Omar Galliani – Il disegno nell’acqua

Informazioni Evento

Luogo
CONCA DELL'INCORONATA
via San Marco, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/09/2015

ore 19,30

Contatti
Email: segreteria@verdeacqua.org
Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Omar Galliani
Curatori
Raffaella Resch
Uffici stampa
IRMA BIANCHI
Generi
arte contemporanea, personale

Il progetto espositivo “Omar Galliani. Il disegno nell’acqua” si compone di una mostra collocata in due sedi, all’Acquario Civico dove sarà esposto un nutrito corpus di opere di Omar Galliani, di cui molte inedite, e alla Conca dell’Incoronata in Via San Marco a Milano con un’installazione site specific.

Comunicato stampa

Il progetto espositivo "Omar Galliani. Il disegno nell'acqua" si compone di una mostra collocata in due sedi, all'Acquario Civico dove sarà esposto un nutrito corpus di opere di Omar Galliani, di cui molte inedite, e alla Conca dell'Incoronata in Via San Marco a Milano con un'installazione site specific.
L'iniziativa è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Acquario Civico di Milano in collaborazione con l'Archivio Omar Galliani e la Società dei Navigli Lombardi e gode del patrocinio della Città di Locarno.
Il progetto è a cura di Raffaella Resch e fa parte di Expo in città, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale di Milano durante il semestre dell'Esposizione Universale.

Omar Galliani tramite i suoi lavori crea un legame tra l'antico e il contemporaneo, tra l'arte e la multidisciplinarietà, traendo ispirazione da Leonardo, dalla storia di Milano e dall'attenta osservazione della natura. Le due sedi, estremamente connesse al tema dell'acqua sono i luoghi più idonei a presentare al pubblico le opere dell'artista, che indaga approfonditamente questo elemento naturale, attingendo dalla conoscenza scientifica per addentrarsi nella decodificazione simbolica del reale. La predilezione verso il disegno, l'attenzione ad una rappresentazione naturalistica e simbolica dell'universo circostante riconducono a Leonardo e allo stesso tempo la raffinata tecnica rinascimentale ripresa da Galliani si esprime in un'esplosione emozionale di simboli, chiaroscuri, anatomie dell'universo e paesaggi dell'anima carichi di inquietudini.

Le opere in mostra all'Acquario, il cui allestimento è curato dall'Architetto Mario Botta, sono collocate in corrispondenza degli ambienti della struttura idrobiologica, in cui sono allestiti i diversi ecosistemi acquatici, dalle sorgenti montane al mare. La significativa selezione dei cicli pittorici di Galliani ispirati a Leonardo, datati dal 1979 a oggi, comprende opere realizzate su diversi supporti, quali la carta, il legno e il rame, ottenute attraverso l'utilizzo di tecniche personali e originali, in cui l'acqua diventa una componente fondamentale, non solo come suggestione artistica, ma anche come medium.
Sono quindi esposti, tra i più significativi lavori: la serie di 15 carte inedite Il Quaderno dell'Acqua, 1978 - 79; l'Aquaticus Liber; alcuni video e un'opera realizzata per l'occasione: un monumentale dittico costituito da due preziosi disegni su carta di seta (m. 8x3 circa). Nel giardino d'inverno, sul tetto dell'edificio, è esposto un disegno eseguito su tela gommata di metri 4x4. Sono inoltre visibili i disegni preparatori relativi dell'installazione posizionata alla Conca dell'Incoronata dal titolo Aquatica. La memoria dell'acqua.
La Conca dell'Incoronata è un tratto tuttora scoperto del Naviglio del Tombon de San Marc, dove ancora oggi si ammira l'edicola di epoca risorgimentale e il sistema di chiuse formato da porte originali leonardesche da poco restaurate; è un importante monumento sotto la tutela del Ministero per i Beni Ambientali ed Architettonici, che Galliani riporta alla memoria dei milanesi e del pubblico internazionale di Expo.
L'installazione Aquatica. La memoria dell'acqua si relaziona al percorso storico e all'architettura contemporanea del nuovo skyline di Porta Nuova, ed entra in sintonia con la città, coinvolge la movida, i passanti, che diventano protagonisti dell'opera, in un momento di aggregazione fra persone, arte, storia e cultura.
Il lavoro, costituito da un grande disegno a matita su tavola e con grani di sale dell'Himalaya che definiscono il volto di donna con un'acconciatura che rimanda ai vortici dei flutti studiati da Leonardo, rappresenta un'opera di arte pubblica dedicata all'acqua, elemento decisivo come fonte di energia e nutrimento per il pianeta e caratterizzante per l'opera in quanto interviene attivamente come agente simbolico e chimico. L'installazione, infatti, grazie alla pioggia e agli agenti atmosferici si definisce nel suo aspetto finale e nella sua dissoluzione. Il visitatore assisterà ad un evento di grande portata simbolica, in cui la perfezione formale del disegno di Galliani si cancellerà e si fonderà nell'acqua, intesa come principio rigeneratore, riprogrammatore dell'arte.

L'acqua quindi viene elaborata da Galliani sotto diversi punti di vista. Innanzitutto da quello estetico - formale, della percezione di un fluido trasparente e riflettente, reso magistralmente dalla sua tecnica che rimanda all'uso della matita e del carboncino dei disegni rinascimentali. Sotto l'aspetto filosofico l'artista ravvede nell'acqua una sostanza che informa tutti gli esseri viventi e, modificandosi attraverso cicli biologici e chimici, ne contiene per così dire il codice della loro creazione, un principio cosmogonico. Dal punto di vista poetico l'acqua è in continuo movimento sul nostro pianeta e ne assorbe la memoria. L'acqua è infine la scenografia sul cui sfondo si disegnano le inquietudini dello spirito, in un rapporto tra natura e corpo che appare irrisolto, problematico.

L'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale che presenta sia le riproduzioni delle opere esposte all'Acquario, sia i progetti e le immagini dell'installazione presso la Conca dell'Incoronata, con un saggio di Alessandra Tiddia e contributi di: Flavio Caroli, Omar Galliani e Raffaella Resch, con ricchi apparati a cura di Nadia Stefanel.

Cenni Biografici
Artista presente da anni sulla scena internazionale, premiato nel 1979 alla I Triennale internazionale del disegno presso la Kunsthalle di Norimberga, e successivamente invitato a mostre e Biennali italiane e straniere, negli anni Galliani è stato seguito con attenzione e ammirazione dalla critica sia in Italia che all'estero, per il talento formale compositivo e l'ispirazione finissima che animano le sue opere.
Omar Galliani nasce nel 1954 a Montecchio Emilia - RE. Dopo il diploma all'Accademia di Belle Arti di Bologna e le esperienze concettuali degli anni '70, figura tra gli esponenti di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario, partecipando a tre edizioni della Biennale di Venezia (1982, 1984, 1986), agli eventi collaterali (2007, 2013), alle Biennali di San Paolo del Brasile, Parigi e Tokyo (1982), nonché a due edizioni della Quadriennale di Roma (1986, 1996). Su invito di importanti musei ed istituzioni, tiene mostre personali in Europa, Americhe, Asia e Africa. Ha realizzato opere pubbliche come il Sipario del Teatro Valli di Reggio Emilia, 1991 e un grande disegno per la Camera dei Deputati a Montecitorio, 1996. Molte sue opere figurano nelle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo. Attualmente insegna pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera.