Otto Gabos – Racconto di piombo e carbone
In mostra tutte le tavole del fumetto di Otto Gabos che ha scelto l’isola natia per ambientarvi il suo nuovo romanzo a fumetti.
Comunicato stampa
In mostra tutte le tavole del fumetto di Otto Gabos che ha scelto l’isola natia per ambientarvi il suo nuovo romanzo a fumetti.
In queste tavole piovose un giallo avvincente e ironico, immerso nell’aspro paesaggio minerario della Sardegna sud occidentale, all’ombra squadrata di una Cittadella del Regime.
“L’illusione della terraferma”, edito da Rizzoli Lizard. è un racconto storico complesso e ambiguo che vede protagonista il commissario Ettore Marmo, spedito per punizione a Carbonia nella Sardegna degli anni Trenta.
Si annoia e detesta il mare, tanto che per illudersi di stare sulla terraferma, spesso va a contemplare dal molo la vicina isola di San Pietro, mentre il questurino Mallus ne approfitta per raccogliere qualche patella. Ed è proprio lì, tra gli scogli, che il ritrovamento di un cadavere senza testa dà inizio a un’indagine rocambolesca, portando a galla segreti, biechi interessi di signorotti locali e piccole cellule anarchiche. Un poliziesco incalzante in cui, sotto la luce sempre troppo forte del Sulcis, Marmo cerca di risolvere un triplice caso di omicidio, ingarbugliandosi nelle fitte trame di tormentate relazioni. Una storia in cui si intersecano tante vite: quelle di ricche dame, tristi e teatrali, di donne sarde, schive o spietate, di fascisti violenti e di minatori dai volti ruvidi, neri di fuliggine, solcati dalla fatica.
BIOGRAFIA
Otto Gabos
(pseudonimo di Mario Rivelli), nasce a Cagliari nel 1962 e vive a Bologna da tanto tempo. Artista, illustratore e scrittore, nel corso di una carriera che quest’anno festeggia i trent’anni ha lavorato per numerose riviste, illustrato e scritto libri e fatto parte di alcuni tra i più importanti movimenti del fumetto. Per Rizzoli ha pubblicato Banana Football Club, graphic novel tratto dal romanzo omonimo di Roberto Perrone e La giustizia siamo noi scritto da Pino Cacucci. Insegna inoltre con orgoglio e passione all’Accademia di belle arti di Bologna.