Olivia Parkes – Something From Nothing
Mostra personale.
Comunicato stampa
C+N Gallery CANEPANERI è lieta di presentare
Something From Nothing, una mostra personale di
Olivia Parkes. Il titolo della mostra vuole porre
l'attenzione sulle implicazioni sia filosofiche che
scientifiche della frase: Heidegger ha definito la
domanda "perché c'è qualcosa piuttosto che niente"
la questione fondamentale della metafisica; e in uno
stato di vuoto quantistico, le particelle virtuali
verranno spontaneamente all'esistenza. “Nelle
parole dello scienziato Frank Willcezk: "niente" è
instabile. È anche rilevante per il modo in cui penso
alla pittura, in particolare perché inizio a lavorare
con una superficie nera.”, - afferma l'artista.
Dal testo critico di Timmy Straw:
…un complesso di motivi percorre l’opera di Parkes:
specchi, porte, finestre, gabbie, piume, animali
fantastici, le danze statiche e circolari degli alberi.
Sono immagini e oggetti che al contempo
segnalano e precludono vie di fuga, forme di
transito, ingresso o uscita, psichiche come
materiali. Tali motivi ricorrenti marcano anche
un’inversione delle leggi consuete: la realtà ci viene
presentata come risultante da un errore, un’asperità
nella superficie focalizzante dell’occhio, della
mente, dello specchio. In un’inversione analoga,
questi dipinti sono letteralmente crivellati di buchi,
che come termini enantiosemici – che partecipano
cioè di due significati opposti – invocano sia il vuoto
che il troppo pieno, l’uovo e l’abisso (il buco nero e
la pupilla; l’imbocco della caverna e il corpo della
luna, il tondo di un’ombra e il tondo di un lago). Cosa
è qualcosa, e cosa è nulla? Cosa è cosa?
(traduzione di Vincenzo Latronico)
Olivia Parkes Olivia Parkes è un’artista e scrittrice con
sede a Berlino. Si è laureata presso la Wesleyan
University, la Berlin University of the Arts e l’Iowa Writers’
Workshop. Mostre e performance recenti includono
Mountains, Berlino (2022), Kunstquartier Bethanien,
Berlino (2021); Dorothea Konwiarz Stiftung, Berlino
(2021/22); C+N Gallery CANEPANERI, Milano
(2019/21); Gussglashalle Berlino (2019); Galleria
Hannah Barry, Londra (2019); Stadium, Berlino (2017) e
Berlin Masters (2016). I suoi scritti sono apparsi su riviste
come Tin House, Zyzzyva, The Baffler e Electric
Literature, tra le altre pubblicazioni. Ha ricevuto premi e
borse di studio dalla Elizabeth George Foundation, dalla
Dorothea Konwiarz Stiftung e dalla Senatsverwaltung für
Kultur und Europa, Berlino.
Timmy Straw è un poeta e traduttore che vive a
Filadelfia. Le loro poesie appaiono su Paris Review, Yale
Review, Annulet e Harper's, e il loro primo libro, The
Thomas Salto, uscirà su Fonograf Editions nell'autunno
2023.
Vincenzo Latronico (1984, Roma, Italia) è uno
scrittore e traduttore italiano. Si è laureato in Filosofia
all'Università degli Studi di Milano. Ha poi lavorato come
traduttore a opere di P. G. Wodehouse, Hanif Kureishi
(con Ivan Cotroneo), Daniel Spoerri, A.R. Ammons,
Max Beerbohm, Francis Scott Fitzgerald e Rudolf
Carnap (con Renato Pettoello), George Orwell e Oscar
Wilde. I suoi libri sono stati pubblicati da Bompiani,
Kaleidoscope Press, Archive Books.
Ha curato una sezione letteraria nell'edizione 2010 di
Artissima. Ha scritto di arte su Domus, Kaleidoscope,
Flash Art e Frieze; attualmente collabora con La Lettura
del Corriere della Sera.
I suoi racconti ed interventi sono stati scritti per la
Rivista italiana di filosofia analitica junior, Fondazione
Novecento, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi
Pecci di Prato, Agenzia X, IO Donna, Il primo amore,
Nazione Indiana, il manifesto