Opera Viva Barriera di Milano – Noura Tafeche

Informazioni Evento

Luogo
PIAZZA BOTTESINI
Piazza Bottesini, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/09/2020

ore 19 Piazza Bottesini (Torino) e in diretta Facebook (@flashbackfair)

Patrocini

Con il supporto di Città di Torino e della Fondazione CRT
Con il patrocinio di Circoscrizione 6

Artisti
Noura Tafeche
Curatori
Christian Caliandro
Uffici stampa
STUDIO ESSECI
Generi
arte contemporanea

Quarto manifesto della sesta edizione di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro: Trionfo di Bacco e Arianna di Noura Tafeche.

Comunicato stampa

In questa fine estate, fine di un’estate molto particolare in un anno molto particolare, in questo tempo sospeso e incerto, carico di sorprese e di attese, sul manifesto 3x6 di piazza Bottesini in Barriera di Milano appare, dal 2 settembre il quarto manifesto della sesta edizione di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro: Trionfo di Bacco e Arianna di Noura Tafeche.

L’opera, la prima del gruppo di vincitori della call del 2020 verrà inaugurata in Piazza Bottesini a Torino e in diretta Facebook - @flashbackfair - alle ore 19.00 di mercoledì 2 settembre; lo farà parlandoci di futuro, di un futuro fatto di musica, di civiltà, di effervescenza artistica e creativa, di cultura felicemente contaminata e contaminante: è il futuro in cui vogliamo vivere e che vogliamo costruire, e questo futuro è già presente se siamo in grado di percepirlo e di aiutarlo a crescere.

Il tema scelto quest’anno da Flashback, l’arte è tutta contemporanea è Ludens, ispirato al racconto di fantascienza La variante dell’Unicorno di Roger Zelazny e all’opera di Johan Huizinga: il gioco dunque inteso come fondamento della vita umana e della creatività, come approccio fondamentale per la ricostruzione continua del mondo e come attività sacra, viene declinato dall’artista in un tripudio di colori, personaggi, suoni e azioni che trasfigurano completamente la fonte visiva tratta dalla storia dell’arte, un dettaglio dalla decorazione di Palazzo Farnese realizzata da Annibale Carracci (1597-1607), reinterpretandola, attualizzandola e consegnandola alla nostra contemporaneità così difficile e interessante.

Noura Tafeche – “artivista” e studiosa, cofondatrice del Centro di Cultura Araba, organizzazione no-profit con sede a Milano – concepisce la sua opera come una “fiction speculativa”. Come l’autrice stessa dichiara, “il disegno rappresenta un immaginario esteso, in cui le relazioni sono naturalmente fuse, e formano una visione complessiva disorientante o armoniosa a seconda del tempo e dell’attenzione dedicati a esplorare, identificare e sondare la storia di ogni dettaglio. Tutte le miniature raffigurate, che si contendono l’attenzione dell’osservatore, rappresentano altrettanti portali che immettono in realtà dipendenti e interdipendenti. Il Trionfo di Bacco e Arianna copre un arco eclettico di riferimenti: da sistemi di scrittura sommersi a lotte radicali, da antichi racconti a note estetiche e citazioni visive da artisti contemporanei che servono da connessioni ipertestuali per approfondire una storia.”
Noura Tafeche è un'artista e ricercatrice indipendente, il suo lavoro si esprime attraverso il disegno e l'installazione pubblica. Si forma in Nuove Tecnologie per l'Arte all'Accademia di Brera, studiando la condizione del post-umano, la storia delle culture digitali e la net.art, si laurea con una tesi sulla Comunicazione-Guerriglia, una particolare intersezione tra arte non-convenzionale, umorismo radicale e attivismo. Le sue opere consistono in disegni realizzati a mano in miniatura, che affrontano temi preceduti da studi specifici sui processi transculturali, relativismo linguistico e l'approccio critico nei confronti delle tecnologie, la società del controllo e l'estetica della sorveglianza. Contemporaneamente sperimenta nuove forme di protesta pubblica attraverso la serie di installazioni itineranti Los Globos Artivistas ed esplora le diverse sfaccettature della Tenerezza Radicale, un tema emergente che tratta il valore dell'intimità e della cura come pratica politica, in particolare cura Micro Regali di Strada, un progetto di arte relazionale che consiste nel lasciare anonimamente doni in miniatura per le strade delle città. Nel 2018 ha co-fondato il Centro di Cultura Araba, un'organizzazione no profit con sede a Milano con lo scopo di diffondere la storia, il patrimonio letterario e artistico antico e contemporaneo del mondo Arabo. Le sue opere sono state esposte al Fine And Performing Arts Center della Bowie State University (Bowie, MD), Stevenson University’s Gallery (Baltimore, MD), Fondazione Feltrinelli (Milano), European Union Representative Centre (Jerusalem, Palestine). La pubblicazione sul suo progetto Los Globos Artivistas appartiene alla collezione permanente della Library of Congress (Washington DC).