Ospiti della Spada
Un dipinto di Antiveduto della Grammatica dalla Pinacoteca di Brera.
Comunicato stampa
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, presenta presso la Galleria Spada, diretta da Adriana Capriotti, la prima iniziativa del ciclo Ospiti della Spada, un progetto che mira, attraverso una selezionata politica di prestito, a portare all'interno del museo romano alcuni capolavori provenienti da importanti sedi museali italiane e straniere.
Come primo Ospite, la Galleria Spada accoglie, grazie al partenariato realizzato con la Pinacoteca di Brera diretta da James Bradburne, un'opera del pittore caravaggesco Antiveduto della Grammatica (Siena 1571 – Roma 1626), con la finalità di istituire un dialogo - fatto di densi rimandi stilistici - con le pitture normalmente conservate nella IV Sala, quella degli artisti caravaggeschi. Il bellissimo tondo di Antiveduto della Pinacoteca di Brera prenderà così, per tre mesi, il posto occupato nella Galleria Spada dal Compianto sul Cristo morto di Orazio Borgianni, un quadro che attualmente ha un posto d'onore nel museo milanese accanto al Cristo morto di Mantegna; si tratta dell'attuazione di una nuova linea espositiva che prevede la massima attenzione ad opere di grande livello, com'è nel caso della Santa Costanza con i Santi Giovanni e Paolo di Antiveduto della Grammatica.
L'esposizione del quadro all'interno della Galleria Spada permette l'approccio di un pubblico ampio alle interessanti problematiche iconografiche delle opere, avendo il dipinto braidense una complicata vicenda di identificazione del soggetto, che risulta raro e in parte misterioso. L'opera, inoltre, torna per tre mesi nella città dove fu originariamente dipinta e conservata fino all'Ottocento, essendo un esemplare della dispersa e importantissima collezione romana dei marchesi Mattei.
Tanto più intenso si fa, quindi, il significato di questo Ospite all'interno della Galleria Spada, luogo simbolo del collezionismo romano grazie all'attività dei cardinali Bernardino e Fabrizio Spada, consentendo così, anche ad una Galleria di per sè fissa nella propria eccellenza, di realizzare un'innovativa attività di scambio e dialogo con altri musei.