Olga e Gleb – Vita e arte
A oltre venti anni dalla loro scomparsa, la mostra vuole essere un omaggio non solo ai pittori e alle loro distinte personalità e carriere, ma anche alla condivisione umana e creativa che ha caratterizzato tutta la loro esistenza.
Comunicato stampa
Olga Bogaevskaja e Gleb Savinov (entrambi 1915 – 2000) sono considerati tra i principali rappresentanti della scuola di pittura di Leningrado e insieme hanno percorso un lungo cammino sia di vita sia artistico. A oltre venti anni dalla loro scomparsa, la mostra vuole essere un omaggio non solo ai singoli pittori e alle loro distinte personalità e carriere, ma anche alla condivisione umana e creativa che ha caratterizzato tutta la loro esistenza.
Conosciutisi all’Accademia di Belle Arti di Leningrado, dove erano compagni di classe, nel 1940 si diplomano e si sposano. Appartenenti alla generazione di artisti i cui destini hanno coinciso con gli eventi storici che hanno sconvolto la Russia nel XX secolo e dai quali, intimamente e professionalmente, sono stati inevitabilmente segnati, Bogaevskaja e Savinov, parallelamente ai soggetti politici e di propaganda commissionati, hanno sempre nutrito la propria passione artistica della semplice realtà a loro vicina, individuando nella normalità del quotidiano un ideale estetico. La loro famiglia, declinata attraverso ritratti, scene di genere, interni domestici e nature morte, prevale nella loro produzione: filtrati dall’occhio pittorico, soggetti apparentemente banali diventano unici, momenti quotidiani appaiono rari, l’ordinario si rivela straordinario. Interpreti sensibili, capaci di cogliere le più delicate suggestioni emotive, non temono la “banalità” di un soggetto, perché da ciò che appare “ovvio” possono scaturire risvolti inaspettati e un dettaglio può trasformarsi in protagonista. Nelle loro opere la vita è rappresentata pienamente attraverso atmosfere intime e familiari, anche quando si tratta di paesaggi, spesso delicati en plein air con figure così armoniosamente inserite nel contesto da aumentarne la liricità, o di semplici e rasserenanti nature morte. Il loro stile, inserito nel cosiddetto figurativismo post-impressionista sovietico, pur con caratteristiche individuali, è pulito, le linee sono morbide, la definizione dell’immagine meditata, la pennellata asciutta, la tavolozza vivace con colori intrisi di luce. Questa felice unione familiare e creativa durerà sessant’anni, concludendosi, per entrambi, nel mese di novembre del 2000. In mostra acquerelli, pastelli e soprattutto oli, le cui dimensioni variano dal molto piccolo al grande.