Orditure

Informazioni Evento

Luogo
LANIFICIO PICCO
Frazione Picco 6 , Veglio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

24 - 25 Settembre dalle ore 15 alle ore 19
1 - 2 Ottobre dalle ore 15 alle ore 19
Oppure su appuntamento telefonando al numero +39 3470016755

Vernissage
23/09/2022

ore 18

Curatori
Federica Barletta, Laura Cantarella
Generi
fotografia

Mostra esito del progetto di residenza d’artista di PHOS Centro Fotografia Torino.

Comunicato stampa

Il 23 Settembre 2022, negli ex spazi industriali del Lanificio Picco, apre al pubblico Orditure, una mostra fotografica di Fabio Oggero, Mattia Paladini e Vittorio Sancipriano esito di una residenza d’artista di Phos Centro Fotografia Torino, volta a indagare una delle prime company town d’Italia, quella sorta attorno all’Ex Cotonificio Poma, nel biellese.

Orditura s. f. [der. di ordire]. – Nella tecnologia tessile, operazione consistente nel disporre l’uno vicino all’altro, svolgendoli dai rispettivi rocchetti, tutti i fili necessari per formare l’ordito di una tela – Organizzazione, macchinazione – L’ossatura, le linee essenziali di un’opera – L’insieme degli elementi portanti di un solaio o di un tetto.

L’Ex Cotonificio Poma (Miagliano, Biella), si è sviluppato, dal 1865 attorno all'attività produttiva per più di un secolo fino alla sua definitiva chiusura nel 1992. A testimonianza di questa storia persiste un complesso industriale grande quanto il paese stesso, all'interno del quale stanno nascendo nuove realtà produttive e culturali.

Fabio Oggero, Mattia Paladini e Vittorio Sancipriano hanno lavorato a partire dagli spazi della fabbrica, indagando l’impatto che questi hanno avuto nei luoghi, nelle storie.

Nel solco della tradizione documentaria, Mattia Paladini abbraccia, con una visione ampia e generosa, tanto la scala del paesaggio, quanto gli interni architettonici e i ritratti di chi vive nei luoghi, evocando storie individuali e collettive. Uno sguardo relazionale e rivelatore dei legami tra le cose, così come di un tipo di bellezza che, prima ancora che nella forma fotografica, si rivela nei soggetti.

Fabio Oggero estende e trasferisce la propria ricerca sulla geometria architettonica agli elementi naturali. La persistenza dello sguardo e le regole del gioco, che di volta in volta stabilisce e trasgredisce, creano un ritmo che consegna all’osservatore un enigma che si declina nella relazione tra natura e artificio. Un’osservazione radicale, in un certo senso scientifica, che si pone allo stesso tempo come interrogazione e come assioma.

In un processo di approssimazione di scala, Vittorio Sancipriano osserva ostinatamente la materialità della lana, soggetto protagonista ed elemento di continuità nella storia locale. L’azione umana completa le scale di esplorazione del viaggio intrapreso da Mattia Paladini nella direzione di un futuro già in essere. Allo stesso modo il gesto trasformatore, la manipolazione dialogano con l’enigma posto da Fabio Oggero.

I fotografi dispiegano in questa mostra i fili necessari alla tessitura di una storia visiva che è anche un'indagine territoriale. Un lavoro collettivo che non ha pretese descrittive, ma al contrario interrogative circa il presente di questi luoghi che caratterizzano il paesaggio biellese, con quanto di passato in essi permanga e quanto di futuro si possa intravedere in nuce.

Negli spazi del Lanificio Picco sono, inoltre, ospitate 4 installazioni site specific dei Finalisti del Premio Maggia 2019.

Durante la serata verrà proiettato il film “Il patto della montagna”, di Maurizio Pellegrini e Manuele Cecconello, girato negli spazi del Lanificio Picco.