Olivia Bax – Thresh and Hold
In mostra una selezione di sculture realizzate negli ultimi tre anni che richiamano il lessico e il modus caratteristico dell’artista, aprendo a fronti di ricerca inediti svelati attraverso un allestimento emblematico.
Comunicato stampa
RIBOT è lieta di presentare Thresh and Hold, la seconda personale in galleria di Olivia Bax (Singapore, 1988, vive e lavora a Londra): una selezione di sculture realizzate negli ultimi tre anni che richiamano il lessico e il modus caratteristico dell’artista, aprendo a fronti di ricerca inediti svelati attraverso un allestimento emblematico.
Il titolo scelto per la nuova mostra milanese fa riferimento a una poesia di Dee Morris chiamata Gertrude Stein sets a table (Gertrude Stein apparecchia una tavola). Il testo racconta e descrive una serie di gesti connessi al tema: l’apparecchiare, l’accomodarsi, il cibarsi, divenendo spunto narrativo e ossatura concettuale per il progetto espositivo. “A thresh and a hold” è l’espressione che Morris utilizza per descrivere l’azione e l’interazione tra movimenti e oggetti, un’espressione difficile da tradurre letteralmente che rimanda a forze contrastanti, ma ugualmente funzionali alla dinamica della situazione. Una “spinta” che divide e una “presa” che trattiene si potrebbero definire, termini che uniti nella parola “threshold” vogliono invece significare “soglia”. Bax riprende questo duplice significato interpretandolo come una descrizione del suo modo di fare scultura: superare un confine per scoprire cose nuove, separare sezioni e poi unirle, tenere insieme vari elementi. Una poetica che da sempre gioca con i contrasti e oppone forme concave e convesse, la solidità alla morbidezza, la linea retta e la linea curva.
La tavola, richiamata nella poesia e intesa come microcosmo quotidiano o interfaccia della realtà, si “oggettualizza” nelle opere esposte diventando elemento formale e compositivo centrale. Ogni scultura è infatti posta in relazione a un tavolo che non ha la sola funzione di sorreggere, piuttosto diventa parte della composizione fino quasi a fondersi e a lasciarsi attraversare. Tutte sono creazioni articolate e complesse in cui è possibile riconoscere elementi del quotidiano e dell'ambiente che ci circonda, componenti che affascinano Bax per il loro valore simbolico e allusivo: finestre, ringhiere, grate, ma anche oggetti quali recipienti, borse, colini, ganci e maniglie. I lavori divengono quindi ibridi in alcuni casi generati da elementi provenienti da opere precedenti irrisolte, scomposte e ricomposte prima di essere ricoperte da cartapesta colorata plasmata manualmente. Un’azione che occulta la loro anima metallica e svela il gesto plastico.
Per Thresh and Hold l’artista ha inoltre realizzato una serie di sculture a parete tutte differenti intitolate Guston's View. Uno special project appositamente concepito che rende omaggio a Philip Guston (1913-1980) e alla comune fascinazione per il topos della finestra, soglia fisica e metaforica tra due realtà.
Olivia Bax (Singapore, 1988, vive e lavora a Londra) ha studiato presso Byam Shaw School of Art, Londra (2010) e Slade School of Fine Art, University College London, (2016). Sue mostre personali e collettive si sono tenute presso: New Art Centre, Salisbury, 2024; Boo Lee and Workman, Bruton, 2024-2022; Cross Lane Projects, Kendal, 2024; The Lightbox, Surrey, 2024-2023; Royal Western Academy, Bristol, 2024; Cittadella degli Archivi di Milano, Milano, 2024; Holtermann Fine Art, Londra, 2024-2022; HATCH, Parigi, 2023; Standpoint Gallery, Londra, 2023-2020; White Conduit Projects, Londra, 2023; Platform for Contemporary Sculpture, Tilburg, 2023; Leicester Museum & Art Gallery, Norwich, 2023; Saatchi Gallery, Londra, 2022-2018-2015; HS Projects, Londra 2021; Tremenheere Sculpture Gardens, Penzance, 2021-2020; RIBOT gallery, Milano, 2019; Lily Brooke Gallery, Londra, 2018; Christian Larsen Gallery, Stoccolma, 2017. I premi includono: Mark Tanner Sculpture Award, Londra, 2019; Kenneth Armitage Young Sculptor Prize, Londra, 2016. Le sue opere fanno oggi parte di collezioni private e pubbliche quali: Arts Council Collection, The Ingram Collection, Tremenheere Sculpture Garden, UCL Special Collections, Lukowa Art Collection.