Origano
L’esposizione, a cura di Danielle Villicana D’Annibale e Filippo Lotti, comprende dipinti a olio e sculture in bronzo e vetroresina.
Comunicato stampa
La Villicana D’Annibale Galleria d’Arte di via Cavour 85, ad Arezzo, inaugura sabato 16 novembre 2013, alle ore 18, la mostra intitolata Origano del pittore Carmelo Lombardo e della scultrice Beatrice Nencini.
L’esposizione, a cura di Danielle Villicana D’Annibale e Filippo Lotti, comprende dipinti a olio e sculture in bronzo e vetroresina e proseguirà fino a mercoledì 27 novembre 2013 con il seguente orario: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 20 (chiuso domenica e lunedì).
In mostra le opere di due artisti che contemplano la figura umana in modi diversi: Lombardo attraverso il sogno, la Nencini tramite una personale interpretazione della realtà.
Carmelo Lombardo, pittore simbolista e concentrato nell’arte figurativa fin dagli anni Settanta, dopo la recente partecipazione alla prima Biennale di Palermo, inaugurata da Vittorio Sgarbi, espone nella sua città d’adozione una selezione di intriganti tele, recenti e non.
Artista che dipinge con passione e costanza, per Lombardo la vita senza l’arte è come il cibo senza spezie.
Nei suoi lavori più recenti ricorrono spesso due elementi, i cipressi e le piramidi, che creano un bellissimo movimento che accoglie lo spettatore e lo trascina in un viaggio fantasioso e piccante.
Come ha detto Ivan Bruschi, ideatore della Fiera Antiquaria di Arezzo, “È forse una mia impressione, ma quando guardo le tele di Carmelo Lombardo, mi pare di traversare un sogno, non nebuloso, ma netto, ben delineato sia nel segno che nei colori maggiormente eletti, come i bianchi, gli azzurri e i gialli. […] Carmelo ha infatti la rara capacità di spingere fuori del tempo persone e cose, per noi soltanto relitti, di un ricordo momentaneamente perduto nella memoria”.
Accanto alle opere di Lombardo saranno esposte alcune sculture in bronzo di Beatrice Nencini. L’artista toscana trae ispirazione dal quotidiano, dalla consapevolezza che la frenetica vita di oggi ti toglie molto più di quello che ti dà senza che tu te ne accorga.
I suoi lavori nascono dall'osservazione del comportamento umano, con i suoi limiti e debolezze. La Nencini cattura la quotidianità, osserva e scolpisce. Affascinata dai rapporti tra le persone, essa porta avanti una ricerca figurativa sulla scia della grande tradizione fiorentina.
Come afferma il critico d’arte Roberto Milani, “La sua è un’arte intelligente dove la mera estetica, comunque sempre fondamentale, è sostenuta, sorretta da profondi spunti di riflessione. Con gesto maschio plasma la materia, che essa sia bronzo, resina o quant’altro. Con raffinato gusto estetico modella le forme e infine con la gentilezza tipica del femminile, pone l’accento sui fatti della quotidianità. Ecco perché nonostante la cifra stilistica sia un netto rimando a un classicismo moderno, si può tranquillamente, e a pieno titolo, definire Beatrice Nencini una scultrice contemporanea”.
Brevi biografie:
Carmelo Lombardo è nato a Caltanissetta, ma si è formato artisticamente in Toscana. Apprende i primi rudimenti di pittura dal padre Giuseppe. Nel vivace ambiente aretino degli anni Sessanta è accolto ancora adolescente nel gruppo dei pittori locali, affermandosi ben presto per serietà di lavoro e originalità di visione.
Negli anni Settanta frequenta, tramite la galleria Orfino di Venezia, i grandi artisti italiani del momento: da Cesetti a Migneco, da Monachesi a Guttuso. A Roma diviene invece amico dello scrittore e critico d’arte Franco Cagnetta. Superati gli schemi culturali e compositivi di provincia, egli matura concetti ed esperienze che lo portano a essere accolto a Parigi nel gruppo internazionale di artisti denominato “Figuration Critique”, fondato nel 1978 da Maurice Rapin e Mirabelle Dors. Ancora oggi Lombardo vive e lavora ad Arezzo.
Beatrice Nencini è nata a Siena e attualmente risiede e lavora nella campagna di Castelfiorentino (Fi). Si diploma nel 1987 presso l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze, nella sezione Decorazione Plastica. In seguito frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Ha lavorato nell’ambito della scenografia presso la ditta Scenotek, realizzato arredi per piscine in Germania e costruito, per un teatro sull’acqua sul lago di Costanza, una piattaforma galleggiante illuminata con fibre ottiche. Dopo un’attività professionale decennale, continua la collaborazione con fonderie artistiche toscane ed emiliane, artisti come Galligani, Borghi e Talani, e comuni come quello di Pontedera (Pi) per la realizzazione di opere scultoree in vari materiali come il bronzo, l’alluminio, l’ottone, la terracotta e le resine.