Olivier de Sagazan – Hybridation e Transfiguration
Atteso ospite internazionale a Fuori Luogo con doppio spettacolo sarà il francese Olivier de Sagazan, pittore, scultore e performance artist, biologo di formazione che da tempo si dedica all’arte con la volontà di interrogare la vita organica.
Comunicato stampa
Atteso ospite internazionale a Fuori Luogo con doppio spettacolo venerdì 21 e sabato 22 aprile sarà il francese Olivier de Sagazan, pittore, scultore e performance artist, biologo di formazione che da tempo si dedica all’arte con la volontà di interrogare la vita organica.
Un’artista potente e totale con due lavori perturbanti e profondamente commoventi, capaci di far collassare i confini tra il fisico e l’intellettuale, lo spirituale e l’animale.
In prima nazionale Olivier de Sagazan presenterà nell’ambito di Fuori Luogo venerdì 21 aprile Hybridation in cui, a partire dall'improvvisazione, dipingere e scolpire se stessi diventa una forma rituale tra danza e trance. L’artista, in scena con Stephanie Sant, oscilla tra burattinaio e burattino, sapendo che la questione dell’identità si costruisce in relazione all’Altro. Ma quando la materia li acceca, sono costretti a guardarsi dentro, nel profondo del proprio sé.
Qui link al trailer di Hybridation: https://www.youtube.com/watch?v=k1L_lnsnu8o
Sabato 22 aprile l’artista sarà in scena con il suo spettacolo cult Transfiguration - definito dal The Guardian “una delle cose più originali e incredibili cui probabilmente vi capiterà di assistere”, messo in scena per la prima volta nel 1998 e da allora eseguito più di trecento volte in 25 paesi del mondo. Un’affascinante performance in cui l’artista cambia identità sul palco, trafiggendo e disfacendo gli strati del suo volto in una frenetica ricerca di nuova essenza e forma fino a dare un nuovo significato alla nozione di vita, offrendo uno sguardo accattivante, inquietante e stimolante su una ricerca alternativa completamente libera da inibizioni. Un’esperienza decisamente sconvolgente, che pone tutte le questioni sulla pratica dell’arte dal vivo, collegando l’arte contemporanea al rito millenario e alle radici del fare arte dell’essere umano.