Paesaggi italiani
Si apre un nuovo spazio dedicato all’arte del Novecento. È quello della Fondazione Pasquinelli in Corso Magenta al 42 che inaugura quel giorno una mostra di pochi e selezionati dipinti dedicata ai paesaggi italiani, curata da Antonello Negri.
Comunicato stampa
Milano, ottobre. Ancora un fiocco rosa nelle esposizioni d’arte a Milano: giovedì 23 ottobre si apre un nuovo spazio dedicato all’arte del Novecento. È quello della Fondazione Pasquinelli in Corso Magenta al 42 che inaugura quel giorno una mostra di pochi e selezionati dipinti dedicata ai paesaggi italiani, curata da Antonello Negri. A questa mostra faranno poi seguito altre iniziative analoghe che accompagneranno i visitatori per un periodo di alcuni anni.
L’apertura dello spazio è un altro regalo alla città da parte della Fondazione Pasquinelli, nata nel 2011 per onorare la memoria di Francesco Pasquinelli, imprenditore milanese con una forte passione per la cultura e una profonda conoscenza della musica e dell’arte. La Fondazione segue i suoi stessi passi promuovendo attività di formazione e di educazione rivolte soprattutto ai giovani e agli anziani.
Le mostre si aggiungono ad attività in campo musicale negli spazi appena ristrutturati di Corso Magenta, dove la Fondazione già ospita il presidio lombardo del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili in Italia, fortemente voluto dal Maestro Claudio Abbado per offrire ai giovani una possibilità gratuita di formazione musicale e promuovere l’ascolto reciproco e la condivisione.
Il ciclo di mostre L’arte in una stanza rappresenta l’elemento di continuità con l’amore per l’arte coltivato durante tutta la vita da Francesco Pasquinelli. Nel periodo delle sette esposizioni, che si susseguiranno in primavera e in autunno fino al 2017, verranno mostrate al pubblico le preziose opere che Pasquinelli aveva collezionato e che sono ora di proprietà di Giuseppina Antognini, sua compagna ed erede e presidente della Fondazione. Non si può non riconoscere nel progetto quella tradizione tipicamente milanese che ha visto importanti famiglie offrire generosamente alla città e ai suoi abitanti luoghi e opere d’arte di grande ricchezza e valore.
La prima mostra, Paesaggi italiani, inaugura giovedì 23 ottobre e prosegue fino al 6 dicembre. Con questo titolo, Antonello Negri, professore di Storia dell’arte contemporanea della Statale e curatore dell’intero ciclo di esposizioni, ha voluto raccogliere autori molti diversi per tecniche pittoriche che hanno fatto la storia dell’arte italiana nei primi 25 anni del Novecento. Protagonista dell’esposizione è l’opera Crepuscolo di Umberto Boccioni (1909) dove viene presentata una Milano brulicante di attività industriale e produttiva nel momento del tramonto e del ritorno a casa. Insieme al grande pittore futurista sono mostrate opere di Carrà, de Pisis, Severini e Sironi.
In contemporanea alla mostra si svolgeranno conferenze e, dal lunedì al sabato, alcuni laboratori per avvicinare i bambini dai 6 ai 10 anni all’arte nel Novecento.
Paesaggi italiani – Le opere
Umberto Boccioni
Crepuscolo
Olio su tela, 1909
La pittura scintillante e innovativa di Umberto Boccioni non ancora futurista mette in scena il paesaggio più dinamico di una Milano in crescita tumultuosa. In Crepuscolo, capolavoro del divisionismo, la veduta a volo d’uccello di un frammento di periferia restituisce in uno sguardo la radicale trasformazione in atto.
Gino Severini
Paesaggio Toscano
Olio su tela, 1912-1913
Severini dichiara nelle memorie di aver eseguito, nel suo primo periodo futurista, oltre alle ben note ballerine, anche alcuni paesaggi, ritratti e nature morte. Paesaggio toscano appartiene a quel primo momento pur presentando già la fusione tra linee di movimento tipiche del Futurismo e la scomposizione in piani del Cubismo.
Filippo de Pisis
La Casa col pino
Olio su tela, 1916
Può essere considerato il primo dipinto di rilievo di de Pisis, preceduto da lavori assai giovani e di valore essenzialmente documentario. Per il suo carattere d’impressione – o memoria – di un luogo, La casa col pino si distingue dalla maggior parte dei lavori coevi: quei collage impregnati di suggestioni metafisiche, peraltro piuttosto rari, definiti “esempi di lucida intelligenza”.
Carlo Carrà
Sera sul lago
Olio su tela, 1924
Esposta alla Prima Quadriennale di Roma nel 1931 e successivamente al Palazzo Reale di Milano nel 1962, è considerata da critici come Margherita Sarfatti e Guglielmo Pacchioni tra le opere fondative del nuovo naturalismo di Carrà dopo gli anni della Metafisica e di Valori Plastici.
Mario Sironi,
L’aratura
Olio su tela, 1925-1926
Scelta tra i quadri rappresentativi dell’arte italiana al Museo de Arte di São Paulo nel 1947, è famosa per la sintetica efficacia dell’immagine, carica di significati riconducibili anche al contesto politico e ideologico del suo tempo.
Paesaggi italiani – La didattica
Con questa mostra la Fondazione Pasquinelli inaugura una sezione didattica dedicata a un pubblico dai 6 ai 10 anni, offrendo ai bambini la possibilità di avvicinarsi all’arte del Novecento divertendosi.
1/ Per le scuole primarie
CARTOLINE DALL’ITALIA. GRAND TOUR PER PICCOLI VIAGGIATORI
Visita guidata di un’ora e mezza, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11.00.
2/ Per bambini e famiglie
SU E GIÙ PER L’ITALIA. CERCASI PITTORI DI PAESAGGIO
Visita - laboratorio di un’ora e mezza, sabato dalle 16.00 alle 17.30
Entrata libera su prenotazione obbligatoria:
[email protected] oppure 348 19 46 932
(lunedì - venerdì, 9:00 - 13:00 / 14: 00 - 16:00)
Paesaggi italiani – Le conferenze del mercoledì alle 18:30
Oltre alla mostra, viene proposto un ciclo di conferenze per restituire un frammento della stagione sperimentale delle arti nel contesto italiano .
1/ENERGIE URBANE, MEMORIE CAMPESTRI
Antonello Negri – 29 ottobre 2014
2/“ZANG TUMB TUMB”, “M’ILLUMINO D’IMMENSO” OPPURE “UNA MAMMA È COME IL MARE” Il paesaggio della poesia
Andrea Kerbaker – 5 novembre 2014, con letture
3/PAESAGGI NEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI DIECI E VENTI: RAPPRESENTAZIONE TRADIZIONALE E SPERIMENTAZIONE VISIVA
Raffaele De Berti – 12 novembre 2014, con proiezioni
4/“PAGINE DI GUERRA” TRA MUSICA E CINEMA
Emilio Sala – 19 novembre 2014, con ascolti