Organica – Museo di arte ambientale

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO ORGANICA - CEDAP
località Curadureddu, Tempio Pausania, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
13/06/2021

ore 11

Contatti
Telefono: +39 3395906900
Email: info@tramedarte.org
Generi
arte contemporanea, performance - happening

Opere site-specific, mostre e performance nel Bosco di Curadureddu, immerso nella natura incontaminata del Parco del Limbara.

Comunicato stampa

A Tempio Pausania l’arte contemporanea abita ai piedi del Limbara, tra i pini e le querce del bosco di Curadureddu e lungo i sentieri che attraversano i profumi della macchia mediterranea.
Si chiama Organica il museo di arte ambientale che verrà inaugurato domenica 13 giugno alle ore 11 in montagna, a Curadureddu, nel Parco del Limbara: un progetto unico, articolato in più sezioni, concepito per essere un momento di “incontro” con i luoghi dell’Isola, un’occasione originale per scoprire la straordinaria bellezza di questa terra, dei suoi territori e dei suoi Parchi e, allo stesso tempo, offrire spunti di riflessione sul complesso tema del rapporto tra uomo e ambiente naturale attraverso i linguaggi visivi del nostro tempo.

In occasione dell’apertura del museo verranno presentate al pubblico le prime 10 opere permanenti finora realizzate, progetti site-specific di Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Paola Dessy, Daniela Frongia, Giuseppe Loi, Gianni Nieddu, Sabrina Oppo, Bruno Petretto, Josephine Sassu, Monica Solinas, artisti che dedicano un’attenzione particolare proprio al mondo della natura e alle tematiche ambientali e che rappresentano alcuni degli esiti più interessanti della ricerca visiva contemporanea in Sardegna.
Diversi gli approcci e i media utilizzati dagli artisti invitati dal curatore Giannella Demuro a confrontarsi con la natura incontaminata del Limbara: corde di juta colorate con i colori del mirto e del corbezzolo tese attorno a pini alieni creano monumentali arbremagique con i quali Pietruccia Bassu diffonde i profumi della macchia mediterranea; torrette di avvistamento minimali nascoste tra gli alberi – le Limbara Observatory Towers di Paolo Carta – per osservare il mondo naturale e , di riflesso, anche se stessi; uno spazio naturale modificato dall’intervento umano ritrova l’armonia con l’intervento minimale di Paola Dessy che ricompone volumi e superfici utilizzando levigate inserzioni metalliche; gli Innesti modulari di Daniela Frongia compongono una struttura architettonica dal movimento fluido e morbido sospesa nel vuoto tra graniti e pini svettanti che modifica la percezione del paesaggio e dello spazio circostante; le sedute nomadi Senza titolo (jeans) di Giuseppe Loi, gusci morbidi e accoglienti, sono tracce di vita individuali tra le creste del granito e le piante infestanti di un luogo denso di memorie passate e in attesa di azioni future; otto piccole figure gialle disseminate in ordine sparso nel bosco ma visibili le une alle altre, costituiscono l’opera ironica di Gianni Nieddu: i Pinocchio picchio sono piantati sul terreno, il naso verso l'alto a esplorare il tronco, forse alla ricerca delle proprie origini; Sabrina Oppo ha scelto una piccola radura intima e nascosta per accogliere il suo labirinto personale ordito di fili di metallo, LASCIAR ANDARE, dove trattiene intime e nere emozioni che la forza catartica della natura trasforma in un volo lieve di libertà. É, invece, una vera prigione la gabbia che Bruno Petretto ha costruito attorno ad un monumentale masso di granito, e la Pietra imprigionata è un monito struggente rivolto ad un’umanità troppo spesso incurante della natura che la ospita; anche Josephine Sassu con Non ho Tempo si confronta con la natura litica del Limbara, ma dai massi di granito libera con un segno lieve e infantile gli animali fantastici che popolano il suo mondo immaginario. Alla macchia mediterranea si rivolge anche lo sguardo di Monica Solinas con Disseminazioni II, Myrtus che ricrea in grandi forme di metallo, i delicati fiori del mirto quasi un monumento alla fragile bellezza della nostra terra.

Nel corso dell’inaugurazione il pubblico potrà osservare dal vivo l’artista Josephine Sassu impegnata a disegnare alcuni altri animali del suo bestiario fantastico. In programma anche un nuovo progetto del danzatore e performer Andrea Dore, Resina, un’esplorazione della natura nella sua forma primordiale, un viaggio tra le opere e lo spazio naturale circostante e le opere ospitate dove il “corpo” del performer diventa un elemento integrato alla natura ospitante e due live set del polistrumentista e compositore Sandro Fresi, cultore appassionato di antichi strumenti popolari che costruirà un tappeto sonoro emozionale con i suoni ancestrali di strumenti antichi e insoliti: ghironda, harmonium indiano, flauti di corno di capra e carramusa corsa di canna.

Le sale del CEDAP, piccolo gioiello di architettura contemporanea, accoglieranno due mostre temporanee visitabili fino al 2 luglio: Prima dell’opera_progetti per un bosco, schizzi, disegni, fotografie, bozzetti, maquette delle opere allestite nel bosco; Non solo granito, mostra collettiva di fotografia naturalistica sul Limbara.

Organica – museo di arte ambientale nel Parco del Limbara è un progetto dell’associazione culturale tramedarte dedicato alla promozione e valorizzazione del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico del Parco del Limbara, curato dal critico d’arte Giannella Demuro e realizzato in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania, il sostegno della Fondazione di Sardegna e la collaborazione di Fo.Re.S.T.A.S., l’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell'Ambiente della Sardegna.

Tutti gli eventi di Organica si terranno nei dintorni di Tempio Pausania, alle pendici del Monte Limbara, nel bosco di Curadureddu e presso il CEDAP - Centro per la Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio. La struttura del CEDAP, una moderna opera architettonica in granito dell’architetto Antonello Menicucci, recentemente inaugurata, accoglie l’Ufficio Turistico di Tempio ed è punto informativo per le attività escursionistiche, ambientali e culturali del territorio. Lo spazio dispone di due sale espositive, una dedicata all’arte contemporanea e l’altra alla fotografia.
La località è raggiungibile da Tempio, Olbia e Sassari lungo la strada statale SS 392, e poi a piedi percorrendo uno dei suggestivi sentieri che si inoltrano nei boschi del Limbara.

* * *
inaugurazione: 13 giugno 2021
evento: Organica – museo di arte ambientale nel Parco del Limbara
città: Tempio Pausania (SS)
sede: Monte Limbara | località Curadureddu nei pressi del CEDAP Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica del Limbara

nel bosco > opere in permanenza
Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Paola Dessy, Daniela Frongia, Giuseppe Loi, Gianni Nieddu, Sabrina Oppo, Bruno Petretto, Josephine Sassu, Monica Solinas

mostre > dal 13 giugno al 2 luglio 2021
- Prima dell’opera_progetti per un bosco: schizzi, disegni, appunti, fotografie e bozzetti delle opere allestite nel bosco
- Non solo granito: mostra di fotografia naturalistica sul Limbara, in collaborazione con l’Associazione La Sardegna vista da vicino

performance > 13 giugno 2021, a partire dalle ore 11
Andrea Dore – danza, Sandro Fresi > musica, Josephine Sassu > live painting

info: cell. 339 5906900 | [email protected]