Ora! come Allora – 1982–2022
Il 12 dicembre del 1981 veniva inaugurata, presso lo Studio di Cesare Manzo, in via dei Sabini n. 51, a Pescara Portanuova, la mostra ORA! L’appuntamento, organizzato da Francesca Alinovi, attraverso il coinvolgimento di 13 giovani artisti poco più che ventenni, dava il via ad un modus operandi tutto nuovo che poneva al centro del progetto espositivo la transitorietà e la transitività delle situazioni e dei linguaggi.
Comunicato stampa
Il 12 dicembre del 1981 veniva inaugurata, presso lo Studio di Cesare Manzo, in via dei Sabini n. 51, a Pescara Portanuova, la mostra ORA! L’appuntamento, organizzato da Francesca Alinovi, attraverso il coinvolgimento di 13 giovani artisti poco più che ventenni, dava il via ad un modus operandi tutto nuovo che poneva al centro del progetto espositivo la transitorietà e la transitività delle situazioni e dei linguaggi.
Le opere presentate nascevano in circuiti diversi, il teatro, la musica, il design e si catalizzarono con la loro fluidità e la loro transitorietà intorno alla figura di Francesca Alinovi.
Al progetto furono coinvolti: Lucio Angeletti, Ivo Bonacorsi, Gabriele Cavicchioli, Francesco Ciancabilla, Ignazio Di Giorgi, Gino Gianuizzi, Emanuela Ligabue, Andrea Taddei, Maurizio Vetrugno e Alessandro Zanini, molti di loro ancora studenti del DAMS di Bologna.
Sul catalogo della mostra Francesca Alinovi spiega la scelta del titolo e descrive l’impostazione di tutta l’operazione che in seguito si rivelerà un vero e proprio spin off dell’esperienza enfatista.
In base a quanto dichiarato dall’Alinovi ORA! era una mostra che poteva esserci solo in quel particolare momento storico. Gli stessi artisti coinvolti volevano semplicemente essere presenti in quell’istante, segnato da un attimo di presenza che passato non aveva e che futuro non voleva avere.
Le opere raccolte per la mostra, erano disperse, fuori dai circuiti artistici e fuori dalle gallerie. Erano opere di amici che avevano lavorato senza comunicarsi il lavoro, che avevano prodotto senza scambiarsi la voglia di produrre. Non fu Francesca Alinovi a cercare le opere, ma le stesse “precipitarono” addosso a lei.
Da qui il concetto di “Enfatismo” declinato come “enfasi dell’estasi” una specie di malattia da cui furono affetti alcuni artisti nati nel biennio ’58 ’60 accomunati da quelle che l’Alinovi chiamava “onde telenfatiche”. L’enfatismo, come dichiarò la stessa Alinovi, era una parodia dell’esistenzialismo, una stilizzazione dell’esistenza, un’enfasi maniacale della quotidianità più accesa.
Per certi versi le dichiarazioni del critico d’arte parmense sembrano descrivere alcuni aspetti della “politica culturale” che da sempre caratterizza la YAG/garage di Pescara.
La scelta di lavorare se non esclusivamente ma principalmente con giovani, giovanissimi autori, tra l’altro il più delle volte individuati fuori dai circuiti canonici dell’arte, e la realizzazione di una collezione permanente composta da opere che solitamente vengono lasciate dagli artisti secondo scelte molto diverse, rendono la mostra ORA! un’occasione su cui la galleria pescarese ha deciso di riflettere e ragionare.
ORA! come ALLORA | 1982 – 2022 è il risultato di un lavoro di ricerca portato avanti da diversi anni che nel suo “capitolo” conclusivo sovrappone lo storico appuntamento espositivo presso lo Studio di Cesare Manzo con la recente storia della YAG/garage. Fotografie, proiezioni, cataloghi e riviste rare ricostruiranno la mostra ORA!, mentre le opere lasciate dai primi 10 artisti che hanno realizzato una personale nel giovane spazio pescarese racconteranno i primi anni di attività della YAG.
Le opere dei 10 artisti della YAG/garage appartengono a Martina Cioffi, Daniele Di Girolamo, Matteo Messori, Marco Smacchia, Manuel Tatasciore, Fabrizio Simone, Alessandro Armento, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Iacopo Pinelli e Francesca De Marinis. Anche loro, come gli autori della mostra del 1981-82 giungono da ambiti disciplinari molto diversi. Le loro opere vanno dall’installazione al video, dalla pittura alla scultura secondo quell’idea di “attraversamento” dell’esperienza artistica che apparteneva al “gruppo” degli enfatisti.
La giornata di apertura sarà arricchita dalla proiezione del film I Am Not Alone Anyway di Veronica Santi (Manufactory Productions, It. 2017, 75’), documentario che ripercorre la parabola esistenziale nelle avanguardie artistiche di Francesca Alinovi. Alla proiezione seguirà un talk di approfondimento con la stessa regista e Ivan D’Alberto, direttore della YAG/garage. A moderare l’incontro Miriam Di Francesco, esperta d’arte e curatrice indipendente.
Per il vernissage la libreria UBIK di Pescara allestirà presso gli spazi della YAG/garage un punto vendita dove si potranno acquistare pubblicazioni di e su Francesca Alinovi, tra queste anche l’ultima monografia sul noto critico edita nel 2019 da Postmedia Books e scritta da Matteo Bergamini e dalla stessa Veronica Santi.
La giornata si concluderà con una serata anni ‘80 a cura di Daniele Piccirilli con la dj La Severissima Erbetter (Elisabetta Piersanti) e il ballerino Salvatore Lecce che realizzerà una performance di breakdance. Il tutto concepito per ricreare il clima di quegli anni quando arte, musica e danza erano in continuo dialogo. Il pubblico, per tale motivo, è invitato a partecipare con un look anni Ottanta.
L’azienda Pasetti offrirà una degustazione dei propri vini.
La mostra potrà essere visitata nei seguenti orari: mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00, martedì e giovedì su appuntamento in orario pomeridiano (sabato, domenica e lunedì chiuso). Info: [email protected]
La galleria resterà chiusa anche venerdì 6 gennaio 2023.
Francesca Alinovi (Parma, 28 gennaio 1948 – Bologna, 12 giugno 1983) è stato un critico d’arte italiano celebre per il suo lavoro sulla performance art e soprattutto per essere stata la prima in Europa a studiare in modo sistematico il graffitismo e la street art sorta da esso.
Si laurea in Lettere all’Università di Bologna con una tesi di Storia dell’arte su Carlo Corsi, discussa con Francesco Arcangeli. Successivamente si specializza con Renato Barilli occupandosi di Piero Manzoni, di Lucio Fontana e dello Spazialismo. Diviene in seguito ricercatrice di ruolo presso il DAMS di Bologna. Scrive per le principali riviste di arte contemporanea del periodo, come Flash Art, Domus e Bolaffi Arte.
Gli interessi di Francesca Alinovi si concentrano sulla storia delle avanguardie e sulle contaminazioni tra le varie arti: pittura, teatro, scultura, musica e fumetto. Durante i suoi viaggi a New York entra in contatto con la New Wave e gli artisti del Lower East Side, tra i quali Ann Magnuson, Kenny Scharf e Keith Haring. Nel 1981 scopre l’organizzazione artistica Fashion Moda diretta da Stefan Eins, Joe Lewis e William Scott e i graffiti del South Bronx. Attenta al panorama artistico a lei contemporaneo, diviene presto una sorta di “talent scout” di artisti italiani e americani.
Dal 1977 al 1982 Francesca Alinovi cura le Settimane Internazionali della Performance gestite dall’assessorato alla cultura di Bologna. Negli ultimi anni della sua vita si fa portavoce dell’Enfatismo, un movimento artistico nato intorno alla galleria Neon di Bologna e per il quale scrive il manifesto. Ad aprire questa nuova fare sarà una mostra intitolata ORA! inaugurata nel 1981 a Pescara presso lo spazio del gallerista Cesare Manzo. Nel 1984 la Galleria d'Arte Moderna di Bologna realizza su suo progetto la mostra Arte di frontiera: New York graffiti.
Veronica Santi è critico d’arte, filmaker e curatrice indipendente. Scrive regolarmente per gallerie, cataloghi e riviste tra cui Artforum, Domus, ArteFuse New York, Artribune. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Arte In Costruzione (2015, UAO edizioni) e Francesca Alinovi. Scritti (con M. Bergamini, 2019, postmediabooks). E’ autrice e regista del format Raid, all’interno del quale sperimenta tecniche di Live-Cinema applicate alla critica d’arte militante. Realizza video e documentari per gallerie, musei e artisti. Tra i suoi film si ricordano I Am Not alone Anyway (2017), Donnamafia (2018), Off-Identikit (2020). Dal 2013 al 2016 ha collaborato come Program Director a New York per l’organizzazione di arte pubblica ArtBridge. Nel 2014 ha co-fondato l’associazione Off Site Art all’Aquila nelle zone colpite dal sisma del 2009 e della quale è stata Presidente e Direttrice Artistica fino al 2020.
I Am Not Alone Anyway di Veronica Santi (Manufactory Productions, It. 2017, 75’)è un film documentario che ripercorre la parabola esistenziale nelle avanguardie artistiche di Francesca Alinovi, critica e intellettuale militante del periodo post-punk. Il film raccoglie le interviste degli artisti, colleghi e amici che hanno conosciuto e frequentato Alinovi tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 ed ha l'obiettivo di riportare alla luce il suo pensiero critico, per anni paradossalmente oscurato dal suo omicidio avvenuto nel 1983 e divenuto un famoso caso di cronaca nera.
Una ricca selezione di materiale dell'epoca testimonia l'effervescente scena artistica a New York e Bologna che Alinovi frequentava e alimentava, come le Settimane Internazionali della Performance a Bologna, la New Wave, i graffitisti del Bronx e East Village, da Keith Haring a Rammellzee, gli autori dei fumetti di Linus, Valvoline e Frigidaire, tra cui Andrea Pazienza e Marcello Jori, il teatro d’avanguardia da Magazzini Criminali alla Raffaello Sanzio Societas, il design di Studio Alchimia e Alessandro Mendini, gli artisti italiani del postmoderno, tra cui Luigi Ontani e Salvo, fino ad arrivare al Manifesto dell'Enfatismo, movimento artistico da lei teorizzato.