Open Studio Luglio

Informazioni Evento

Luogo
CRIPTA747
Via Giovanni Giolitti, 32/C, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
26/07/2018

ore 18-21.30

Artisti
Gianluca Brando, Angelica Falkeling, Leonardo Remor
Generi
serata - evento

Cripta747 è lieta di presentare i lavori realizzati dagli artisti Gianluca Brando, Angelica Falkeling e
Leonardo Remor durante la loro permanenza in Studio presso gli spazi di via Quittengo 41/b.

Comunicato stampa

Open Studio Luglio
Artisti: Gianluca Brando (Italia), Angelica Falkeling (Svezia), Leonardo Remor (Brasile)
Cripta747, Torino

Giovedì 26 luglio 2018
h. 18,00 – 21,30

Cripta747 è lieta di presentare i lavori realizzati dagli artisti Gianluca Brando, Angelica Falkeling e
Leonardo Remor durante la loro permanenza in Studio presso gli spazi di via Quittengo 41/b.

L’evento del 26 luglio chiude l’edizione 2018 di Cripta747 Studio Programme che quest’anno ha visto alternarsi 10 artisti e 2 curatori provenienti da Bolivia, Brasile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Italia, Stati Uniti e Svezia.
Cripta747 Studio Programme offre ad artisti, curatori e ricercatori un luogo di lavoro e di ricerca per sperimentare e anche per sbagliare, dove lasciare che idee e intuizioni si sedimentino e alimentino la pratica artistica, riportando l’attenzione sul processo di produzione non vincolato dalle più rigide dinamiche dell’esposizione. In quest’ottica il momento dell’open studio rappresenta un passaggio importante: l’incontro tra artista e pubblico permette un livello più profondo di conversazione sulle ricerche in progress dal quale emergono spesso spunti e rimandi inattesi.
Durante la loro permanenza a Torino i residenti hanno avuto modo di sviluppare nuove produzioni e ripensare alla propria pratica, condividendo lo spazio di lavoro, confrontandosi con gli altri artisti e testando nuove forme e linguaggi stimolati dalle peculiarità e dalle problematiche del contesto che li ha accolti.

Gianluca Brando è nato a Maratea nel 1990. Nella sua ricerca l’aspetto residuale, l’impronta, il calco delle cose, sono modi per conoscere la materia e lo spazio. Nei suoi lavori recenti l’artista indaga il processo scultoreo, il contenuto simbolico delle azioni che portano al compimento dell’oggetto e alla sua successiva trasformazione da parte dello spettatore o del tempo. Durante la residenza, Gianluca Brando ha esplorato l’interazione tra la scultura e lo spazio specifico dello studio inteso come matrice fisica, concettuale ed emotiva della ricerca. Questo procedere è stato accompagnato dalla pratica quotidiana del disegno, inteso nella sua accezione di strumento ideativo e metalinguistico per lo sviluppo della ricerca.

Angelica Falkeling, nata a Degerfors, in Svezia, nel 1988 è un’artista, scrittrice e insegnante. Nel suo lavoro mescola performance, scultura, scrittura, video, abiti e oggetti trovati. Attualmente la sua ricerca si concentra sulla politica della fiducia, il potere della vulnerabilità e le potenzialità dei sentimenti e le sue opere affrontano i temi dell’identità, della sostenibilità e del desiderio di cambiamento riflettendo sul sistema economico, politico e di classe. I suoi scritti attingono a una pratica di femminismo informale, a momenti di intimità sociale e discorsi casuali; un'ecologia delle conversazioni dove il modello di produzione delle mostre è trattato come un contratto sociale. Il suo alter ego artistico appare spesso come un provocatore queer, un sarto o un narratore che si colloca al limite del visibile, poco prima che l’azione diventi pubblica.

Leonardo Remor, nato in Brasile nel 1987, vive e lavora a Porto Alegre. Nella sua pratica utilizza il
disegno, la fotografia, il video e l’installazione. Per Remor, l’artista assume un ruolo di natura
politica e ha il potere di creare un’eco con il suo discorso. I suoi film e le sue azioni infatti cercano
di interferire nella realtà e di registrare il cambiamento temporaneo che originano. I suoi interventi
mirano a rompere le routine meccanica, gli automatismi e la ripetitività, “risvegliando” lo spettatore
dal torpore della quotidianità. Il suo lavoro combina pratica artistica, critica istituzionale, senso di
comunità, etnografia e produzione di massa, sempre in relazione con la natura. Le sue ricerche più
recenti esplorano il tempo, l’accesso all’acqua e le questioni relative alle popolazioni indigene del
sud America, ma si serve anche degli oggetti “usa e getta” della cultura di massa sovvertendone la
funzione originaria.
Cripta747 Studio Programme è il primo programma cittadino di studi d’artista che mette a confronto geografie e background diversi in un’ottica di innovazione, scambio e crescita professionale.
Cripta747 Studio Programme mira a promuovere la mobilità, la permanenza di artisti internazionali
in città e la crescita del tessuto culturale torinese con una particolare attenzione alla dimensione
relazionale e di network che alimenta e sostiene il lavoro artistico e la diffusione dei contenuti.
Gli artisti, selezionati ogni anno tramite open call, possono trascorrere a Torino un periodo di tempo variabile tra uno e tre mesi durante i quali portano avanti le loro ricerche e realizzano nuove
produzioni sul territorio grazie anche alla collaborazione con alcune eccellenze artigiane presenti in
città. Cripta747 organizza mensilmente un open studio per rendere visibili i luoghi dedicati alla
ricerca e alla produzione, mantenendo intatta la dimensione di luogo di lavoro per offrire al pubblico e agli artisti coinvolti, l’opportunità unica di vedere e discutere temi e pratiche legate al
lavoro in progress sviluppato durante i mesi di residenza.

Cripta747 è un’organizzazione non-profit per l’arte con base a Torino. Un luogo di ricerca e
produzione dove le pratiche artistiche si confrontano con il dibattito in corso. Dal 2008 raccontiamo
la realtà contemporanea attraverso forme e linguaggi in continua evoluzione con un’attenzione
particolare alle esigenze del contesto, per restituire al pubblico una visione autentica e inedita.

Cripta747 Studio Programme è un progetto di Cripta747 in collaborazione con Instudio e con il
supporto di Fondazione CRT.