Outer Space
All’interno di FuturDome, Outer Space presenta un percorso curatoriale attraverso 10 progetti inediti, un’occasione di incontro con il pubblico e nuove forme di collezionismo.
Comunicato stampa
Outer Space, durante i giorni di miart, si propone come tramite e materia di un’esplorazione: uno spazio di scoperta, sperimentazione e ricerca sull’arte contemporanea approfondito attraverso dieci progetti inediti, proposti da dieci fra i più attivi project space in Italia, riuniti in dieci unità abitative all’interno di FuturDome, in via Paisiello 6 a Milano. La mostra si cala nel vuoto apparente tra istituzioni culturali e gallerie commerciali per dimostrare che questo non consiste in una vastità, in un vuoto assoluto, ma nel processo generativo di realtà in espansione, che oggi danno origine a stelle visibili.
Outer Space è a cura di Ginevra Bria con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi. I project space invitati aderiscono a diversi modelli esistenti di spazio indipendente: Almanac (Torino/Londra), Current (Milano), Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna), Le Dictateur (già interno a FuturDome), Mega (Milano), Site Specific (Scicli), T-space (Milano), Tile Project Space (Milano), Treti Galaxie (Torino) e Ultrastudio (Pescara).
Oltre ai curatorial tour offerti ai visitatori, per avvicinare gli artisti proposti e i diversi project space anche a un pubblico di collezionisti già affermato, o in via di crescita, Outer Space ha invitato Diego Bergamaschi, collection specialist riconosciuto proprio per la sua grande attenzione al panorama degli artist-run e curator-run space italiani, a curare gli Special visiting tour, una serie di visite guidate su invito che si svolgeranno in occasione delle giornate di miart.
Inoltre, al primo piano di FuturDome, Agreements To Zinedine curerà un intervento ambientale dal titolo Refuge in Case of Tropical Storm, specificatamente ideato per Outer Space. L’agenzia non costituita, di artisti per artisti, fondata a Milano nel 2015, occuperà un intero appartamento per sviluppare un paesaggio luminescente, un giardino tropicale interno narrativo, che funzioni da zona di approfondimento per i visitatori e come area di consultazione dei saperi di tutti e dieci i project space partecipanti.
FuturDome
Il palazzo Liberty di via Paisiello 6 a Milano è un luogo storico, in cui gli ultimi futuristi usavano incontrarsi negli anni Quaranta. Ora si chiamerà FuturDome. Concepito da Isisuf - Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, con la direzione artistica di Atto Belloli Ardessi, lo stabile ospiterà un progetto di housing museale dedicato all’arte contemporanea, nel quale i futuri spazi residenziali convivranno con eventi organizzati nelle parti comuni, o anche direttamente negli appartamenti privati.
Il processo di restauro non prevede solo un progetto di riqualificazione di un edificio storico ma rappresenta anche la trasformazione di un palazzo in un condominio aperto, vòlto all’avanguardia architettonica ed estetica. L’edificio diventa così un immobile dalle molteplici chiavi di lettura: dall’architettura all’arte, dalla moderna funzionalità al comfort abitativo e coniuga gli spazi storici con l’arte pubblica, con installazioni, elementi scultorei e ambientazioni fruibili dalla cittadinanza.