Olimpia Biasi – Lagapantodiluchino
Le oltre 60 opere pittoriche di questa serie, di piccolo formato, sono distillati di umori vegetali, pensieri poetici, lampi di colore e pause di ombre colorate.
Comunicato stampa
Olimpia Biasi, non è solo un'artista trevigiana apprezzata e nota anche all'estero, è stata ospite alla Biennale di Venezia 2011 ed è di nuovo presente con le sue opere alla Biennale 2013, il suo carattere, la sua fantasia, la sua grazia e la sua curiosità pervadono non solo le sue tele, ma le molteplici attività in cui profonde il suo entusiasmo.
Nella campagna trevigiana, in un paese fortemente ancorato alle sue antiche radici, Olimpia ha trovato un anonimo e vecchio fabbricato affacciato su una terra spoglia. Ha ridato vita
all'edificio riscoprendo sotto quei tristi intonaci, con un paziente restauro curato personalmente, l'antica dimora affrescata. La terra incolta e brutta tra la casa e i vigneti circostanti è ora un meraviglioso giardino animato dallo spirito, dalla creatività e dal suo amore.
Olimpia, pittrice per vocazione e quindi giardiniera per "induzione", racconta nel libro “Lagapantodiluchino e altre storie vegetali nel giardino di Olimpia ” le connessioni tra le sue opere
artistiche e quelle vegetali, dove regole di composizione, forma e colori si mescolano in una simbiosi vitalistica che si nutre a vicenda e si evolve in contemporanea.
Le sue piante hanno storie a volte romanzesche, caratteri diversifi cati, inclinazioni che si esprimono in un luogo magico tutelato da un genius loci benevolo, nella ridente campagna
trevigiana.
Le oltre 60 opere pittoriche di questa serie, di piccolo formato, sono distillati di umori vegetali, pensieri poetici, lampi di colore e pause di ombre colorate.
Castello Quistini ospita le opere di Olimpia Biasi da sabato 31 agosto a venerdì 6 settembre 2013.