Opus & Light – Piero Chiariello
Il piano orizzontale dell’ altare sarà coperto completamente da una lastra scura.
Una luce radente illuminerà polvere e piccoli pezzi di intonaco che durante il periodo della mostra formeranno una composizione spontanea.
Comunicato stampa
“OPUS & LIGHT” / MADONNA del POZZO, Porta Monterone / SPOLETO 10 febbraio - 24 marzo 2018
Ideazione e progetto: Franco Troiani / STUDIO A'87 - con la collaborazione di Palazzo Collicola Arti Visive e con il Patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Spoleto.
PIERO CHIARIELLO / “PULVIS”
Inaugurazione: Sabato 10 Febbraio dalle ore 17:00 / … visibile giorno e notte ad orario continuato.
Finissage: Sabato 24 Marzo 2018 alle ore 17:00
Il piano orizzontale dell' altare sarà coperto completamente da una lastra scura.
Una luce radente illuminerà polvere e piccoli pezzi di intonaco che durante il periodo della mostra formeranno una composizione spontanea.
Piero Chiariello è nato nel 1972 a Torre del Greco (NA) dove vive e lavora.
Ha studiato Architettura presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II".
Per la sua ricerca artistica utilizza pittura, fotografia, musica, video, scultura e installazioni.
Ha partecipato a mostre in diversi spazi espositivi tra cui: MAXXI Roma; MLAC Roma; Musei Capitolini Roma; MACRO Roma; PAN Napoli; Museo MAV Ercolano (NA); GAMC Viareggio; A+A Venezia; CAM Casoria.
Nel 2011 è presente alla 54° Biennale di Venezia e a Inside Out Step 2 al White Box Museum di Pechino.
Nel 2013 ha partecipato al progetto Internazionale 100x100=900 che è stato esposto in diversi Paesi.
Ha partecipato a due edizioni della Biennale delle Arti Digitali di San Paolo in Brasile (2013 e 2017).
Fa parte del progetto Internazionale SPAMM POWER che è partito nel 2017.
Il progetto “Opus & Light” di Franco Troiani / Studio A’87, dal 1998, a cadenza mensile o bimestrale, prevede interventi di artisti e operatori culturali contemporanei di diverse generazioni nello spazio della chiesetta della Madonna del Pozzo dei Miracoli a Porta Monterone di Spoleto, ingresso sud della Città medievale e antico tracciato della Via Flaminia: installazione di un’opera a confronto con la specificità del luogo, impreziosito da un ciclo di affreschi che racchiude in sé un intero secolo della storia della pittura italiana (1493-1600).
Bernardino Campilio da Spoleto è l’autore dell’affresco della Madonna del Pozzo datato 1493 (parete di fondo restaurato nel 2000 da Mariella Farinelli): “La combinazione degli elementi stilistici, ornamentali e grafici consente di attribuire questo trittico murale (Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Pietro martire patrono di Spoleto) a Bernardino Campilio da Spoleto, artista estroso di cui si sa che oltre a dipingere si dilettava anche di poesia e di musica (suonava cetra e liuto). Era nativo di Lenano, nei pressi di Campello, località da cui prese il nome latinizzato Campilius, e lasciò opere in tutto lo Spoletino, nella Valnerina meridionale e nel Piceno. Fu in contatto con Pier Matteo d’Amelia all’epoca del polittico di Terni (1483). L’influenza del maestro amerino si palesa nel san Giovanni Battista del presente affresco e nel medesimo santo del trittico di Arrone oggi ridotto alla sola predella firmata e datata 1487 (oggetto di prossima pubblicazione). Può considerarsi l’ultimo pittore autoctono spoletino prima dell’avvento di Giovanni Spagna e di Jacopo Siculo, seguaci e divulgatori rispettivamente del Perugino e di Raffaello” (R. Cordella).