Olimpia Benini / Elie Hirsch
In mostra una selezione di opere di Olimpia Benini e Elie Hirsch, dipinti e sculture dall’estetica raffinata, che da sempre contraddistingue l’attività della galleria fiorentina, in cui trovano spazio le creazioni più attuali realizzate da maestri del design e dell’arte figurativa contemporanea.
Comunicato stampa
Dal 13 dicembre 2016 al 27 gennaio 2017 in mostra da FLAIR una selezione di opere di Olimpia Benini e Elie Hirsch, dipinti e sculture dall’estetica raffinata, che da sempre contraddistingue l’attività della galleria fiorentina, in cui trovano spazio le creazioni più attuali realizzate da maestri del design e dell’arte figurativa contemporanea.
Olimpia Benini, Untitled, 2016
Fino al 27 gennaio 2017 saranno visibili le opere su tavola della serie Russian roots di Olimpia Benini, in cui colori freddi e pennellate materiche evocano i paesaggi autunnali della Russia con la sua natura “fradicia, scomoda e desolata”, come scrive Gogol ne Le anime morte, libro che ha ispirato il lavoro dell’artista. I materiali utilizzati, scelti per le differenti doti di rifrazione della luce e texture, sono stucchi patinati, foglia d’argento, bitume di Giudea, pitture metalliche e juta.
Elie Hirsch, Resolute, ottone patinato base in legno di Okoumé, 2016
Ad affiancarle 11 sculture realizzate dall'artista francese Elie Hirsch in ottone patinato con basi in legno pregiato, che richiamano, con volute, cerchi, forme che fioriscono a corolla o si intrecciano su loro stesse, la sinuosità e la sensualità del corpo umano e invitano l’osservatore a muoversi con loro.
Olimpia Benini, nata a Livorno 1975. Si trasferisce nel 1994 a Parigi per studiare disegno e incisione calcografica dove sviluppa il segno incisivo e forte che caratterizza il suo stile pittorico e la gestualità della sua produzione astratta. Vive alcuni anni in Costa Brava dove dipinge e decora interni, profondamente influenzata dai metafisici paesaggi della terra natale di Salvador Dalí e dal vivace milieu culturale della Barcellona di inizio millennio. Nel 2005 torna a Firenze dove realizza progetti grafici utilizzando fotografie analogiche in bianco e nero ed acqueforti. Dal 2007 lavora come decoratrice murale a trompe l’oeil in prestigiose dimore toscane e per clienti internazionali a Parigi, Dubai, in Austria, Spagna e Africa orientale. La sua produzione artistica, riconoscibile nella pluralità delle tecniche utilizzate, privilegia l’astratto di grande formato matericamente potente, che dal 2014 è presente in collezioni private fiorentine ed internazionali. Espone per Open group, Artur-o e Fuoriluogo.
Elie Hirsch è nato in Francia nel 1980. Ha studiato e vissuto a Parigi fino al 2010, quando si è trasferito in un piccolo villaggio in Borgogna, dove abita con la moglie e i tre figli. Dopo la laurea in Arte, Design della ceramica e Scultura in metallo, ha lavorato per due anni con lo scultore Hervé Wahlen. Vincitore del concorso “Jeunes Créateurs des Ateliers d’Art de France” nel 2007, ha partecipato a numerose mostre d’arte tra Parigi, New York, Londra, Amsterdam, Anversa, Roma, Seul, Firenze e Venezia.
Crea anche gioielli, in cui si ritrovano i riferimenti stilistici delle sue sculture, come la collezione di bijoux progettata nel 2008 per il celebre creatore di sassofoni e clarinetti parigino Henri Selmer.
FLAIR, galleria di oggetti e arredamento di lusso realizzati in collaborazione con artisti e artigiani, fondato nel 1998 da Alessandra Tabacchi e Franco Mariotti, con sede a Palazzo Gianfigliazzi Bonaparte, cinquecentesco edificio affacciato sul Lungarno Corsini, le cui prestigiose stanze nei secoli hanno ospitato famosi ed illustri personaggi, tra cui la Contessa di Castiglione, nota per il suo fascino e per essere amica di Napoleone III.
Le sale affrescate al piano terreno, ospitano le creazioni personali di FLAIR, nate da un approccio naturale lontano dall’iperdecorativismo e da abusati rigori del design contemporaneo. Queste concezioni estetiche, mixate nelle forme artigianali di materiali nobili reinterpretati nel contrasto di citazioni oniriche, sono inserite in un ambiente architettonico classico, creando nel visitatore un'esperienza unica attraverso una pluralità di suggestioni.