Origini/Strutture
Un itinerario tra opere d’arti visive e performative lungo un intero giorno che esplora le tematiche della sostenibilità delle minoranze (etniche o culturali), del disagio economico cui sono soggette le comunità e nello specifico di quelle artistiche che operano sul territorio.
Comunicato stampa
Il 5 gennaio a Dimora Oz, via Sant’Agostino n. 31, avrà luogo un itinerario tra opere d'arti visive e performative lungo un intero giorno che esplora le tematiche della sostenibilità delle minoranze (etniche o culturali), del disagio economico cui sono soggette le comunità e nello specifico di quelle artistiche che operano sul territorio.
Il progetto, proposto da PaMaP Lab, si inserisce nel quadro della riqualificazione del centro storico per mezzo delle arti visive, performative e multimediali promosso dal Comune di Palermo nel periodo natalizio. Ed è proprio questo periodo dell’anno a rendere più urgenti i bilanci e le riflessioni attorno al denaro, al valore, ai costi, ai meriti.
Di mattina sarà possibile prendere visione delle installazioni e proiezioni di Gandolfo David, Andrea Kantos, Valentina Parlato, Luca Campanella e Andrea Mineo; mentre di pomeriggio a partire dalle 17,30 prenderanno vita le performance di Marianna Messina, Claudia Di Gangi, Andrea Mineo e Gaspare Richichi; la direzione artistica è affidata a Nike Pirrone.
Dimora Oz è un laboratorio in cui si elaborano ricerche estetiche e poetiche che nell’apertura al pubblico trovano lo stimolo e la condizione fondante; una particolare attenzione viene data alle dinamiche relazionali di collaborazione e partecipazione.È un progetto di placemaking culturale nato grazie al supporto di Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona da sempre partecipe attraverso molteplici iniziative allo sviluppo culturale ed artistico.