Out
Out non vuole essere un posto, vuole essere un movimento. Un movimento capace di eliminare quei luoghi comuni in cui tutti siamo nati. Un ritorno allo sviluppo, alla semplicità, all’arte, alla speranza di cambiare qualcosa di molto più grande nel futuro…
Comunicato stampa
IL 12 APRILE, DALLE 14.00 ALLE 24.00, CI SARA’ IL PRIMO GRANDE EVENTO DI OUT.
UNA GIORNATA DEDICATA AD ARTE, MUSICA E DESIGN, CON UN UNICO FILO CONDUTTORE: DARE SPAZIO E VOCE AD ARTISTI, DESIGNER E MUSICISTI ANCHE AL DI FUORI DELLA GRANDE CITTA’.
NEL PIENO DELLA SETTIMANA DEL SALONE DEL MOBILE E DEL FUORI SALONE DI MILANO OUT VUOLE DARE SPAZIO A TUTTO QUELLO CHE STA FUORI.
VERRANNO PRESENTATI I LAVORI DI 7 ARTISTI LOCALI, NEGLI SPAZI INTERNI DELL’EX CHIESA DI S.ANNA A CANONICA D’ADDA.
ALL’ESTERNO INSTALLAZIONI LUMINOSE, SCULTORI E FOTOGRAFI RIEMPIRANNO IL GRANDE GIARDINO CHE LA CIRCONDA.
DALLE 18.00 IN POI L’EX CHIESA OSPITERA’ DIVERSI GRUPPI MUSICALI CHE SI ESIBIRANNO LIVE, PER POI FINIRE CON UN GRANDE DJ SET.
IL TUTTO SARA’ ACCOMPAGNATO DA DRINK DISEGNATI AD HOC PER L’EVENTO.
OUT E’ PATROCINATO DA PARCO ADDA NORD ED ECOMUSEO LEONARDO DA VINCI, CON IL SOSTEGNO DEL GRUPPO ALPINI.
OUT NASCE DALL’ IDEA DI SEI RAGAZZI DELLA PROVINCIA DI MILANO E BERGAMO,UNITI DALLA CONVINZIONE CHE ANCHE FUORI DAL CENTRO URBANO QUALCOSA SI STIA MUOVENDO E DALLA SPERANZA CHE ANCHE IN PROVINCIA CI POSSA ESSERE UN GRANDE FERMENTO CULTURALE.
OUT non vuole essere un posto, vuole essere un movimento. Un movimento capace di eliminare quei luoghi comuni in cui tutti siamo nati. Un ritorno allo sviluppo, alla semplicità, all'arte, alla speranza di cambiare qualcosa di molto più grande nel futuro...
Roberto Bonadeo
Nato nel 1987 nella media pianura lombarda, consegue laurea in Architettura Magistrale presso il Politecnico di Milano nel 2013. Durante il periodo universitario, collabora con alcuni studi di architettura a Milano e svolge ruolo di Consigliere Comunale, impegnandosi per la tutela del territorio e la sua valorizzazione. La sua visione ampia della progettazione, il cui raggio d'interesse va dall'infrastruttura al piccolo oggetto di design, lo porta a lavorare nella costruzione dell'autostrada BreBeMi e poi nel suo impiego attuale presso un Impresa di costruzioni.
La passione per il design e la lavorazione del legno, spinge la sua ricerca, verso oggetti puri che si ispirano alle forme della natura e prendono vita a partire dalle tecniche costruttive utilizzate. MANGROVE e b-CHAIR sono i suoi primi due pezzi autoprodotti esposti e venduti presso alcuni showroom.
Dice di sè:
“Sono un designer autoprodotto che ricerca l'essenzialità dell'oggetto a partire dal materiale che lo compone e la sua tecnica costruttiva, amo il legno nelle sue varie essenze e da esso ne ricerco linee essenziali a partire dalle forme primarie della natura più o meno complessa. I miei primi due oggetti sono l'appendiabiti MANGROVE e la sedia b-CHAIR, due oggetti puri costruiti interamente in legno, senza il bisogno di alcuna parte metallica, nessuna vite, sono assemblati esclusivamente tramite incastri e intarsi a mano. “
Perchè partecipa ad OUT?
OUT! anzitutto è un idea giovane che coniuga arte musica luce divertimento in un unico evento culturale. Inoltre credo fortemente che fuori milano queste piccole realtà meritino più visibilità, ci sono tanti artisti che come me lavorano nell'ombra, lavorano esclusivamente per sfamare la passione che nutrono, una passione morbosa che toglie il sonno e anima lo spirito. E' un movimento essenziale, è qualcosa di puro, non è una cosa di facciata, una finzione, una montatura, questa è creatività vera.
Sbobina | design
progetto di interior design ideato da Emiliano Bona, prevede l'utilizzo di materiali industriali dismessi - legno e ferro - al fine di trasformarli in eleganti e minimali presenze d'arredo. L’ideatore proviene da una formazione storico-artistica che lo ha portato a lavorare a stretto contatto con esponenti della Land Art, della Minimal Art e dell’Arte Povera, dai quali è partito per una personale rilettura del materiale povero applicata al mondo del design. Nasce così la volontà di intervenire sullo spazio con ironia e sdrammatizzazione realizzando complementi ottenuti attraverso la composizione e scomposizione di volumi elementari, materiali poveri e colori primari. La sua filosofia progettuale si basa sulla ricerca e sull’intervento formale del concetto di “tempo”, inteso come elemento astratto che scorre e muta la materia lasciando segni tangibili. Sbobinare: svolgere una bobina, convertire, trasformare una forma in un'altra, uno spazio in uno o mille altri.
PERCHE’ PARTECIPA A OUT:
Per l’accattivante idea di poter inserire i miei mobili “giocattolosi” in una chiesa e per Il fatto che l’invito mi è stato rivolto da giovani colleghi e non da commercianti.
Daniele Misani
vive e lavora a Bellusco, in Brianza.
Dopo aver completato gli studi artistici, diploma al liceo artistico “Preziosissimo Sangue” di Monza e Laurea con lode in Scenografia all’Accademia di Brera, ha lavorato come scenografo realizzatore presso un teatro di posa a Milano, dal 2009 lavora come libero professionista in vari ambiti dell’arte (design, pittura, decorazione e grafica).
Nel 2013, in collaborazione con Marco Locatelli, archittetto e artista, inaugura B.A.D. bellusco-arte-architettura-design uno spazio espositivo che ha la nobile ambizione di riunire le “arti” in un unico ambiente.
Attualmente sta esponendo con la serie “Coordinate spaziali”, e la nuova serie “Atlante delle Nuvole”. Sono collezioni di opere a tema dopo la serie “Faremo gli occhiali così”, dedicata alle opere di Fabrizio De Andrè, del 2007.
Oltre alla partecipazione a numerosi concorsi artistici, Daniele Misani è stato presente con le sue opere in esposizioni personali e collettive nazionali ed internazionali, da segnalare, in particolare, la partecipazione a fiere internazionali del settore, affiancato a nomi illustri come Andy Wharol, Sandro Chia, Mimmo Rotella, Ugo Nespolo e Helidon Xhixha.
La ricerca artistica di Daniele Misani è orientata alla scoperta di nuovi linguaggi e materiali finalizzata al “raccontare” e “illustrare”. Particolare attenzione è dedicata alla composizione e allo studio del formato delle opere con l’obiettivo di indagare lo spazio che sta “oltre”.
Di Out ho condiviso lo spirito, la passione, la voglia, la freschezza, ma soprattutto l’idea!
In quanto artista di origini extraurbane, che ha sempre lavorato “fuori” non potevo non unirmi con decisione all’esercito dei creativi ”Out”. Ci sarò e darò il mio contributo per riportare finalmente l’arte nel suo habitat naturale: “fuori”.
Giuliano Giussani
Nasce nel 1957 a Fara Gera d’Adda, in provincia di Bergamo,
Manifesta in giovane età l’interesse per l’arte e la scultura in modo particolare,
passione che cresce e si sviluppa attraverso gli studi all’Accademia di Belle Arti
di Bergamo e svariate esperienze lavorative, diviene con il tempo il suo linguaggio espressivo in un cammino esistenziale in continua ricerca ed evoluzione.
Da diversi anni espone e partecipa a stages, workshop e simposi di scultura in Italia, Svizzera,Francia, Olanda, Austria, Spagna,Albania, Finlandia, Israele,Turchia, Giappone, Nuova Zelanda,Corea,Cina, Egitto, India, Uruguay,Lussemburgo.
Nel 1997 riceve il primo premio al simposio internazionale di scultura
“ Fukuhara Gakuen” a Kitakyushu City in Giappone.
Perchè partecipa ad out
Il nome di questa esposizione mi suggerisce l’invito ad uscire fuori dalla propria soggettività, partecipare e condividere con altri la comune passione per l’arte,
creare un’occasione culturale aperta.
In primavera è bello vedere quanta vita nascosta nella natura viene fuori alla luce,
la primavera stimola le nuove energie creative.
Grazie a chi ha concepito questa manifestazione artistica come nuova opportunità per l’immaginazione.
MARGSTUDIO:
MARG Studio è un laboratorio di progettazione che applica la propria creatività ad ambiti che spaziano dall'architettura all'interior design.
Siamo giovani professionisti che, con passione e competenza, dedicano la propria attenzione al progetto di ogni cliente, con il cliente stesso, fino alla realizzazione del luogo progettato e pensato in tutte le sue sfaccettature: persona, spazio, materia, luce, suono, movimento, calore.
Annalisa Grasselli
Studia architettura di Interni a Milano e si laurea in Interior Design nel 2004.
nel 2003 viene menzionata tra i primi 5 vincitori del concorso MINI BMW «nuove luci per la citta» ed espone il progetto "fastlight" alla TRIENNALE di Milano. Inizia la sua carriera lavorativa nella città di Ferrara, prima come allestitore all’interno di un build up «OVVIO» e «Semeraro Casa e famiglia» e successivamente assume il ruolo di concept director per il settore visual, graphic e interior design sempre per i marchio «OVVIO» e «Semeraro Casa e famiglia». Nel 2006 inizia la collaborazione costante con lo studio AP DESIGN (che continua tutt’oggi )e si specializza nella progettazione e allestimento di locali pubblici e spazi commerciali.Dalle collaborazioni con l'Architetto Matteo Rota, nel 2011 nasce Margstudio.
Matteo Rota
Si laurea al Politecnico di Milano nel 2006La sua tesi, dal titolo “Programma di Riqualificazione abusiva del Verde” gli permette di sperimentare nuovi linguaggi progettuali non più legati necessariamente al costruito ma con particolare interesse verso l’emozionalità degli spazi naturali e del verde.Approfondisce l’argomento nel 2008 frequentando il corso d’alta formazione in Outdoor Design presso il PoliDesign di Milano.Dopo alcuni anni di collaborazione con studi di architettura e urbanistica comincia a lavorare in proprio su alcuni progetti per committenti privati affrontando varie tematiche che spaziano dalle abitazioni private, ai giardini, ai locali pubblici, agli allestimenti di land art.
Perchè partecipate ad OUT?
"a noi piace OUT perchè l'aria aperta ci aiuta a ragionare meglio"
toni traglia
Graphic-designer italo-svizzero, ha ottenuto il Diploma Federale Svizzero presso la Schule für Gestaltung di Berna. Lavora dal 1987, prima 5 anni full time nell'advertising e direct marketing. La grande passione per il graphic design lo ha portato a collaborare full time per altri 5 anni con agenzie di Design Svizzere e Milanesi ( Giò Rossi, Design Group Italia, Ard Vevey, Coleman Schmidlin Basilea. Poi da freelance, collabora con studi e agenzie rinomati Milanesi, Svizzere e Francesi di corporate, brand e packaging design ( Landor Paris, Carrè Noir, Lumen, CB'A...) . Attualmente come progettista indipendente per propri clienti, segue con successo la progettazione grafica per la comunicazione sia print che web. Gestisce i lavori dalla definizione del brief fino alla produzione. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre in Svizzera e in Italia.
Da sempre ha affiancato la sua attività di designer con le sue capacità artistiche. I suoi progetti sono appoggiati da sue illustrazioni tradizionali e digitali. In parallello, continua a sperimentare diverse forme espressive come la pittura, il disegno, la fotografia contaminandole con le nuove tecnologie legate alla comunicazione visiva.
In breve la sua filosofia è di affermare la potenzialità del design per valorizzare in modo strategico le esigenze di ogni progetto. Crede che la tecnologia sia solo uno strumento e cerca di utilizzarla interpretandone i diversi linguaggi ma affermando sempre l'espressività artistica. Questo approccio si manifesta bene nella selezione di immagini dei “Riflessi dell'Adda”. Qui spinge la tecnologia ad offrigli una base che non sarebbe fruibile in modo tradizionale. Su questa base però in modo più libero che nel design, esprime forza, magia, emozione caricando le sue opere di un'attitudine che le trasforma in opere artistiche. Costringe la tecnologia a piegarsi alle sue esigenze e non il contrario.
Perhè OUT
Trova stimolante partecipare ad un'esperienza con persone che condividono la passione per le attività artistiche. Pensa che ad OUT vada riconosciuto il merito di cercare di promuovere la cultura sul nostro territorio. Dunque apprezza l'invito a portare un proprio contributo per questa iniziativa. A maggior ragione se questa esperienza viene promossa dal proprio comune di residenza. Pensa che un'iniziativa sulla cultura di questi tempi vada comunque appoggiata per dare delle risposte a chi nella cultura non crede.
MAURIZIO BIFFI
EDUCATORE PRESSO “PUNTO DI INCONTRO” - ONLUS
Apprende le tecniche di modellazione dell’argilla frequentando lo studio di Agostino Ghilardi, scultore cremasco, e grazie all’amicizia nata con lo stesso e con Sanavia maurizio (ceramista E pittore) arricchisce la sua formazione artistica, coltivando parallelamente interesse per le arti plastiche e per quelle tradizionalmente chiamate pittoriche.procede nel suo lavoro con una pittura polimaterica su tavola scegliendo quindi di non abbandonare la terza dimensione che l’utilizzo di materiali quali legno, sughero, corde e colori ceramici hanno permesso di sottolineare .
Per quanto riguarda le arti plastiche il suo lavoro consiste nello sviluppo di forme geometriche in un crescendo di composizioni caratterizzate da figure o presenze a seconda delle rappresentazioni, e l’argilla diviene quindi il mezzo per poterle tradurre in materia .
perchè partecipa ad OUT:
l'integrazione sociale, il gusto del bello e il desiderio di affrontare dogmi e luoghi comuni per sfatarli con il "dispositivo materiale" mi porta a partecipare a questo evento. Come del resto ho fatto in passato e faccio quotidianamente come educatore sociale e referente di un laboratorio espressivo in una cooperativa sociale .
musicista, artista e operatore culturale formato all’Università degli Studi di Milano, da anni svolge attività di consulenza e animazione; coordina laboratori ed eventi presso scuole comuni, istituti e associazioni, approfondendo in particolare il ruolo dei linguaggi artistici e espressivi nella comunicazione interculturale. E' ideatore e coordinatore dei portali web: olama.it, fricfroc.com, italybox.com. E’ autore di articoli e saggi in libri collettanei e di Le mappe degli adinkra. Venti simboli per raccontarsi (MC, 2006). Dal 2008 è presidente dell’Associazione Gruppo Erranza ASD.
MARIA REGI
Anno di nascita 1981
A 14 anni inizia a sentire la necessità di fare dei disegni ed ad appassionarsi all'arte come mezzo d'espressione, continuando questa attività in modo saltuario negli anni. Verso i vent'anni le prime adesioni a collettive.
Tracce di vita, percorsi e mutamenti interiori emergono consciamente/inconsciamente nell’opera stessa con assenza e presenza.
“... bisogno di silenzio, nello stupore: l’osservazione è rivelatrice.”
Ho accettato di partecipare ad Out perché mi piace l’iniziativa, il luogo e ho avuto la possibilità di aderire. Penso sia importante vivere l’arte anche fuori dalla città con semplicità, dovunque sei... contaminare con rispetto i luoghi... scoprire altro. Per me è un piacere poter entrare in contatto con le persone che hanno fondato Out, è portatore sano di creatività fuori città... voglio dare fiducia.