Ordinary Perspectives
Le differenti narrazioni si intrecciano in una conversazione a tre che fa dell’arte figurativa il mezzo di comunicazione prescelto; messaggi che sfruttano la potenza ed il richiamo di colori forti, decisi, talvolta in contrasto tra loro, per veicolare visioni del mondo altrettanto definite.
Comunicato stampa
Le differenti narrazioni si intrecciano in una conversazione a tre che fa dell’arte figurativa il mezzo di comunicazione prescelto; messaggi che sfruttano la potenza ed il richiamo di colori forti, decisi, talvolta in contrasto tra loro, per veicolare visioni del mondo altrettanto definite.
Bosphore ci trasmette una visione del mondo distopica, futuristica, un’indagine dell’umanità e al contempo una critica della società contemporanea; Fasoli mette in arte il confronto-scontro tra culture diverse, le contraddizioni che le società si portano dietro, così come riflessioni portanti sul concetto di identità individuale e collettiva. Infine, la visione di Timm Blandin offre un’ulteriore prospettiva da cui osservare il mondo che ci circonda, un punto di vista che eleva a status di arte la banalità del quotidiano e ci ricorda quanto preziose siano le cose più semplici.
In questo dialogo, i tre artisti comunicano tramite il linguaggio dell’onirico, tramite immagini di paesaggi sospesi e sognanti, in una dimensione indefinita posta tra sogno e realtà, che ha bisogno, in ultima analisi, di un osservatore esterno per essere completata e letta.