Othello De’Souza-Hartley – Own Narrative
Mostra personale dal titolo Own Narrative del fotografo inglese Othello De’Souza-Hartley, curata da Alessandra Migani.
Comunicato stampa
Martedì 23 ottobre, alle 18.30, nell’ambito della Rome Art Week, inaugura, presso il Campo Sportivo XXV Aprile a Pietralata, la mostra personale dal titolo Own Narrative del fotografo inglese Othello De’Souza-Hartley, curata da Alessandra Migani.
Own Narrative rappresenta un passaggio ulteriore di un progetto in divenire intitolato Masculinity, dove Othello, partendo da un’esperienza personale, affronta il significato della mascolinità oggi, unito a una riflessione sulla vulnerabilità maschile. Il fotografo s’interroga su alcuni stereotipi e i ruoli ben definiti dalla società come razza e genere. Il soggetto delle fotografie, in questo progetto specifico, è l’artista stesso.
Own Narrative, infatti, è la serie più recente di De’Souza-Hartley e probabilmente anche la più intima. L’artista sente di aver raggiunto quel momento della vita in cui bisogna raccontare la propria storia senza compromessi e decide di farlo utilizzando una fotocamera Polaroid. Le sei immagini che compongono la serie sono il risultato della registrazione di una sua performance.
La scelta di uno spazio non convenzionale come gli spogliatoi del Campo Sportivo XXV Aprile a Pietralata nasce spontanea sia per la volontà di lavorare nel quartiere sia per la storia che caratterizza questo luogo, nato sul finire degli anni ’60 su iniziativa popolare. Il campo rappresenta un luogo simbolo dell’identità culturale e di aggregazione sociale del quartiere popolare di Pietralata, già raccontato da Pasolini, Moravia e Elsa Morante. Da oltre 10 anni la Liberi Nantes, una ASD, aggrega rifugiati e richiedenti asilo attraverso il gioco del calcio.
In occasione dell’inaugurazione verrà proiettato anche il video d’artista Noise che nasce da una collaborazione con Bee Smith, un artista multidisciplinare di New York. Il film è interpretato da Othello stesso ed è una naturale prosecuzione dei progetti Masculinity e I AM che nascono entrambi come riflessione della copertura mediatica sui temi di razza, genere e sociali.
De’Souza-Hartley, invitato a Roma, sarà impegnato in una serie di appuntamenti che lo riguardano:
14.15 Lectio Magistralis presso il Centro Romano di Fotografia e Cinema all’interno dell’ex lanificio Luciani su via di Pietralata, 157;
16 - 18 presenta Il corpo e la città... in armonia: un workshop sotto forma di una “passeggiata fotografica” per il quartiere con gli studenti dei corsi di fotografia e i ragazzi dei Liberi Nantes;
18.30 Inaugurazione della mostra Own Narrative presso il Campo Sportivo XXV Aprile in Via Marica, 80.
Othello De’Souza-Hartley è un fotografo, artista visivo e performer. Il suo background nel teatro e nella danza contemporanea è evidente in gran parte del suo lavoro.
Ha studiato fotografia presso la Central St Martins di Londra e ha poi conseguito un Master in Fine Art presso il Camberwell College of Art.
Nel gennaio 2011 ha ricevuto un premio artistico dall’Università di Londra.
De’Souza-Hartley è il destinatario di una serie di commissioni tra cui il Museum of Liverpool, la National Portrait Gallery, la Photographers’ Gallery, il V&A, il Camden Arts Centre e la Platform for Art. Ha inoltre avuto mostre personali al Camden Arts Center e The Underground Gallery, oltre ad apparire in collettive alla Gasworks Gallery e alla APT Gallery di Londra.
L’artista è attualmente rappresentato dalla Sulger-Buel Lovell Gallery di Londra.
http://othellodesouzahartley.com
Alessandra Migani ha prevalentemente un’esperienza professionale come curatrice indipendente. Si laurea in Lettere presso il dipartimento arte musica e spettacolo de La Sapienza, Università di Roma. Durante gli anni universitari inizia a lavorare come assistente alla regia per Emanuela Giordano in spettacoli teatrali, cortometraggi e il primo lungometraggio della regista. Inizia poi un percorso personale e professionale verso ciò che più la emoziona stimolata dallo sconfinamento nelle varie discipline artistiche. Nel 2002 avvia una lunga collaborazione con il Festival Enzimi di Roma presentando principalmente rassegne di video musicali e invitando registi come Floria Sigismondi e Carolina Melis.
Nel 2003 si trasferisce a Londra dove frequenta uno stage presso onedotzero, festival itinerante che presenta a Roma in anteprima. Sempre a Londra, nel 2006, cura la presentazione di Enzimi presso l’ICI (Istituto di Cultura Italiana). Pubblica inoltre i suoi primi articoli per Digimag. Due anni dopo frequenta il corso “Becoming an Indipendent Curator” presso la Central Saint Martins di Londra. Collabora alla creazione e al lancio di una nuova rivista d’arte a Londra: Rooms art uncovered magazine (2010).
Attualmente vive a Roma. La sua ricerca esamina inizialmente la problematica d’identità all’interno di forme d’arte come la fotografia, la video arte e l’istallazione site specific. Negli ultimi anni ha inoltre maturato un interesse per il lavoro di artisti contemporanei della Diaspora Africana.
http://honeyinthecoffee.blogspot.com
Il Campo Sportivo XXV Aprile è un campo storico che nasce sul finire degli anni ’60 su iniziativa popolare e che nel tempo diventa uno dei maggiori punti di riferimento per la comunità di Pietralata: il luogo in cui si pratica l’attività calcistica, si svolgono le feste di quartiere, si fanno concerti e attività culturali.
Una centralità per la vita sociale e una bellissima storia di partecipazione che però si interrompe verso la metà degli anni ’90 quando si chiude l’epopea dall’Albarossa, la squadra che fino a quel momento ne aveva curato la gestione.
Da quel periodo e fino al 2010 la gestione del XXV Aprile viene affidata ad altri soggetti fino a che l’ATER (ente pubblico proprietario dello spazio) non lo affida alla Liberi Nantes ASD. Le condizioni dell’impianto sportivo nel 2010 sono di semiabbandono, nessuna attività sportiva si svolge su base regolare e molte delle strutture esistenti sono in condizioni di fatiscenza e di incuria. Con uno sforzo enorme in termini di ore di volontariato e di risorse economiche impiegate, l’associazione inizia una lenta ma continua fase di recupero che culmina nel Dicembre del 2015 con la nuova omologazione del campo sportivo da parte della Federazione Italiana Gioco Calcio. Un traguardo insperato che segna l’inizio di una nuova storia per il XXV Aprile e il primo passo verso la riapertura al quartiere di questo spazio storico. Attualmente decine di atleti svolgono attività sportiva presso l’impianto ogni settimana. Uno spazio dunque di nuovo condiviso e in grado di accogliere la comunità migrante insieme alla comunità locale. Tutto ciò è stato possibile grazie soprattutto alle decine di ragazzi migranti che al XXV Aprile hanno portato le loro competenze e la loro voglia di sentirsi utili all’interno di questo quartiere. Lo hanno fatto da volontari senza chiedere nulla in cambio se non la possibilità di essere accolti e di far parte della nostra comunità multiculturale.
http://www.liberinantes.org