Paola Barlassina – Anatomia di grigio
Mostra personale
Comunicato stampa
Un anno fa, Paola Barlassina esordiva saltando a piè pari nell’Informale che, anche dopo sessant’anni, è un modo ancora in auge e, fatta la distinzione fra il figurativo e l’astratto, lei optava per una gestualità astratta e materica, ma lontana dalla crudezza dei capiscuola storici, anzi, deliberatamente elegiaca, sia nelle tonalità del pastello che nella determinatezza gestuale, allestì una dozzina di opere coerenti e ben costruite che raccolsero molto consenso, tanto da far credere in un assetto stilistico definitivo, invece no, Barlassina, creativamente versatile, torna al figurativo.
Già dotata di suo, poi di buona scuola, nonché di lunga esperienza scenografica e decorativa, il suo stato ideativo pulsa quanto basta ad impiantare un lessico personale. Ora, pensandoci bene, il suo Informale era lirico perché sotto sotto pulsavano già le sagome della danza le cui strutture formali e quelle materiche sono finalmente asserite con assoluta determinatezza.
Seguendo il suo travaglio, ho temuto una china riduttiva, ma poi, fra il tentare e l’aggiustare, l’ho vista alla prova di una sana dialettica produttiva. Ora, saranno i timbri cromatici e le griglie quasi invisibili a reggere una struttura tutta sua e convincente.
Gustavo Bonora