Oh! Moda moda! Vuole essere moda
I giovani di Accademia Italiana reinventano lo Stile Gattinoni. Un progetto interdisciplinare che coinvolge studenti di moda, design e gioiello.
Comunicato stampa
Gli studenti del corso di Fashion Design e Jewellery Design coordinati dai docenti e da Stefano Dominella, Presidente di Gattinoni Couture, hanno raccontato la storia della Maison realizzando abiti e gioielli ispirati ai quattro periodi storici più significativi della Gattinoni, riscoprendo le tracce che il passato ha lasciato nella vita del celebre atelier romano. L’allestimento, interamente progettato e realizzato dal dipartimento di Interior Design dell’Accademia, si snoderà in tutta la superficie della Sede dando origine a un percorso creativo e verrà inaugurata da Vincenzo Giubba, Presidente di Accademia Italiana e da Stefano Dominella. Saranno presenti personalità del mondo della moda, dell’arte e della cultura come il Direttore Creativo di Gattinoni Couture Guillermo Mariotto, il premio Oscar Gianni Quaranta, il fotografo Paolo Belletti, la conduttrice televisiva Enrica Bonaccorti, la giornalista Mirella Milani, Claudio Cerasa, la storica della moda Bonizza Giordani Aragno e l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Roma Marta Leonori, la giornalista Maria Concetta Mattei e il sociologo Francesco Morace.
Il percorso storico della mostra si sviluppa su quattro temi.
Anni 50, Hollywood sul Tevere
Le origini della griffe attraverso l’estro e il talento di colei che lo ha fondato: Fernanda Gattinoni. Un viaggio nella Dolce Vita dal sapore hollywoodiano che ha reso indelebile nell’immaginario collettivo la figura della diva cinematografica. Le attrici e le donne più affascinanti dell’aristocrazia romana frequentano il salotto couture della Gattinoni. Anna Magnani, Lana Turner, Bette Davis, Barbara Stanwick, Ingrid Bergman spesso accompagnata dal regista e compagno Roberto Rossellini, Gina Lollobrigida, Lucia Bosé, Ava Gardner, Kim Novak, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn perché solo la Maison Gattinoni è capace di impreziosire la figura femminile con inconfondibili drappeggi e i ricami preziosi. Così nasce il fortissimo legame tra la stilista e le attrici più famose del cinema italiano e internazionale.
Anni 60, Guerra e Pace e la Linea Impero
Dato il clamoroso successo, Fernanda Gattinoni apre un atelier nel quale lavorano 120 dipendenti. In questo nuovo spazio crea e realizza, insieme a Maria de Matteis, gli abiti di Audrey Hepburn del film Guerra e Pace e ottiene addirittura una nomination all'Oscar per i costumi, lanciando così lo stile Impero. Tra le sue clienti illustri anche Golda Meier, Giulietta Masina, Mimise Guttuso, Jackie Kennedy.
Per Anna Magnani crea un intero guardaroba personale, così come per Lucia Bosè, Kim Novak e Ava Gardner.
Anni 80, Raniero Gattinoni
L’atelier di via Toscana cresce e si rinnova, nella seconda metà degli anni ’80, con le creazioni di Raniero Gattinoni, figlio di Fernanda, che imprime all’azienda una svolta orientando la strategia all’internazionalizzazione della griffe. Affiancando l’Alta Moda al prêt-à-porter si avvia una vera e propria operazione di restyling senza abbandonare la tradizione di alta qualità e artigianalità, tratti che distinguono ancora oggi il prodotto Gattinoni.
Le creazioni sono apprezzate in tutta Europa e nel Mondo e Raniero chiama accanto a sé, come coordinatore, Stefano Dominella, un compagno di studi e oggi Presidente della Maison. Insieme lanciano nuove linee di prêt-à-porter ed di accessori usando metodi all’avanguardia e idee innovative, pur mantenendo la tradizione e la ricerca di stile proprie di Gattinoni.
Dagli anni ‘90 ad oggi: Guillermo Mariotto
Nel 1988 entra nel team il giovane talento Guillermo Mariotto che assumerà la direzione artistica della Maison. Il debutto ufficiale sulle passerelle risale al 1994, con un’indimenticabile sfilata dedicata ad Eva che ispiró la famosa scena della “sfilata nuda” nel film Prêt-à-Porter di Robert Altman. Da quel momento, ogni sfilata si trasformerà in un evento. Luoghi indimenticabili e sceneggiatura unica, quasi una partitura cinematografica e teatrale in uno scambio continuo tra design, moda e arte.
«Lo stile Gattinoni – commenta Mariotto – è energia, emozione pura, vortice dinamico tra femminilità e androginia. Il tutto elaborato con dettagli sartoriali. Segnali veri del nuovo lusso».
Gli studenti hanno lavorato in piccoli gruppi, 9 in totale, composti da allievi del 1°, 2° e 3° anno, in totale sinergia tra le diverse classi. Ogni gruppo ha creato 2 capi e i 4 periodi rappresentativi della storia dell’atelier sono stati equamente suddivisi tra i vari team.
Il dipartimento di Interior Design, ha invece progettato la mostra e realizzato tutti gli allestimenti lavorando come un unico team, coordinato dai docenti e dagli studenti del 3° anno, mentre gli studenti di Jewellery Design hanno realizzato individualmente dei gioielli ispirati agli stessi temi degli abiti.