Omaggio a Emilio Greco

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO EMILIO GRECO
Piazza S. Francesco d'Assisi 3 , Catania, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
31/01/2015

ore 18

Artisti
Tiziana Contino, Alice Grassi, Claudia Gambadoro
Curatori
Adele Nicotra
Generi
arte contemporanea, collettiva

“Omaggio a Emilio Greco – Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile” vuole essere una reinterpretazione della poetica dell’Artista ispirata alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea.

Comunicato stampa

La curatrice del progetto Adele Nicotra è lieta di invitarvi alla mostra “Omaggio a Emilio Greco - Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile” realizzata negli spazi del Museo Emilio Greco di Catania in occasione del ventennale della morte del celebre artista siciliano, che ricorrerà in aprile 2015.L’idea, suggerita da alcuni sovraintendenti legati professionalmente e personalmente alla figura del Maestro Greco, vuole essere una reinterpretazionedella poetica dell’Artista ispirata alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea.
Il progetto consiste nell’invitare tre artiste, Tiziana Contino, Claudia Gambadoro e Alice Grassi a realizzare le loro Opere interfacciandosi al lavoro del Maestro Greco; nelle tre sale del museo destinate alle esposizioni temporanee, ciascun’artista racconta la propria visione dello spazio espositivo, utilizzando il luogo istituzionale come risorsa creativa, attraversol’allestimento di tre “stanze tematiche”quasi delle period room, che narrano con materiali e sensibilità contemporanee un discorso artistico intrapreso dal Maestro Greco più di 50 anni fa: la poetica del corpo femminile, intesa come forza creatrice che si esprime attraverso il suo rapimento lirico.
Questo essere armonico e misterioso, rappresentano nelle Litografie del Maestro Greco con un tratto deciso ma dai contorni quasi sempre indefiniti, si confonde con il suo contrario, il corpo maschile. Da questa suggestione nasce l’opera di Tiziana Contino, già docente all’accademia di Catania e Torino, sublime performer degli stati dell’anima, che in questo progetto omaggia la memoria del maestro Greco con un inedito creativo: “Il Geode”, una serie di sculture che prendono forma a partire da calchi del suo corpo e del suo complemento, riprendendo l’idea platonica del raggiungimento della completezzadell’essere umano attraverso la ricerca della metà perduta, auspicando che “ciascuno incontri la creatura amata ritornando all’antica natura”…(Platone: Il Simposio, a cura di Francesco Boscarino ed Enrico Piscione, Edicooper Palermo 1987, pag. 61).
La seconda “stanza tematica” ospita il lavoro di Claudia Gambadoro, che incarna la sua cifra stilistica nella forza materica del suo lavoro. Nelle opere dell’artista l’abilità creativa, diventa poetica della creazione, che si esprime attraverso la rielaborazione all’interno degli spazi del Museo, di un progetto che si snoda all’interno di luoghi fisici diversi: il presente della memoria recuperato attraverso la volatilità di disegni effimeri, amati, custoditi, ritrovati, esposti come una summa della memoria dell’artista, che ci restituisce nella sua opera tutta la forza creatrice del progetto Trànsitos,nato al museo di Santiago del Cile MAC (Contemporary art Museum) e che adesso si riadatta allo spazio del Museo Emilio Greco per diventare altro: poetica del corpo femminile, poetica di un corpo che cosi come la mente che contiene è sempre in viaggio, dove il rapimento lirico è legato alla percezione e reinterpretazione delluogo come passaggio.
Il terzo spazio vede protagonista della creazione Alice Grassi, artista raffinatamente anticonformista che con questo progetto sfida i vincoli proposti dagli spazi per farli diventare contenitore di un concetto di libertà inteso come superamento dei propri limiti. I suoi Appunti sul Volo esperiscono una serie infinita di possibilità creative che attraverso la multimedialità dei mezzi utilizzati,reinterpreta in modo inedito la poetica del corpo femminile conuna militanza dai toni intellettuali, dove la tensione verso l’infinito è il rapimento lirico che supera le differenze di genere e diventa sentimento comune all’essere umano.
L’esposizione vuole essere un’operazione culturale che mira a integrare nel contesto istituzionale realtà diverse in modo trasversale e democratico, con la finalità di coinvolgere un pubblico eterogeneo,animato dal desiderio di rinnovamento culturale,attraverso l’educazione al bello, al fruibile, al pubblico, al comune. Tutto questo si sostanzia in un fervido interesse verso il contemporaneo, la cultura e l’innovazione e in un impegno militante verso la diffusione del bello.Queste le parole chiave di un’operazione culturale, resa possibile grazie alla gentile concessione degli spazi da parte del Comune, che speriamo continui ad appoggiare questo tipo di progetti con la finalità comune di creare rinnovamento e cultura.