Oltre. In viaggio con cercatori fuggitivi pellegrini
La 12esima mostra internazionale di Illegio avrà per
tema: il viaggio, simbolo della condizione umana, tra letteratura biblica, antica e medioevale, illustrato da 45 opere selezionate e suddivise in 5 sezioni, provenienti da Italia ed estero.
Comunicato stampa
«Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini» è una delle mostre d’arte più interessanti che il Friuli Venezia Giulia si prepara a scoprire nel corso del 2016. Viaggiare è il simbolo dell’insopprimibile desiderio dell’uomo di trovare il senso, di superare se stesso, di vivere pienamente – fermarsi significa spegnere il cuore –: questo sarà visivamente raccontato nella prossima mostra di Illegio, attraverso un percorso suggestivo e raffinato per la rarità delle iconografie e per la profondità e l’attualità dei temi, presentati in oltre quaranta dipinti su tela e su tavola, suddivisi in cinque sezioni tematiche, provenienti da 30 collezioni pubbliche e private italiane ed europee (Austria, Francia, Svezia, Slovenia, Spagna, UK).
Le opere, scelte in un arco temporale di cinquecento anni (le più antiche, come la tempera su tavola di Mariotto di Nardo, Storie di San Nicola, risalgono al primo ventennio del Quattrocento; la più recente, La Barca di Caronte di Jose Benlliure y Gil, è datata 1919), riconducono a quattro fonti principali – la letteratura mitologica greca e latina, la Sacra Scrittura, la letteratura cristiana medievale, la Divina Commedia – e immergono il visitatore in percorsi, cammini, naufragi tormentati e ricerche avventurose, esodi e fughe.
Il cuore della nuova mostra di Illegio è specialmente in alcuni capolavori, che riflettono le diverse esperienze di mobilità umana. Uno è firmato dal grande fiammingo Jacob Jordaens, nel 1652, La Sacra Famiglia in fuga su una barca – evento eccezionale, la sua presenza in Friuli Venezia Giulia: proviene dall’imponente Castello di Skokloster, sul lago Mälaren, non lontano da Stoccolma –: c’è tutto, in quel quadro, intensità di fede e finezza d’arte, disperati e spensierati, passato e presente. È toccante, in effetti, rivedere in quella scena dipinta dal maestro di Anversa il barcone sul quale Cristo viaggia sulle rotte dei profughi di oggi. E di fuggitivi si ragiona anche davanti all’impressionante tavola del Museo Borgogna di Vercelli, dipinta da Bernardino de’ Donati agli inizi del Cinquecento, che mette in scena Enea alla corte di Didone. Altro momento forte dell’esposizione è la grandiosa Adorazione dei Magi proveniente dagli Uffizi, opera di Sandro Botticelli, del 1500 circa, tra le sue ultime opere, mistica, strana e popolatissima, intrisa degli echi delle profezie del Savonarola. Su quella tavola dipinta si danno convegno i cercatori di Dio del mondo intero. Quanto ai pellegrini, ne vediamo di antichi e di recenti, tra predelle di squisita ricchezza, come quella di Lorenzo Monaco dal Museo di San Marco di Firenze, San Nicola che salva i naviganti, del 1415 circa, e tele che mostrano le vie della preghiera percorse anche valicando i monti, come nell’infiammato dipinto del 1859, a firma di Ferdinand Waldmüller, Il malore del pellegrino, dal Leopold Museum di Vienna.
Visitare la mostra a Illegio significa essere presi per mano ed accompagnati in quello che è a sua volta un autentico viaggio, che si snoda in undici sale attraverso un percorso espositivo suddiviso in cinque sezioni tematiche: “CHIAMATI. In viaggio per intervento di Dio”; “CAMBIATI. Trasformati lungo il cammino”; “FUGGITIVI. In viaggio tra speranza e disperazione”; “PELLEGRINI. Mendicanti della grazia”; “PIÙ IN LÀ. L’audacia della conoscenza, dell’amore, dell’eternità”.
Il titolo generale della mostra pone dunque l’accento su cosa accade dentro l’uomo in viaggio, perché lì sta la chiave di volta della cultura occidentale antica e cristiana: inquietudine e ardore di conoscenza che spinge a superare i confini; spaesamento e violenza, che travolge e rende nomadi; certezza di una meta, che sta alla base dei cammini religiosi di Israele e dei pellegrinaggi medievali e odierni, metafora stessa della vita e della fede. In questo tempo di grandi migrazioni e di Giubileo straordinario, l’attualità degli spunti che la mostra offre è evidente.
Organizzatore della mostra, curata da don Alessio Geretti, è il Comitato di San Floriano, che dal 2004 al 2015 ha realizzato 11 mostre internazionali a Illegio, oltre a 11 mostre straordinarie in Italia, a Bruxelles e presso la Santa Sede. Così, nel piccolo paese di Illegio, antico borgo incastonato tra i monti della Carnia, di soli 360 abitanti, sono transitati in questi anni oltre 250mila visitatori.
Partner istituzionali che sostengono in molte forme la mostra del Comitato sono: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Promoturismo FVG, la Fondazione CRUP e il Comune di Tolmezzo. E' stato inoltre prezioso il contributo di Terna, Poste Italiane e Ferrovie dello Stato Italiane, e di altri sponsor.
ALCUNE OPERE
Tra le 45 opere si segnalano:
Mariotto di Nardo, Storie della vita di S. Nicola e Crocifissione, Tempera su tavola, 1410-1415
Galleria dell'Accademia, Firenze, Italia
Piero di Giovanni, detto Lorenzo Monaco, San Nicola salva i naviganti, tempera su tavola, 1415-1420
Museo di San Marco, Firenze, Italia
Sandro Filipepi, detto Botticelli, Adorazione dei Magi, tempera su tavola, 1500 circa
Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia
Bernardino di Betto Betti detto Pinturicchio, scuola, Partenza dei Magi, olio su tavola, 1510 circa
Galleria Tornabuoni, Firenze, Italia
Bernardino de’ Donati, Enea alla corte di Didone, olio su tavola, 1520 circa
Museo Borgogna, Vercelli, Italia
Alessandro Allori, Storia del sacrificio di Isacco, tempera su tavola, 1601
Galleria degli Uffizi, Firenze, Italia
Matthias Stomer, Cena in Emmaus, olio su tela, 1633-1637
Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli, Italia
Francesco Guarino, Il sogno di Giacobbe, olio su tela, 1645-50
Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Italia
Jacob Jordaens, La Sacra Famiglia in fuga su una barca, olio su tela, 1652
Skokloster Slot, Håbo, Svezia
Ferdinand Georg Waldmüller, Il malore del pellegrino, olio su tavola, 1859
Leopold Museum, Vienna, Austria
José Benlliure y Gil, La barca di Caronte, olio su tela, 1919
Museo delle Belle Arti, Valencia, Spagna
ILLEGIO – “Si è periferia soltanto dove si vuole esserlo.”
Illegio è un borgo della Carnia, in Friuli Venezia Giulia, nell’estremo nordest dell’Italia, a pochi chilometri dal confine austriaco, raccolto in una conca a 700 metri d’altitudine che conta 360 abitanti. Illegio – forse l’inespugnabile fortezza di Ibligo citata dallo storico Paolo Diacono in riferimento all’ultima resistenza dei Longobardi nel nord Italia –, negli ultimi anni, grazie ad importanti mostre d’arte, ha raggiunto una fama di respiro europeo e ha richiamato, dal 2004 a oggi, oltre 250mila visitatori, appassionati e studiosi d’arte e non solo.
Un piccolo miracolo, di cui gli stessi abitanti sono stati i protagonisti, ha trasformato nell’ultimo decennio Illegio da paesino periferico di montagna in una splendida meta d’arte e conoscenza, oltre che di storia, tradizioni artigianali ed escursionismo naturalistico.
Cultura
• la Pieve di S. Floriano, risalente all’inizio del IX secolo, a 750 metri di quota (si sale da Illegio con un percorso tra i boschi di trenta minuti), ricca di opere d’arte;
• la chiesa della Conversione di San Paolo, al centro del paese, del primo Settecento;
• il Touf, risorgiva in mezzo al paese che alimenta la Via dei Mulini;
• in particolare il Mulin dal Flec, mulino cinquecentesco tutt’ora funzionante con i meccanismi antichi;
• il sito paleocristiano di San Paolo: al momento è visibile un'ancona votiva costruita presso il luogo dell’antico edificio di culto abbandonato nel 1732, e, in attesa di valorizzazione e apertura al pubblico, sono stati messi in luce i resti della chiesa originaria risalente alla fine del IV / inizio del V secolo, la più antica chiesa rurale di tutto l’arco alpino italiano, testimonianza della precoce azione missionaria di Aquileia nelle periferie; in diverse campagne archeologiche volute dal Comitato di San Floriano dal 2003 ad oggi sono stati messi in luce diversi siti, in particolare alcune fortificazioni antecedenti al Mille e la “eigenkirche” di San Vito;
• un patrimonio di canto liturgico antico, di tradizione orale, conservato ed eseguito ancora oggi in diversi Vespri solenni e in altre liturgie tipiche del paese;
• una serie di leggende e di memorie remote che gli scavi archeologici hanno rivelato custodire puntualmente molti elementi di verità.
Natura
Sono numerosi i percorsi naturalistici che da Illegio raggiungono altri paesi. Oltre il Sentiero 417 del CAI, vi è il Cammino delle Pievi che tocca le chiese madri di tutte le comunità della Carnia (www.camminodellepievi.it).
Prodotti locali
Il borgo offre alcuni prodotti locali, tra cui la farina macinata nel mulino, le tipiche focacce e il pane di sorgo, insieme ai frutti del lavoro dei campi, ancora oggi curati secondo gli usi trasmessi da generazioni.
COMITATO DI SAN FLORIANO: Itinerari di arte e fede a Illegio
Il Comitato di San Floriano è nato nel 2003 con l’intento di dare un contributo concreto all’inculturazione della fede e all’evangelizzazione della cultura, a partire da Illegio. Dal 2004, millesettecentesimo anniversario del martirio di san Floriano di Lorch, patrono del paese – a cui fu dedicata la prima mostra internazionale –, ogni anno il Comitato, in collaborazione con istituzioni civili ed ecclesiastiche, propone mostre tematiche internazionali, con grandi capolavori dai maggiori musei del mondo, offrendo importanti approfondimenti iconografici e veri e propri itinerari di fede e bellezza su alcuni temi fondamentali per la civiltà occidentale d’oggi, capaci di avvincere il non credente e di arricchire il credente. Un gruppo di giovani del luogo, preparati sui versanti artistico e teologico, accompagnano tutti i visitatori mettendo a disposizione le chiavi di lettura dei gioielli d’arte esposti e decodificando il loro affascinante simbolismo. Le dodici mostre tematiche internazionali che si sono successe dal 2004 al 2016 (la nuova mostra prenderà il via il 22 maggio) hanno raccolto numerose opere d’arte frutto di prestiti da parte di istituzioni museali italiane ed europee. Oltre a queste, Il Comitato ha realizzato 11 mostre straordinarie in Italia e in Europa, eventi culturali, campagne di scavi archeologici e molti restauri di opere d’arte del patrimonio artistico italiano ed europeo; ha pubblicato 16 libri di arte e di storia e un doppio CD sul prezioso patrimonio musicale liturgico di tradizione orale che a Illegio persiste.