Outdoor Festival
Festival internazionale di Urban Art per una seconda edizione unica nel suo genere, con artisti provenienti da tutto il mondo – Brasile, Spagna, Olanda, Inghilterra – e una proposta artistica arricchita di installazioni, sculture, opere site specific, knitting art e tavole rotonde con gli artisti.
Comunicato stampa
OUTDOOR
Urban Art Festival
“nessuno dica che sono stati gli alieni”
quartiere ostiense | roma | pianeta terra
OUTDOOR Festival Internazionale di Urban Art inaugura a Roma il 14 ottobre presso
il Teatro India per una seconda edizione unica nel suo genere, con artisti provenienti da
tutto il mondo - Brasile, Spagna, Olanda, Inghilterra – e una proposta artistica arricchita di
istallazioni, sculture, opere site specific, knitting art e tavole rotonde con gli artisti.
Raccontare il presente alle generazioni future lasciando un segno indelebile;
questo è il concept scelto da NUfactory, curatori della mostra e network nato con
l’intento di valorizzare i fermenti artistici contemporanei e la loro relazione con la città.
Quest’anno ogni artista realizzerà un’opera permanente nella zona a cavallo del
fiume Tevere, nell’ex polo industriale di Roma, area soggetta a una vasta opera di
riqualificazione urbana che ne sta riscrivendo le sorti.
Le opere verranno ultimate e presentate il 14 ottobre al Teatro India, ex Fabbrica della
Miralanza. OUTDOOR vive questi spazi come un museo a cielo aperto, per un’arte più
accessibile e disponibile.
Tra le punte di diamante di questa edizione il brasiliano HerbertBaglione, già artista
della Biennale d’Arte di San Paolo, e per la prima volta in Europa a cimentarsi sulle
superfici urbane in esterna, realizzerà un’ opera site specific. In ognuno dei suoi lavori
riproduce la relazione conflittuale tra l’uomo e la città attraverso figurazioni scarne in
bianco e nero e tratteggi curvilinei;
dal Brasile all’Europa per trovare un giovane talento, l’inglese Kid Acne, writer già
all’età di 12 anni e rapper, fa delle parole l’oggetto principale della sua arte. Con il suo
inconfondibile stile realizzerà uno dei più grandi graffiti della capitale: 50 metri di
lunghezza per 7 metri di altezza;
dai graffiti alle istallazioni fino ad arrivare alle sculture, per questo c’è l’olandese
Zedz, artista a tutto tondo che realizzerà un’opera monumentale nel cortile del Teatro
India, una scultura aperta all’interazione con il pubblico;
l’artista poliedrica Maria Carmela Milano ci propone di cambiare la prospettiva da
cui guardiamo i centri urbani, con la sua knitting art indaga la possibilità di sotituire i ritmi
frenetici della città con quelli diluiti della campagna, un’invito a riappropriarsi del proprio
tempo e ripensare l’idea di come noi tutti viviamo nelle metropoli.