Pamela Rosenkranz – Slight Agitation 2/4
Il lavoro di Pamela Rosenkranz esplora le modalità attraverso le quali i processi fisici e biologici influenzano l’arte. La sua nuova installazione per “Slight Agitation”, dal titolo Infection, si basa sull’azione di un parassita attivo a livello neurologico, che colpirebbe circa il 30% della popolazione mondiale.
Comunicato stampa
Curato dal Thought Council della Fondazione composto da Shumon Basar, Cédric Libert, Elvira Dyangani Ose e Dieter Roelstraete, “Slight Agitation” prosegue con una seconda fase realizzata da Pamela Rosenkranz (Svizzera, 1979). Il suo lavoro segue quello di Tobias Putrih (Slovenia, 1972), mentre Laura Lima (Brasile, 1971) e Gelitin, il collettivo austriaco attivo dal 1993, saranno gli autori delle due successive installazioni.
Il lavoro di Pamela Rosenkranz esplora le modalità attraverso le quali i processi fisici e biologici influenzano l’arte. La sua nuova installazione per “Slight Agitation”, dal titolo Infection, si basa sull’azione di un parassita attivo a livello neurologico, che colpirebbe circa il 30% della popolazione mondiale. Un’imponente montagna di sabbia è realizzata all’interno dei vasti spazi della Cisterna, creando un confronto con la sua architettura industriale. Il materiale naturale è intriso di una fragranza ottenuta da feromoni di gatto ricreati in laboratorio, capaci di attivare specifiche reazioni di attrazione e repulsione a livello biologico e di influenzare in maniera subconscia il movimento dei visitatori. Una luce verde RGB illumina dall’alto questa enorme massa alterata chimicamente e ne fa evaporare lentamente il profumo.
Dopo l’installazione di Tobias Putrih che riguardava i concetti di gioco, politica ed emancipazione, il capitolo realizzato da Pamela Rosenkranz sviluppa ulteriormente il tentativo del Thought Council di sollecitare reazioni a livello mentale e corporeo e creare esperienze sensoriali e spaziali. Il suo intervento può essere osservato e vissuto a distanze diverse, che modificano la percezione dell’architettura della Cisterna stessa. La pianta circolare dell’installazione e la ricerca scientifica alla base del progetto rimandano indirettamente alla funzione originaria di questo spazio, che in passato ospitava i serbatoi utilizzati per la fermentazione alcolica. La luce verde che filtra attraverso le vetrate della Cisterna trasforma l’intero edificio in una teca, percepita dall’esterno come un oggetto luminoso, creando un effetto che si intensifica con il buio. I visitatori possono quindi avere un’esperienza diretta e personale dell’installazione da diverse prospettive, enfatizzando le qualità formali della Cisterna: la struttura, l’imponenza e l’atmosfera misteriosa. Una sensazione di incertezza causata da una reazione biologica e da una pluralità di contrasti (profumo e odore, caldo e freddo, densità e vuoto, luce e buio) attiva tutti i sensi. L’installazione di Pamela Rosenkranz sviluppa ulteriormente gli obiettivi di “Slight Agitation”, offrendo al pubblico la possibilità di vivere una nuova esperienza coinvolgente e collettiva.
Curated by the Fondazione Prada Thought Council, whose current members are Shumon Basar, Cédric Libert, Elvira Dyangani Ose, and Dieter Roelstraete, “Slight Agitation” continues with a second instalment by Pamela Rosenkranz (Switzerland, 1979). She follows on from Tobias Putrih (Slovenia, 1972), while Laura Lima (Brazil, 1971) and Gelitin, the Austrian collective active since 1993, will produce future chapters.
Pamela Rosenkranz’s work explores how physical and biological processes affect art. Her installation Infection is based on a neuro-active parasite, of which an estimated 30% of the world’s population is affected. A huge, almost sublime mountain of sand is formed inside the Cisterna’s tall spaces. Its scale pressuring against the historic architecture. The sand is impregnated with fragrance of synthetic cat pheromones that activates a specific, biologically determined attraction or repulsion and subconsciously influence the public’s movement. RGB green light illuminates the peak of this chemically altered nature gently evaporating the scent.
Following Tobias Putrih’s instalment—which engaged with ideas of play, politics and emancipation—Pamela Rosenkranz’s chapter continues the Thought Council’s interest in “agitating” the mind and body, senses and space. Rosenkranz’s intervention will be perceived at different distances, which heighten and alter the architecture of the Cisterna. The circular plan, and chemical investigation, is an oblique memory of the Cisterna’s alcohol distilling vats that were formerly housed there. The green light leaking through the Cisterna’s windows, transforms the building into a vitrine, a luminous object sensed from the outside.
It will intensify as day turns to night, engaging with the Fondazione’s nocturnal character. Members of the public will have a direct, intimate experience of the sculptural intervention from a number of angles: at ground level and also from above, emphasizing the formal qualities of the Cisterna: its volume, its heaviness, its religious invocation.
An uneasy feeling around biological determination will engage multiple senses: smell, heat and coldness, mass and density, light and its absence. Pamela Rosenkranz’s intervention furthers the ambitions of “Slight Agitation” by offering immersion into a new sensation of embodiment and collectivity.