via della Penna. Tra le mani di T-yong Chung, le sedie non solo cambiano fisionomia e perdono la loro funzione, ma si trasformano in figure astratte che mettono in moto, nella mente dello spettatore, idee riguardanti la memoria, la loro posizione nella storia e il gesto necessario della rielaborazione.
E proprio da queste idee e astrazioni che prende l'avvio il testo inedito, intenso e riflessivo, che Fabio Stassi ha composto per il progetto OZ. Una sua lettura e' prevista nel corso dell'inaugurazione.

Dopo i dialoghi di Sebastiano Mauri ed Elena Stancanelli, Serena Vestrucci e Vincenzo Latronico, Maria Morganti e Matteo Nucci, l'ultimo episodio della serie e' dedicato al senso delle rovine, dei resti, delle vestigia e alla loro rielaborazione personale.
La lettura delle installazioni site-specific affidata alle parole di alcuni tra gli esponenti più interessanti del panorama letterario italiano odierno, da l’avvio non solo a un confronto reale tra voci del contemporaneo, ma anche a un racconto intrecciato tra parole e immagini.

Il lavoro di T-yong Chung, principalmente scultoreo, e' quasi completamente dedicato al recupero di oggetti abbandonati, con una connotazione storica o semplicemente funzionale. Attraverso il suo intervento questi oggetti non solo acquistano una nuova dimensione ma si aprono a molteplici e inedite narrazioni.

T-yong Chung (Tae-gu, 1977) e' un artista coreano che ha scelto l'Italia come paese d'adozione e vive e lavora a Milano.Dopo essersi laureato in Scultura Ambientale presso l'Universita' degli Studi di Seul, ha frequentato l'Accademia di Brera a Milano e ha partecipato a numerose residenze e workshop in Italia, tra cui al Museo Carlo Zauli di Faenza, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a Madeinfinlandia a Pergine Valdarno. Il suo lavoro e' stato recentemente esposto allo Space BAR di Tae-gu (Corea del Sud), al Museo d'arte contemporanea di Lissone, al Nuovo Spazio Espositivo di Casso nell'ambito della rassegna Dolomiti Contemporanee, alla Fondazione Spinola Banna di Torino, alla Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Trento. Sue mostre personali si sono tenute alla galleria Otto Zoo e allo spazio MARS di Milano e alla Car project gallery di Bologna.

Fabio Stassi, bibliotecario, è autore dei romanzi Fumisteria (GBM 2006, Premio Vittorini), È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008, Premio Palmi e Premio Coni) e di Holden, Lolita, Zivago e gli altri. Piccola enciclopedia di personaggi letterari (2010), pubblicati da minimum fax. Con la casa editrice Sellerio ha partecipato nel 2009 all’antologia Articolo1. Racconti sul lavoro, ha pubblicato alla fine del 2012 L’ultimo ballo di Charlot, in traduzione in diciannove lingue, vincitore di molti premi tra cui il Selezione Campiello 2013. Sempre per Sellerio, nel 2013 ha curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno. Nel 2014 è uscito il suo ultimo romanzo Come un respiro interrotto.