Padiglione Islanda alla Biennale di Venezia
In occasione della visita a Genova dell´artista islandese Katrin Sigurdardottir, il Museo di Villa Croce, in collaborazione con l´Accademia Ligustica di Belle Arti, organizza due incontri.
Comunicato stampa
Per il Padiglione Islanda alla 55. Esposizione Internazionale d´Arte - Biennale di Venezia del 2013 (visitabile fino al 25 Novembre), Katrín Sigurdardóttir ha realizzato un intervento scultureo su larga scala nella Lavanderia di Palazzo Zenobio.
L´artista ha progettato una piattaforma sospesa di circa 90 metri quadri e l´ha rivestita con un motivo decorativo di ispirazione barocca. Riprendendo la classica forma di un padiglione settecentesco, la struttura architettonica attraversa gli ambienti interni ed esterni dell´edificio di servizio situato nei giardini del Palazzo ed è dotata di due rampe di scale che permettono l´accesso ai visitatori. Questo progetto è l´ultima tappa di un percorso che da anni porta l´artista ad esplorare i modi in cui distanza e memoria si iscrivono nell´architettura, nell´urbanistica, nella cartografia e nel paesaggio.
Il lavoro di Sigurdardóttir comporta spesso il rifacimento dettagliato, benché sempre con un fattore di sopresa, di luoghi reali o immaginari. L´opera sarà esposta nell´Art Museum di Reykjavík e, successivamente, nello SculptureCenter di Long Island City, New York.
L´artista adatterà di volta in volta la scultura alle architetture ospitanti conservando, però, sia l´impronta originaria che la memoria degli adeguamenti alle strutture parietarie incontrate di volta in volta.
In occasione della visita a Genova dell´artista islandese Katrin Sigurdardottir, il Museo di Villa Croce, in collaborazione con l´Accademia Ligustica di Belle Arti, organizza due incontri mercoledì 30 ottobre:
- ore 11
incontro rivolto agli studenti negli spazi dell´Accademia Ligustica di Belle Arti
modera Anna Orlando, storica dell´arte
- ore 18
conferenza aperta al pubblico presso il Museo di Villa Croce
Ilaria Bonacossa co-curatrice del padiglione e curatrice del Museo e Katrin Sigurdardottir racconteranno la genesi di questo ambizioso progetto