Omaggio a Arrigo Lora Totino
La presente serata rende omaggio a Arrigo Lora Totino (1928) che da un mezzo secolo esatto ha percorso tutte le vie attraverso le quali la poesia è balzata fuori dalla tradizionale prigionia entro la pagina cartacea per inseguire tutte le possibili alternative, facendosi poesia visiva, sonora, gestuale, performativa.
Comunicato stampa
La presente serata rende omaggio a Arrigo Lora Totino (1928) che da un mezzo secolo esatto ha percorso tutte le vie attraverso le quali la poesia è balzata fuori dalla tradizionale prigionia entro la pagina cartacea per inseguire tutte le possibili alternative, facendosi poesia visiva, sonora, gestuale, performativa. Nel dedicarsi a questo grande compito, Lora Totino ha assunto tutti i ruoli, a partire da quello di appassionato studioso delle manifestazioni in cui queste nuove frontiere sono state perlustrate dalle avanguardie storiche, Futurismo, Dadaismo e poi, nel secondo Novecento, Lettrismo, Nouveau Réalisme, Fluxus. Questo aspetto della sua incessante attività è approdato all’antologia “Futura” del 1978, un grande LP che raccoglieva le principali prestazioni condotte fino a quella data. Verso di loro A.L.T. si è comportato esattamente come ha fatto Marina Abramovic, indimenticabile ospite della serata 2011, nei confronti delle più celebri performance dei suoi predecessori, che ha voluto “ripetere” di persona. Infatti nel primo segmento della serata il nostro autore si proporrà in alcuni remake di pezzi storici. Ma poi si passerà alle sue straordinarie prestazioni ginniche, da cui scaturisce un vero e proprio “teatro della parola”, forse da porre all’insegna di un futurista e palazzeschiano “lasciatemi divertire”. Quindi ancora seguirà una terza sezione dedicata ai poemi sonori, accompagnati dai relativi spartiti, in cui A.L.T. gioca magistralmente sulle risorse della lingua, pronto a sbriciolare la compattezza di sillabe e di fonemi, così entrando nel territorio usualmente riservato alla musica, soprattutto quando questa, come vuole la grande tradizione delle avanguardie, si fa rumorismo, affondando nel mare aperto dei suoni più materiali, ma con esercizio sempre accompagnato da tocchi magistrali di estro, capaci di largire buone dosi di divertimento anche a un pubblico impreparato. Davvero questo “teatro della parola” appare in grado di affrontare la prova del palcoscenico con esito sempre sicuro e gratificante.
L'ingresso è gratuito con invito. Gli inviti possono essere ritirati - massimo due a persona - presso l'URP dell'Università di Bologna (largo Trombetti, 1), mercoledì 23, dalle 9 alle 12,30 e giovedì 24 gennaio, dalle 14,30 alle 16,30.
A cura di Renato Barilli, con la collaborazione di Alessandra Borgogelli, Pasquale Fameli, Paolo Granata, Silvia Grandi