Paola Malato – Labirinti della memoria
La mostra nasce dal ritrovamento casuale del diario giovanile, rimasto per anni dimenticato in un cassetto: pagine di emozioni, di ansie, di esperienze, hanno ripreso vita attraverso un altro percorso.
Comunicato stampa
Labirinti della memoria
La mostra di Paola Malato, “LABIRINTI DELLA MEMORIA – carte”, nasce dal ritrovamento casuale del diario giovanile, rimasto per anni dimenticato in un cassetto: pagine di emozioni, di ansie, di esperienze, hanno ripreso vita attraverso un altro percorso. Ridotte in frammenti , strappate, sovrapposte, cancellate, sottolineate, sono state ricomposte accavallando i momenti e le situazioni in un contesto che sembra anche un po’ confuso.… come confusa appare la trama della vita. Perché la vita stessa è un LABIRINTO, fatto di passaggi a ostacoli o passaggi obbligati e a volte contraddittori, che con il tempo si slabbrano, sovrapponendosi oltre ogni logica successione temporale.
Da qui sono venuti fuori le “Lettere dal passato” prima, poi i “Sipari” e poi i “Ripieghi” e gli “Abbracci”, e poi le “Storie”: ‘carte’, queste, che vogliono dunque suggerire quella prigionia mentale - ma anche esistenziale, emotiva - quel luogo del mistero da cui non si esce, che è in sostanza la nostra ‘storia’, quella che ci ha reso oggi ciò che siamo.
Questi lavori recenti si inseriscono coerentemente nel percorso artistico di Paola Malato, che ha posto al centro della sua ricerca la sintesi tra scultura, pittura, architettura e scrittura, portata avanti negli anni con materiali e linguaggi anche molto diversi.
Biografia – Paola Malato
Paola Malato è nata a Napoli, ha studiato a Roma, vive e lavora a Torino.
Predilige l’uso della terra cotta, in alcuni casi combinata anche con altri materiali ( piombo, rame, ferro, legno, pietra, marmo, gesso, vetro, mosaico…).
Ha creato grandi installazioni e organizzato performances.
Più recentemente Paola Malato ha recuperato i valori narrativi della pittura, impegnandosi in sperimentazioni con materiali e linguaggi assolutamente nuovi, più attenta ai temi del quotidiano e della dimensione effimera della moderna cultura globale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive e alcune sue opere sono conservate in collezioni pubbliche in Italia e all’estero.