Pacifico – La passion de la femme
Lo studio A3artecontemporanea inaugura il secondo evento del progetto “nuove ricerche”: ciclo di mostre personali dedicate a percorsi artistici contemporanei.
Comunicato stampa
Lo studio A3artecontemporanea inaugura martedì 27 dicembre alle ore 19.00 il secondo evento del progetto “nuove ricerche”: ciclo di mostre personali dedicate a percorsi artistici contemporanei. In questo secondo appuntamento lo studio presenta, per la prima volta nella città di Salerno, l’artista napoletano Pacifico nella mostra “La pAssion de la femme”
La mostra La pAssion de la femme, dell’artista napoletano Pacifico, si presenta nello studio A3artecontemporanea, a termine di una ricerca snella per numero di opere, ma particolarmente ricca per contenuti. Il ciclo, inizialmente immaginato, poi desiderato e infine elaborato dall’artista, nasce sotto il nome di Erotica. Un progetto, unico per elaborazione stilistica, vede la rappresentazione della donna , al centro di una scena, di un contesto atemporale, ma creata e analizzata in un linguaggio Pop. L’artista, prediligendo un periodo a noi poco vicino, ha tratto spunto per risaltare le assonanze del tutto contemporanee della società attuale con il tema della vetusta femminile. La grazia di un corpo-oggetto, coinvolgente, intrigante, sconvolgente, espressa attraverso l’arte plastica in un’ambientazione retrò, dalle scenografie tipicamente di Belle Epoque, rende perfettamente il potere-fisico e manipolatore-psichico che nella donna ha permesso il lento e articolato percorso verso l’evoluzione sociale dell’emancipazione. L’artista, attraverso questa ricerca, sembra voler analizzare anche la situazione attuale che, rispetto a quella dei secoli scorsi, sembra quasi aver fatto un percorso inverso: la donna, per riprendere in mano il proprio potere e riacquistare credibilità sembra, per assurdo, costretta a denudare il proprio corpo. Andando a fondo, però, le due epoche sono molto vicine tra loro e, questa volta, in un’accezione positiva. Oggi, come allora, dove la sensualità, l’erotismo e la trasgressione restano ancora tabù, c’è quella voglia di aggrapparsi a una visione scevra da qualsiasi volgarità, dove la donna incarna l’icona del romanticismo e del sentimento più puro, quale l’amore. Il lavoro puramente rappresentativo di Pacifico è pulito, semplice, dai tratti molto dolci e poco invasivi. Linee minimali, sintetiche, incisive. Non sono riscontrabili forzature o appesantimenti della mano, solo il definire armonioso delle forme, che seguono lentamente e accuratamente il corpo quasi a volerlo sfiorare. Il gioco di cromie è pressoché impressionante al fine della resa ultima. Le sfumature e i dettagli in chiaroscuro donano una plasticità dinamica, tale da apparire a dir poco reale.
Massimiliano Alberico Grasso
Pacifico nasce nel cuore pulsante di Napoli nel 1975. Fin da bambino cerca di evadere dal suo quotidiano attraverso la sua immaginazione che lo conduce alla scoperta del suo talento innato. Il mondo che lo circonda non basta alla sua poeti-ca e trova presto rifugio nelle arti figurative che esploderanno di vitali congetture. La sua ricerca appassionata attraversa i sapori della pazzia, della genetica inconfondibile di un uomo che osserva il mondo dall'esterno riuscendo a coglierne lo stupore dello spettatore. Diventa attore della sua arte che sfrutta come una raffinata ricerca interiore del suo IO. Il suo primo ciclo di opere lo deomina “PSICOTIK ART” analizzando il mondo con la mente di un folle visitatore. Il suo percorso volge verso una ricerca informale, ancora oggi trattata.