Paola de Gregorio – Una artista italiana
Il “disegno scolpito”, una forma d’arte del tutto nuova e del tutto italiana. Le radici culturali d’Italia per la prima volta espresse da una donna.
Comunicato stampa
ROMA, 18 novembre 2011 --- Martedì 22 novembre prossimo alle ore 17,30, al complesso di Vicolo Valdina della Camera dei Deputati, in Vicolo Valdina, 3/A, nel quadro delle manifestazioni per il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia, sarà inaugurata, con l’intervento del vicepresidente della Camera, Rocco Buttiglione, la personale della scultrice Paola de Gregorio, “Una artista italiana-Scultura e disegno”, a cura di Marina Poddine Floris, col patrocinio della Camera (allestimento di Giorgia Origa, catalogo edito da La Fenice Grafica di Pomezia-Roma).
Nata a Roma, Paola de Gregorio ha frequentato lo studio di Pericle Fazzini e, più tardi, l’Accademia di Belle Arti di Roma, sezione scultura, sempre con Fazzini. Per approfondire lo studio dell’anatomia e completarlo con la fisiologia, ha conseguito la laurea in Scienze biologiche presso l’università “ La Sapienza di Roma”. Sin da giovanissima ha realizzato sculture con varie tecniche, dal bassorilievo al tuttotondo, in legno, bronzo, cemento, terracotta, materiali riciclati.
La tecnica scultorea di quest’artista è innovativa: le forme sono concave, archetipo di accoglienza femminile. Il bassorilievo si anima creando il “Disegno scolpito”: una forma d’arte del tutto nuova, frutto della perizia tecnica che già Pericle Fazzini in lei riconosceva e ammirava. In quest’ultima mostra, vari sono i bassorilievi e le altre sculture che Paola de Gregorio dedica, da un lato, alla condizione della donna; e, dall’altro, alla riscoperta della coesione dell’ Italia, pur nel rispetto delle varie identità locali (fenomeno culminato, quest’anno, nel grande entusiasmo popolare per il 150mo dell’ Unità; e non a caso còlto dal nuovo Governo , con la creazione del ministero per la Coesione nazionale ). “La scultura “Res publica” esprime chiaramente questo spirito civile.
Paola de Gregorio ha eseguito anche diversi lavori d’arte sacra, tesi al rinnovamento dell’iconografia religiosa (ad esempio, per la chiesa della Sacra Famiglia di Roma e la cattedrale di Fermo), ed è consulente artistico di gruppi di lavoro per la ristrutturazione di chiese italiane. Nel 2003, una mostra a Palazzo Laterano a Roma è stata dedicata appunto a questa sua ricerca nel campo dell’arte sacra. Nel corso della sua attività ha ricevuto attestati di stima da critici comeApuleo e Claudio Strinati, già Sovrintendente al Polo Museale Romano, e da maestri comeGiacomo Manzù (che di lei ha scritto “Quello che fa lavorando, mi interessa. E’ raro”).
La de Gregorio ha esposto in numerose personali, sia in Italia che all'estero. A Roma (galleria Astrolabio, Palazzo Valentini, Università Gregoriana, ecc... ) e in altre città italiane (L’Aquila, Stra-Venezia, ecc...), spesso col patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali. All’estero (Lisbona, Vienna, Zagabria, Belgrado, Atene, Salonicco, Zurigo, ecc... ), col contribuito del ministero degli Esteri. Nel 2010 ha rappresentato l’Italia ad Oslo, con una mostra-conferenza sulla sua scultura organizzata dall’ “Istituto Dante Alighieri”.