Oriente Cubano
Con la mostra Oriente Cubano si è voluto porre l’attenzione sulla produzione artistica più giovane di Santiago, zona orientale di Cuba, nel tentativo di fare conoscere le novità di un luogo, cui solitamente si riserva poca o quasi nessuna attenzione.
Comunicato stampa
Oriente Cubano
Agustín José Jiménez Chacón - Joaquín Bolívar Thomas - Pedro Valerino Martínez
José Antonio Fernández Couso - Lisbet Ballart Ceiro - Eugenio Pastó Botta
a cura di / curated by
Carmen Lorenzetti
inaugurazione / opening
01.03.2014 ore 18,00
Con la mostra Oriente Cubano che si inaugura sabato 1 marzo alle ore 18.00 presso la Galleria Art Forum contemporary si è voluto porre l’attenzione sulla produzione artistica più giovane di Santiago, zona orientale di Cuba, nel tentativo di fare conoscere le novità di un luogo, cui solitamente si riserva poca o quasi nessuna attenzione. Inoltre si tratta di un omaggio alla città orientale che ha subito nell’ottobre del 2012 le conseguenze devastanti del terremoto probabilmente dimenticato dalla nostra memoria.
La scelta di mostrare l’arte di una parte del paese è dettata dall’omogeneità delle sue caratteristiche, in particolare l’arte di Santiago è legata in modo indissolubile al gusto della narrazione, rivestita dell’aura e del mistero della metafora che arriva finanche al paradosso. E’ quel meraviglioso di cui parla il noto scrittore cubano d’adozione Alejo Carpentier (1904-1980) ad essere insomma il protagonista della figurazione dei quadri e anche delle sculture d’Oriente. Le immagini qui tornano ad essere il modo principale con cui si snoda un racconto, il segno dell’affabulazione, l’incanto della parola, che sottostà al dipanarsi della storia. La mostra presenta 7 artisti di diverse specialità: ci sono i disegni acquarellati su carta preparata a mano di Agustín José Jiménez Chacón (Santiago, 1983), le incisioni del malinconico Joaquín Bolívar Thomas (Santiago, 1980), i dipinti dell’astrattista Pedro Valerino Martínez (Manzanillo, Granma, 1981), dell’iperrealista José Antonio Fernández Couso (Santiago, 1992), le sculture in miniatura dalla forte carica affabulante di Lisbet Ballart Ceiro (Santiago, 1989), le installazioni e la video-performance sempre incentrate sul valore dell’abitare di Eliezer Silega Ramos (Santiago, 1992), ed infine le fotografie di carattere documentario di Eugenio Pastó Botta (Santiago, 1984).
Nell’intento di creare un percorso tra pubblico e privato, la curatrice Carmen Lorenzetti esporrà i medesimi artisti all’interno della Sala Museale del Baraccano, Via Santo Stefano 119, con la mostra Arte dall’Oriente Cubano. Inaugurazione alle ore 17,00
With the Oriente Cubano (Eastern Cuba) exhibition opening Saturday march 1st at 6.00 pm at the Art Forum Contemporary gallery we wanted to focus our attention on the work fo young Eastern Cuban artists from Santiago di Cuba. The exhibition seeks to showcase the culture of this place which otherwise goes annoticed and is often given little importance.
The exhibition is also a homage to the eastern town that in October 2012 suffered from the devastating consequences of an earthquake, that by now has probably already been forgotten. We have chosen to show the art of this part of the country because of its omogeneus caracteristics. Santiago’s art in particolar is very tightly linked with a taste for narrative themes coated by the aura mistery of metaphors that at times become a paradox. It is this marvel that the famous cuban writer Alejo Carpentier (1904-1980) writes about and becomes the protagonist of the forms in the paintings and sculptures of the Eastern Cuba.
In these works images become the primary vehicle for the story to unfold, to suggest enchanting words and a means for the stories to unravel.
The show presents 7 artists using different medium: there are the watercolored drawings on handmade paper by Agustín José Jiménez Chacón (Santiago, 1983), the engravings of the melancholic Joaquín Bolívar Thomas (Santiago, 1980), the paintings of the abstractionist Pedro Valerino Martínez (Manzanillo, Granma, 1981) and of the iperealistic José Antonio Fernández Couso (Santiago, 1992), the miniaturistic sculptures with a great narrative strenght of Lisbet Ballart Ceiro (Santiago, 1989), the installations and the video-performance centered around the concept of human habitation of Eliezer Silega Ramos (Santiago, 1992) and lastly the street-photographies of Eugenio Pastó Botta (Santiago, 1984).
In order to create a dialogue between public and private curator Carmen Lorenzetti will show the same artists in the Arte dall’Oriente Cubano show at the Museum of Baraccano, Via Santo Stefano 119 with an opening at 5,00 pm.