OPLÁ. Azione-lettura-teatro
Si terrà l’azione urbana nel centro storico di Firenze proposta da Paolo Scheggi nel 1969.
Comunicato stampa
Sabato 26 settembre, in occasione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, l'Associazione Mus.e in collaborazione con l’Associazione Paolo Scheggi, Milano, e Museo Novecento, Firenze, con il sostegno della Galleria Tornabuoni Arte (Parigi), offre alla città un evento davvero speciale: OPLÁ. Azione-lettura-teatro Un'azione urbana ideata e realizzata da Paolo Scheggi nel lontano 1969, riproposta oggi come allora per le vie del centro storico fiorentino.
Quattro grandi lettere bianche, formanti la parola OPLA, portate nelle vie e nelle piazze del centro storico con il coinvolgimento del pubblico cittadino, costituirono in quel periodo storico un momento fondamentale di ripensamento del ruolo dell’opera, da oggetto finito a momento effimero, energico, in movimento.
Dopo quarantasei anni si invita quindi il pubblico a prendere nuovamente parte a questo straordinario evento performativo, coinvolgendo la città in una esperienza appassionante e unica nel suo genere: a dimostrazione non solo della sua freschezza e della sua attualità, ma anche della incessante scoperta e della vivacità di linguaggio di uno degli artisti che contribuì profondamente a tracciare una nuova direzione estetica ed etica dell’arte contemporanea.
Come allora, infatti, i giovani e i cittadini sono chiamati a partecipare all’evento: la partenza avverrà alle h17 in piazza Santa Maria Novella, di fronte al Museo Novecento; l’itinerario si snoderà attraverso via della Spada, piazza Repubblica, Loggia del Porcellino e i Lungarni per poi terminare intorno alle h19 davanti a Palazzo Corsini, sede della Biennale dell’Antiquariato. Per essere parte dell’evento è obbligatorio prenotare ai numeri 055-2768224 055-2768558 o alla mail [email protected] (max 100 persone). A tutti i partecipanti sarà offerto un ingresso omaggio alla Biennale Internazionale dell’Antiquariato, visitabile fino al 4 ottobre.
Le lettere di OPLÀ saranno presenti già da sabato 19 settembre proprio davanti al museo Novecento: un invito a guardare e a pensare in modo artistico la realtà di ogni giorno. Per preparare la città all’evento sono in programma visite guidate al Museo Novecento, che prendono avvio proprio da OPLÀ, nelle giornate di sabato 19: anche in questo caso prenotazione obbligatoria ai numeri 055-2768224 055-2768558 e alla mail [email protected].
Paolo Scheggi
Artista dalla ricerca interdisciplinare, eclettica e al contempo coerente nella sua cangiante definizione, Paolo Scheggi è uno dei protagonisti della scena internazionale del secondo dopoguerra, attivo agitatore di riflessioni e dibattiti sul ruolo dell’arte contemporanea. Parallelamente alla indagine pittorica condotta sin dalla fine degli anni ’50 e pienamente affermatasi nel corso del decennio successivo, la parola, il linguaggio, gli alfabeti diventano un luogo determinante della sua riflessione artistica: dal Romanzo di poesia visiva, scritto da Scheggi tra il 1962 e il 1965 come una libera e attenta composizione di caratteri tipografici volti a stravolgere lo spazio della pagina letteraria, alle esperienze in ambito teatrale condotte con Giuliano Scabia al Piccolo Teatro di Milano alla fine del 1968, Paolo Scheggi affronta con coraggiosa spregiudicatezza l’ambito urbano, intendendo la città quale “tempo di spettacolo” collettivo e coinvolgente e invitando il pubblico a “viversi come spettacolo”: così dimostrano nel corso del 1969 le azioni Oplà-stick. Passione secondo Paolo Scheggi condotte a Milano alla Galleria del Naviglio e a Zagabria, in occasione della manifestazione internazionale Nuove tendenze 4, seguite dall’Autospettacolo a Caorle e dalla metafisica processione di solidi geometrici e voci recitanti realizzata da Scheggi con musiche di Franca Sacchi per Campo urbano a Como, ancora nel settembre 1969. Erano gli anni della rivoluzione culturale, del recupero delle avanguardie storiche, dei manifesti e dei proclami, della necessaria riscoperta dell’utopia come mezzo ultimo e salvifico di una possibile trasformazione del mondo.
Gli ultimi due anni di attività, 1970-1971 vedono Paolo Scheggi impegnato in una ricerca concettuale che si conclude con i 6profetiper6geometrie, ancora da indagare nella loro complessità.
Presente alla Biennale di Venezia nel 1966, del 1972, del 1976, del 1986, Scheggi espone nelle principali manifestazioni artistiche del tempo, da Parigi a Buenos Aires, da New York ad Amburgo, da Düsseldorf a Zagabria.
Nel 2013 nasce l’Associazione Paolo Scheggi con lo scopo di tutelare, promuovere e approfondire la ricerca dell’artista, attraverso mostre e pubblicazioni scientifiche, tra le quali il Catalogo ragionato dell’opera di Paolo Scheggi, a cura di Luca Massimo Barbero, di prossima edizione.