omino71 – 7 + 1 expoPsition
7 opere, ciascuna creata a partire da un oggetto non convenzionale: che sia una giacca o uno skateboard, una bomboletta spray o una porta, a omino71 poco importa. Ogni soggetto è una sfida a suon di colori ed inventiva, un’esperienza vissuta con le mani in pasta e non dall’alto di un pennello, 7 opere non convenzionali che smitizzano e insieme celebrano il potere immaginifico dell’arte.
Comunicato stampa
Inaugurazione della mostra di Street Art
“7 + 1” expoPsition – cose colorate di omino71
a cura del Laboratorio Creativo Fusolab
"Preferisco il decathlon: meglio saper fare dieci cose sopportabilmente male che una sola bene".
Così omino71 racconta in poche parole una poetica che è anche attitudine, voglia di miscelare all’insegna di un destabilizzante e quanto mai attuale culture jamming: “dipingere, disegnare, scrivere, tagliare, fotografare, spruzzare, sperimentare ogni cosa su ogni materiale e tecnica e con chiunque sia disponibile a collaborare, associando e citando tutto quello che vedo al momento e che mi passa per la mente”.
Nelle pose da professionista della tela questo “autore–curatore-produttore-editore-venditore porta a porta di progetti collettivi” ci sta proprio stretto, piuttosto si sente e definisce POPolare, nel senso di facile, semplice, comune, di tutti, per tutti, infantile, periferico, indipendente, autodidatta, naif, diy o se volete punk. Ha iniziato assemblando spugnette colorate da cucina come tessere di un mosaico o dipingendo su flyer e cartelloni pubblicitari e continua a creare divertendosi e giocando con materiali e colori, sfidando continuamente lo spazio e la materia, lasciandosi ispirare dai limiti e dalla scarsità di risorse che questo approccio comporta.
Piuttosto che con lo spazio in(de)finito e con il foglio bianco, gli piace misurarsi con quello che trova per strada o nella pattumiera e raccontare su qualunque superficie una storia, interagendo fisicamente con le trame e la resistenza della materia: così ogni pezzo diventa un’installazione, autoironica e sorprendente nella sua originale tridimensionalità.
“7+1” expoPsition, seconda tappa del percorso espositivo avviato con l’anteprima di “+1” a gennaio e che si completerà con “40+1” a marzo, racconta tutto questo dal 17 febbraio al 18 marzo al Fusolab, il laboratorio creativo di Via Pitacco.
7 opere, ciascuna creata a partire da un oggetto non convenzionale: che sia una giacca o uno skateboard, una bomboletta spray o una porta, a omino71 poco importa. Ogni soggetto è una sfida a suon di colori ed inventiva, un’esperienza vissuta con le mani in pasta e non dall’alto di un pennello, 7 opere non convenzionali che smitizzano e insieme celebrano il potere immaginifico dell’arte.
Anche qui poi, solo per una sera, quella del vernissage, il “+1”, l’ospite oversize, un poster 4 metri per 3 dipinto a mano su carta velina in unico esemplare, un’installazione di arte pop(olare) da guardare a testa in su, a caccia dei dettagli nascosti tra i ghirigori dell’inchiostro.
Ma uno street artist della prima ora come omino71 non poteva esimersi dal raccontare la sua storia sulla pelle della città, dove il limite da sfidare è la cornice di un muro, la grana di un intonaco, quell’insieme caotico ed eterogeneo di linee ed elementi che fa della nostra giungla urbana un’immensa vetrina da customizzare.
E così per ogni oggetto esposto, “7+1” mostrerà l’alter ego, l’opera – gemella per soggetto, effimera per vocazione – realizzata per le strade di Roma e raccontata dagli scatti di Jessica Stewart.
Laureata in storia dell’arte, americana del Massachusetts e romana d’adozione, dal 2008 la Stewart, con il suo sito web RomePhotoBlog, ha fuso in un unico contenitore la sua passione per l’arte, la fotografia e la città che l’ha accolta; il suo meticoloso lavoro sulla street art la rende una testimone fondamentale dell’evoluzione di quest’arte negli ultimi anni.
Omino71 si sveglia a Roma in una fredda notte di inizio millennio con un uniposca in mano, da allora non c’è superficie su cui non abbia lasciato il suo segno colorato in modo più o meno legale e indelebile, che tradisce l’origine del suo nome: “piccolo-uomo-bambino”.
Dalla fine degli anni novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra santi, supereroi, cartoni animati e bambini in un “mash up” senza soluzione di continuità dalle tinte decisamente sature, alternando installazioni in strada, incentrate sul riciclo creativo, sul “culture jamming” e sulla riconquista degli spazi urbani, a una produzione artistico-espositiva che si riconosce nelle c.d. tendenze “post-graffiti” e “neo-pop”, partecipando a un centinaio di mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Irrequieto dalla nascita, non ha mai creduto alla storia della specializzazione, per questo affianca all’attività personale quella di autore e curatore di progetti espositivi collettivi, tra i quali "StickMyWorld", "Vinyl Factory", "Versus2009", "20keiTH" e "Suburban", vantando numerose collaborazioni con operatori e istituzioni artistiche nazionali ed internazionali.
Al momento è impegnato nel collettivo "eikonprOJeKt" - progetto di iconografia bizantina in chiave contemporanea - nel progetto "Attackit" in qualità di supervisore artistico, nella redazione del sito web "RomaStreetFood", spazio attraverso il quale racconta quotidianamente la città di Roma per mezzo di recensioni, ricette, segnalazioni ed interviste su street art e street food.
In corso fino al 18 Marzo
Il laboratorio creativo Fusolab è lo spazio nella periferia est di Roma aperto a tutti i giovani che vogliono esprimersi liberamente, realizzare le proprie idee, condividere interessi e mettere le proprie competenze al servizio di tutti.
All’interno del Fusolab, oltre a due spazi espositivi, a disposizione pc per navigare gratuitamente e connessione wi-fi, giornali in consultazione (Altraeconomia, Carta, Linus, Internazionale, Wired, Il mucchio, Il vernacoliere, Post-It) e la cabina di trasmissione della web radio Fusoradio dove tutti possono trasmettere live.