Osservatorio su Germano Sartelli / Sartellini
La città di Imola omaggia Germano Sartelli, dedicando all’artista, a un anno dalla sua morte, 4 giorni di appuntamenti culturali tra cui la proiezione di due lungometraggi e una mostra di disegni che l’artista fece realizzare ai malati dell’ospedale psichiatrico di Imola.
Comunicato stampa
Dal 31 marzo al 3 aprile la città di Imola omaggia Germano Sartelli, dedicando all’artista, a un anno dalla sua morte, 4 giorni di appuntamenti culturali tra cui la proiezione di due lungometraggi e una mostra di disegni che l’artista fece realizzare ai malati dell’ospedale psichiatrico di Imola. Il progetto, voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con il Museo San Domenico e il Gruppo Hera, rientra nell’ambito di DOC il centro di documentazione online delle arti romagnole.
Una mostra dei suoi lavori, un film inedito in cui l’artista si racconta per l’ultima volta, una guida per rintracciare le sue opere che sono sparse sul territorio, una mostra di disegni come testimonianza dell’irripetibile esperienza d’arte all’interno dell’Ospedale Lolli.
Sono solo alcuni degli eventi organizzati dal 31 marzo al 3 aprile dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con il Museo San Domenico di Imola e il Gruppo Hera, per omaggiare, a un anno dalla sua morte, il pittore e scultore imolese Germano Sartelli, interprete acuto dei fatti della vita e dell’arte nella sua città.
Un percorso che si snoda partendo dalla presenza di Sartelli nel più ampio progetto della Fondazione, di raccolta e valorizzazione delle arti romagnole “DOC Arte Romagna” e che, in questa occasione, si esprime attraverso un focus eccellente sull’artista, con quattro giorni di eventi ideati per ricordarne la vita artistica ma anche la forte spiritualità, oltre che la forza di colui che diede voce agli emarginati.
Sono gli anni Cinquanta quando Sartelli, classe 1925, scomparso un anno fa a 89 anni, dà vita ad un progetto all’Ospedale psichiatrico Luigi Lolli di Imola, per insegnare pittura ai degenti le cui opere saranno poi al centro di una mostra, nel 1954, che al tempo suscitò molto scalpore e che la Fondazione ripropone nei suoi spazi a Palazzo Sersanti, dal 1° al 17 aprile, con la mostra dal titolo “L’Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola”.
La passione per la scultura nacque però prima, negli anni Trenta e Quaranta, all’interno di un laboratorio di intaglio del legno di Imola. Sartelli ebbe poi il suo atelier immerso nella natura del piccolo borgo di Codrignano in cui progettava le sue opere che da sempre hanno come cifra comune l’utilizzo di materiali riciclati: pagine di giornali, fili metallici e arrugginiti, cicche di sigarette e ragnatele, legni e ferri. Sartelli parte dall’osservazione della natura (famose le sue “Foreste”), da ciò che lo circonda e dell’essere umano nella sua complessità. Dopo la Guerra fu spesso a Bologna per frequentare i salotti del famoso Circolo della Cultura dove espose, presentato da Maurizio Calvesi, per la prima volta nel 1958. Nel 1964 partecipa anche alla 32esima Biennale di Venezia.
La “4 giorni” dedicata a Sartelli parte il 31 marzo al Museo di San Domenico, alle ore 18.00, con la presentazione del volume “Itinerario per Sartelli”, una guida alle opere pubbliche che l’artista realizzò in Romagna, terra da lui molto amata e fonte di ispirazione. Alla sera al Teatro Ebe Stignani di Imola, alle ore 21.00, viene proiettato il film documentario dal titolo: “Germano Sartelli. La forma delle cose, conversazioni”, scritto e diretto dal regista Paolo Fiore Angelini nel 2014.
Questo film segue, attraverso le testimonianze di alcuni critici e una lunga intervista, il percorso umano e lavorativo di Germano Sartelli (prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti - 0542/26606).
Sempre giovedì 31 marzo inaugurano due mostre negli spazi del Museo San Domenico. “Osservatorio su Germano Sartelli”, aperta fino all’8 maggio, è uno sguardo sulla vasta produzione dell’artista dalle opere ormai storiche della stagione dell’Informale alle più recenti creazioni con carte lavorate di grande vivacità e forte valore sperimentale. La mostra “Sartellini”, invece, fino al 3 aprile, espone i lavori di circa 100 bambini e bambine, allievi e allieve, che hanno partecipato al laboratorio omonimo dedicato a Germano Sartelli, proposto dal Servizio educativo dei Musei civici di Imola. Intervengono alle inaugurazioni: Elisabetta Marchetti Assessora alla Cultura della Città di Imola, Sergio Santi Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e Claudio Spadoni critico d’Arte.
Il 1° aprile a Palazzo Sersanti, nel Centro Polivalente Gianni Isola, alle ore 18.00 inaugura la mostra dal titolo “L’Atelier. Germano Sartelli e i laboratori di arteterapia all’Ospedale psichiatrico di Imola”, che accosta l’incredibile lavoro artistico che Sartelli fece fare ai degenti del manicomio Lolli, a una proiezione del documentario girato nel 2006, proprio sulla stagione che vide impegnato l’artista come maestro all’Ospedale Psichiatrico di Imola.
Sabato 2 aprile al Museo di San Domenico, alle ore 11.00, si svolgono dei laboratori, mentre domenica 3 aprile si può partecipare alla visita guidata alle opere dell’artista presenti in città, un percorso nella città di Imola dalla scoperta delle sculture dell’artista in spazi pubblici.