Paola Del Plato – Limiti coniugati
L’eredità spirituale della Città Eterna, le sue magiche atmosfere, costituiscono una fonte continua per l’Artista, la cui felice sintesi, tra fisicità creativa dell’antico e l’esperienza dell’attuale, racchiude nelle opere la complessità dell’oggi nella misura della classicità.
Comunicato stampa
Nella prestigiosa sede della Galleria La Pigna, presso il Palazzo del Vicariato Maffei Marescotti in Roma, il 5 Giugno 2017, alle ore 17,30 sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Paola Del Plato dal titolo: LIMITI CONIUGATI. L'esposizione si avvarrà della critica del curatore Giorgio Vulcano e verrà seguita anche dalla stampa specializzata, in particolare dall'emittente televisiva Arte 24 Rete Oro.
Paola Del Plato celebra, in questa estate 2017, il rapporto di straordinaria intesa che la lega a Roma.
L’eredità spirituale della Città Eterna, le sue magiche atmosfere, costituiscono una fonte continua per l’Artista, la cui felice sintesi, tra fisicità creativa dell’antico e l’esperienza dell’attuale, racchiude nelle opere la complessità dell’oggi nella misura della classicità.
L’Artista rappresenta, attraverso il simbolo di mediazione e meditazione del Balcone Romano, il mondo della Conoscenza coniugato al mondo della Coscienza.
Dal Balcone Romano la Del Plato spia il mondo dell’Anima e della sublimazione nell’incontro furtivo con la Storia, incontro d’amore e di vita; e da questa Ideale Terrazza le sue opere riflettono orizzonti di gioia e serenità, dove il ‘Cogito‘ può ristorarsi alla viva sorgente della Fede. Da qui l’Artista si affaccia ogni giorno alla vita, quella vita che prende forma sulla tela come le spighe di grano nel mese di giugno: annuncio dell’estate; quando il flebile frinire delle cicale cede il posto all’eco dei grilli, quando Roma si afferma nel silenzio docile della notte stellata.
L’acuta sensibilità e la profonda meditazione di Paola Del Plato, che ha elaborato e raffinato nel tempo una tecnica espressiva di grande impatto emotivo, reso dalle tonalità vivide e dalla meta-empirica atmosfera attorno ai soggetti scelti, coglie il senso dell’Attesa, della ricerca di Sé e dell’Altro, della vitalità ancora possibile per l’uomo di sempre, nel mondo attuale.
I Limiti coniugati scandiscono la raggiunta maturità dell’Artista, preludio ad un Nuovo Umanesimo, legato al grande matematico e fisico Archimede e alla figura di Santa Caterina da Siena, che nel dedalo di vie strette e tortuose percorreva la ‘Via Papalis’ per giungere sino al luogo del suo ‘Lavoro’: la ‘Navicella di Pietro’, ancora oggi sbattuta dai marosi.