Orizzonti del Novecento
Giornate di incontri dedicate alle arti del XX secolo: terzo incontro. Relatori: Marco Tonelli e Giuseppe Appella.
Comunicato stampa
ORIZZONTI DEL NOVECENTO
Dialogo fra le arti
Giornate di incontri dedicate alle arti del XX secolo
Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte
INASA - Piazza San Marco 49, Roma
a cura di
Roberto Cumbo Laura Mocci Giovanni Papi
Venerdì 24 aprile 2015 ore 16,30
Terzo incontro edizione 2015
F. Bacon e M. Rothko: il filo teso tra figurazione e sensazione
Relatore MARCO TONELLI
Forma 1 e i Poeti
Relatore GIUSEPPE APPELLA
I curatori di “ORIZZONTI del NOVECENTO” , ciclo di incontri dedicati alle arti del XX secolo che si tengono a Roma presso l’INASA, sono lieti di annunciare gli ospiti del secondo appuntamento che terranno una loro relazione:
MARCO TONELLI, critico d’arte moderna e contemporanea su “ F. Bacon e M. Rothko: il filo teso tra figurazione e sensazione”
GIUSEPPE APPELLA, storico e critico d’arte sul tema “Forma 1 e i Poeti”
MARCO TONELLI
Abstract. Francis Bacon detestava la pittura di Mark Rothko, che riteneva noiosa e depressiva, come in genere tutta l’arte astratta e in particolare quella degli espressionisti astratti americani, di cui Rothko era uno dei protagonisti. Bacon avrebbe dipinto per tutto il corso della sua vita animali, ritratti, d’apres da dipinti antichi e qualche paesaggio o ancor più rari dipinti privi di figure. Da parte sua Rothko riteneva la sua pittura una forma di realismo nel momento stesso in cui riusciva a rappresentare verità profonde e universali e allo stesso tempo era un poderoso teorico e analista dell’arte antica e della pittura, come dimostrano gli scritti pubblicati in vita e soprattutto postumi.Entrambi però erano d’accordo su un punto: la realtà ultima e attuale della vita era la morte e la realtà di questa affermazione è ciò che volevano dipingere. Seppure a livello di rappresentazione non sembrano esserci punti di contatto tra i due, il contenuto emotivo sembra lo stesso, declinato in forme opposte: isteria in Bacon e contemplazione in Rothko. Ma entrambi trovavano grande ispirazione nel mito tragico, in particolare nell’Orestiade di Eschilo a cui hanno intitolato delle opere e amavano leggere La nascita della tragedia di Nietzsche. Entrambi infine hanno lavorato tra anni Cinquanta e fino alla loro morte (1992 Bacon e 1970 Rothko) per la stessa galleria: la Marlborough. Ma è proprio vero che la figurazione di Bacon sia inconciliabile con l’astrazione di Rothko? A ben vedere dietro un quadro di Bacon, se eliminassimo le sue figure, appare per magia uno di Rothko e in un quadro di Rothko è dipinta la stessa violenza di uno di Bacon.
Astrazione e figurazione diventano termini inadatti per decifrare le loro opere se non si utilizzano “realismo” e “sensibilità”, “sistema nervoso” e “plasticità”, concetti che sia l’uno che l’altro hanno sempre ritenuto essenziali nella comprensione e visione del loro lavoro e dell’arte in genere.Intrecciando spunti di riflessioni personali rilasciate in interviste o scritte di proprio pugno, di riferimenti iconografici nei loro dipinti e letterari, Bacon e Rothko ritrovano una dimensione totalizzante che li pone al vertice dell’esperienza psichica della pittura nella seconda metà del XX secolo.
Marco Tonelli, critico d’arte moderna e contemporanea. Nasce a Roma nel 1971. Ha insegnato presso la Facoltà di Conservazione dei Beni culturali della Tuscia (Viterbo), l’Accademia di Belle Arti di Perugia e quella di Foggia. Dal 2013 al 2014 è stato Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Mantova, per cui ha ideato presso Palazzo Te il ciclo “La Casa degli Dei” con mostre e interventi site specific di Fabrizio Plessi, Bill Viola, Candida Höfer, Mimmo Paladino, Ai Weiwei, Bertozzi & Casoni e Alfredo Pirri. Coordinatore dello staff curatoriale delle mostre “Anteprima” della XIV Quadriennale di Roma, 2003-2004, ne è stato uno dei Commissari inviti nel 2015. Ha ricoperto l’incarico di Caporedattore della rivista d’arte Terzo Occhio nel 2008 e fatto parte di giurie e commissioni quali SIART, BienalInternacional de ArtesVisuales, La Paz (Bolivia) 2007; “Progetto Speciale del Padiglione Italia” della Biennale di Venezia, 2011; Premio Combat Prize, Livorno, 2013; Premio Pascali, Polignano a Mare, 2014. E’ stato cocuratore de I Martedì Critici 2011-2013: Auditorium di Mecenate, Roma; Museo Pecci, Milano; Pan, Napoli, Chiostro del Bramante, Roma.
Attualmente insegna Storia dell’Arte e Fenomenologia delle Arti contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone ed è Direttore artistico e scientifico della rassegna Materia Prima 2015-2016 per la Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino.Tra le pubblicazioni più recenti: PinoPascali: il libero gioco della scultura, Johan&Levi Editore, Monza - 2010; PinoPascali. Catalogo generale delle sculture 1964-1968, De Luca Editori d’Arte, Roma - 2011; The Art Horror Picture Show. DallaTransavanguardia alla Transfunzionalità, De Luca Editori d’Arte, Roma - 2011; FRANCIS BACON Le “atmosfere” letterarie, De Luca Editori d’Arte, Roma - 2014.
Ha scritto articoli, interviste e recensioni per Terzo Occhio, Art e Dossier, Ulisse, FMR, Global Magazine, Look Lateral.
GIUSEPPE APPELLA
Abstract. Inconfondibile è la fisionomia del libro d’artista, nel quale formati e spessori, carte pregiate e caratteri, gareggiano con la poesia per custodirne e difenderne, in limpidezza, il mistero. Ma il mistero, che fa protagonista il poeta, nel libro che chiama in causa anche l’artista e, attraverso l’immagine, ne esalta con decisione la presenza, impone l’insopprimibile connubio per consegnarceli come il sale della terra, come il più sensibile strumento di ascolto, di segnalazione, di misurazione delle nuances, dei turbamenti, delle inquietudini, delle crisi del tempo.
Gli artisti di “Forma 1” (Accardi, Consagra, Dorazio, Perilli, Sanfilippo e Turcato), cantori dell’ossimoro astratto-concreto o formalista-marxista, diventano subito e per sempre amici dei poeti (Ungaretti, Saba, Campana, Sbarbaro, De Libero, Sinisgalli, Penna, Sereni, Villa, Pagliarani, Giuliani, Balestrini, Zanzotto, Vivaldi, Pound, Eliot, Neruda, Esteban, Lambert, Mendes). Insieme, protagonisti paritetici e simbiotici, occupano uno spazio ben preciso con i libri che producono, in una tensione ideale e morale e in una comune ricerca di linguaggio.
Giuseppe Appella
Storico e critico d’arte. Nasce a Castronuovo S. Andrea, in Lucania, nel 1939 e dal 1953 vive a Roma.
Ha pubblicato, con diversi editori, molti dei volumi dedicati all’arte italiana e straniera tra le due guerre, da “Valori Plastici” a “La Ronda”, alla “Scuola Romana”, al gruppo “Forma”, all’avanguardia milanese degli anni Trenta e romana degli anni Cinquanta, senza trascurare l’architettura, il disegno, l’incisione, il libro d’arte, i multipli, la fotografia, i presepi, i poeti più vicini all’arte e i rapporti con la sua terra d’origine.
Ha curato, dal 1963, per musei, gallerie e istituzioni italiane e straniere, tutta una serie di mostre antologiche o tematiche, con relativi volumi monografici.
Dal 1992 si occupa prevalentemente di cataloghi generali. L’ultimo, in uscita presso Allemandi, è il Catalogo generale della scultura di Antonietta Raphaël.
Dirige dal ‘79 le Edizioni della Cometa.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
ORIZZONTI DEL NOVECENTO
Dialogo fra le arti-Programma edizione 2015
Giovedì 26 febbraio, ore 16,30
Figurazione - Astrazione nell’Arte del Novecento
Incontro di apertura con Vittorio Sgarbi
Venerdì 27 marzo, ore 16,30
Avventure della complessità nell’architettura moderna
Relatore Luca Zevi
Incontro con Massimo Catalani
Attrazione e figurazione: punti di vista
Appuntamenti successivi:
Venerdì 24 aprile, ore 16,30
F. Bacon e M. Rothko: il filo teso tra figurazione e sensazione
Relatore Marco Tonelli
Relatore Giuseppe Appella
“Forma 1” e i poeti
Venerdì 15 maggio, ore 16,30
La favola di Amore e Psiche. Canova sulla soglia del contemporaneo
Relatore Michele Rak
Comunicazione di Giovanni Papi
L’essenzialità primordiale nell’Arte del Novecento
Venerdì 29 maggio, ore 16,30
Carlo Belli: “Kn”. Il vangelo dell’arte astratta
Relatore Carlo Fabrizio Carli
Incontro con Fabrizio Crisafulli
Teatro dei luoghi. Il luogo come matrice di creazione
Giugno 2015
MOSTRA - CONCORSO
Sculture monumentali e disegno ambientale - Bozzetti