Oggi è il domani di ieri
Presentazione del catalogo “Oggi è il domani di ieri” che documenta l’omonima mostra personale di Dario Agrimi, a cura di Alexander Larrarte, promossa dalla CoArt Gallery e patrocinata dal Comune di Corato, tenutasi presso il Palazzo Gioia dal 18 agosto al 29 ottobre 2017.
Comunicato stampa
Venerdì 12 Gennaio alle ore 19:00 in Sala Verde del Comune di Corato si terrà la presentazione del catalogo "Oggi è il domani di ieri" che documenta l'omonima mostra personale di Dario Agrimi, a cura di Alexander Larrarte, promossa dalla CoArt Gallery e patrocinata dal Comune di Corato, tenutasi presso il Palazzo Gioia dal 18 agosto al 29 ottobre 2017.
Sarà presente l'artista, in conversazione con il curatore Alexander Larrarte, il Sindaco del Comune di Corato Massimo Mazzilli e il Presidente Commissione Cultura Giuseppe D’Introno.
Il volume, a cura della CoArt Gallery ed edito da Live Edizioni con progetto grafico Medli, è raccontato attraverso le fotografie di Giovanni Albore.
Per tutta la sua durata, la mostra ha accolto circa tredicimila visitatori nelle sale del palazzo ottocentesco, registrando presenze da ogni parte del mondo, anche grazie alla collaborazione di Euterpe Competition.
“Ancora una volta, spiega il Sindaco Massimo Mazzilli, Palazzo Gioia si conferma un perfetto contenitore culturale che si sposa perfettamente con le mostre allestite al suo interno. E grazie a queste iniziative, la città ha modo di accedere al palazzo che è stato restaurato e restituito alla fruizione di tutti".
Una sfida lanciata dalla CoArt Gallery, che fin da subito dichiara la volontà di lavorare sul territorio per il territorio, contaminando gli spazi per un dialogo aperto e in progress sull’arte contemporanea, un attento lavoro di ricerca e sperimentazione che muove interesse e curiosità, dove tutti sono invitati ad essere testimoni del nostro tempo.
“Il meraviglioso risultato di questa mostra è la straordinaria capacità dell’artista di provocare le reazioni dello spettatore.” – spiega il curatore Alexander Larrarte – “Attento agli automatismi, Dario Agrimi, suggestiona la coscienza pubblica, l’idea di caducità, le visioni dell’assurdo, del vivere e morire nelle pieghe del tempo, rese con una spiazzante ironia. I risultati aprono una riflessione anche sulla possibilità di intervenire, investire e promuovere piccoli centri dotati di grandi potenzialità, per garantirne una programmazione che sia duratura nel tempo e offrendo maggiori opportunità per attività collaterali”