Orodè Deoro – Do you love me?
È “DO YOU LOVE ME?”, la personale di Orodè Deoro, ad essere protagonista dello spazio espositivo.
Comunicato stampa
Un nuovo importante progetto espositivo, questa volta allineato con lo spirito del tempo che impone distanziamento e rispetto di sicurezza. L'arte ai tempi del Covid non si ferma, per questo nella Galleria Cattedrale di Conversano (Ba) si continua ad ammirare la bellezza, questa volta passeggiando di vetrina in vetrina.
È “DO YOU LOVE ME?”, la personale di Orodè Deoro, ad essere protagonista dello spazio espositivo a partire da venerdì 10 luglio, nel rispetto delle regole e della sicurezza di ciascuno. Le opere si potranno poi ammirare tutti i giorni dal martedì alla domenica, dalle 18 alle 21.
Quindici, tra sculture e mosaici, le creazioni esposte. Opere definite “pop” dalla critica Alessandra Redaelli, sulla rivista “Arte” edita da Mondadori: “Orodè sta facendo un lavoro pressoché unico nel panorama italiano. La pratica del mosaico assume nelle sue mani un volto attuale, pop nelle cromie, ma potente nei contenuti”.
L'artista tarantino che sta conquistando il panorama italiano e internazionale utilizza la tecnica antica del mosaico in una chiave completamente nuova ed originale. Frammenti di ceramica ritagliata a mano, stucco, resina e ferro battuto sono i materiali prescelti, utilizzati in forme inedite e uniche. Nascono così “Baccanale” (2019), “Senza parole” (2016), “Il volto di lei” (2018), “Geisha” (2019), “Nudità allo specchio” (2016) o il ritratto “Lucilla” (2020), tutte presenti in “DO YOU LOVE ME?”.
Al centro della ricerca di Orodè, la donna e la sua femminilità che diventa quasi ossessione. E così, nelle sue espressioni di sensualità e passione, esuberanza ed erotismo, si mescolano il bello al grottesco, il sereno con il torbido, i colori accesi con i toni più cupi, la forma con la deformità. Lo spiegano bene Linda Kniffitz e Daniele Torcellini: “Il mosaico di Orodè è un trencadis impulsivo ed emozionale, fatto di pezzi di ceramica irregolare dalle tinte piatte, in cui lo spazio degli interstizi, che lui chiama fughe, gioca un ruolo di primo piano nella definizione delle forme e negli effetti di superficie”.
La passeggiata in vetrina vi aspetta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 18 alle 21 a partire da venerdì 10 luglio.
All'interno della galleria, invece, dove sono esposte altre opere dell'artista, si potrà accedere solo su prenotazione e nel rispetto delle norme anti Covid-19. Per info e prenotazioni tel. 080.9672994338.670.49.11 o [email protected] .